Utente:Manuelarosi/Sandbox8

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Convitto unificato di Spoleto
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàSpoleto
IndirizzoPiazza Bernardino Campello, 5
Organizzazione
Fondazione22 aprile 1893
Dipendente daINPS
Sito web

Il Convitto unificato di Spoleto è un'istituzione fondata nel 1893 per provvedere, sostenere, educare e istruire gli orfani degli impiegati civili dello Stato. Da allora occupa l'ex monastero della chiesa dei Santi Simone e Giuda, vicino alla fontana del Mascherone e alla Rocca Albornoziana. Nella seconda metà degli anni ottanta ha subito consistenti lavori di ammodernamento delle strutture che lo hanno trasformato in un moderno college.

Nel 1893 i militari sgomberarono per far posto all'Istituto Nazionale Orfani Impiegati Civili dello Stato (INOIS)[1]. Il convento francescano dal demanio era passato in proprietà alla famiglia Benedetti, poi alla famiglia Campello[2] e successivamente al comune. I pochi frati rimasti presero le reliquie di Sant'Antonio e si trasferirono nel vicino monastero di Sant'Ansano. Il 13 aprile 1893 fu redatto l'atto di fondazione del Convitto maschile che prevedeva, tra le altre cose: "la cessione gratuita all'INOIS dello stabile che costituiva l'ex Convento di San Simone attualmente adibito a caserma... L'ampliamento della facciata fino all'angolo con via del Ponte... L'intenzione da parte del comune di recuperare gli affreschi secenteschi del Gubbiotto"[3]. L'inaugurazione avvenne il 23 ottobre alla presenza di 21 giovinetti, i primi orfanelli arrivati lo stesso giorno[4].

L'edificio veniva così descritto nel 1922:

«All'esterno non v'è nulla di notevole, all'interno però v'è un vasto androne, una grandiosa scala in laterizio con voltine a vela del XV secolo ed il pozzo: nelle camere i soliti soffitti a cassettoni. Se ne tramanda la memoria perché appartenne ad antica e patrizia famiglia di comune origine con quella che ebbe poi il ducato di Ferentillo, la quale si estinse nella seconda metà del secolo XVIII nei Fenzonio, famiglia romana, aggregata alla nobiltà spoletina il 24 aprile 1756 con un Giuseppe Fenzonio.»

In pochi anni gli allievi ospitati aumentarono fino ad arrivare a 150; i dormitori si trovavano al piano superiore della chiesa, così la palestra[6]. Nel 1900 al convitto fu annessa una scuola di arti grafiche attrezzata per riprodurre foto artistiche, zincotipie e litografie; nel 1903 pubblicò un catalogo di 244 fotografie dell'Umbria meridionale, curato da Giuseppe Sordini[7] come saggio di un'opera più vasta di catalogazione fotografica che però non fu mai completata. Resta comunque ancora oggi un valido riferimento per gli studiosi di storia dell'arte. Nel 1924 venne inaugurato il Convitto femminile che occupò l'ex monastero di San Luca[8].

Tra il 1954 e il 1961 l'edificio venne sottoposto ad integrali lavori di rinnovamento progettati da Eugenio Montuori[9]: si trasformò il chiostro, compromettendo il recupero degli affreschi secenteschi; si demolì un ampio braccio del convento, che all'esterno conservava ancora le linee antiche, e si sostituì con una nuova costruzione ben visibile dalla strada che arriva in città. La nuova costruzione non è mai apparsa in armonia con il panorama di Spoleto; a chi percorre la Flaminia provenendo da Roma, si presenta, ora come allora, come un corpo estraneo, fuori contesto fra la Rocca Albornoziana e il Ponte delle Torri.

Nella seconda metà degli anni ottanta furono effettuati consistenti lavori di ammodernamento delle strutture per trasformare il convitto in un moderno college: le camerate furono trasformate in camerette a 3 letti; nel 1984 il convitto femminile venne trasferito e accorpato al maschile dando vita al Convitto unificato di Spoleto, tuttora (2021) attivo[10].

Convitto Inps Spoleto
  1. ^ Regio decreto del 2 luglio 1893, in Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, p. 690. URL consultato l'8 marzo 2021 (archiviato il 2 giugno 2021).
  2. ^ Benedetto Leonetti Luparini, Case di antiche famiglie spoletine, Spoleto, Stabilimento tipografico Panetto & Petrelli, 1922, p. 12.
  3. ^ Atto di fondazione del convitto.
  4. ^ Michele Milella, Cento di questi anni (PDF), in Spoleto '90, 20 giugno 1994. URL consultato il 29 marzo 2021 (archiviato il 2 giugno 2021).
  5. ^ Leonetti Luparini, p. 12.
  6. ^ Bruno Rossi, p. 81.
  7. ^ Le foto degli orfani – Spoleto 1903. Mostra a Palazzo Mauri, 19 aprile 2011. URL consultato il 10 aprile 2021 (archiviato il 2 giugno 2021).
  8. ^ Bruno Rossi, p. 85.
  9. ^ Roberto Quirino, 2019.
  10. ^ Convitto unificato - Spoleto (Perugia), in Periscopio, Il giornale Inpdap n. 21, ottobre 2010, p. 9. URL consultato il 7 aprile 2021 (archiviato il 6 luglio 2016).