Utente:Inimis/Sandbox

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L'anice comune (Pimpinella anisum L.), detta anche anice verde, è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Apiaceae o Umbelliferae, la stessa delle carote, da non confondere con l'Illicium verum (anice stellato) e lo Xanthoxylum piperitium (anice pepato), che sono due tipi di anice differenti. Originaria del bacino orientale del Mediterraneo venne esportata in tutto il mondo.

Il nome Pimpinella anisum deriva dalla voce latina “anisum”, che variò nel termine greco “anison” che viene da “anisos” che significa: non uguale, questo termine veniva usato perché apparentemente simile alla cicuta. Questa pianta là si poteva trovare originariamente in Oriente, ma esportata in Asia minore, India, Nord-Africa, nei territori dell'ex Unione Sovietica, Messico e nel Mediterraneo. Possiamo trovare riferimenti all'anice già in tempi antichissimi per uso medico come consigliava Ippocrate o a uso culinario secondo Pitagora, e molti altri. Era utilizzato soprattutto per aromatizzare cibi, bevande, i romani lo diluivano nel vino per la sua proprietà dissetante. Anche secondo Plinio aveva proprietà curative sia per uso intero quindi per indigestioni o per conciliare il sonno sia per uso esterno contro l'invecchiamento cutaneo. Fu così anche per gli Arabi, Carlo Magno, molti altri autori, anche tra i più moderni come Gabriele D'Annunzio e Pasolini.

La pimpinella Anisum è una pianta annuale, erbacea che si coltiva nel periodo di marzo e raggiunge tra i 40-60 cm di altezza. L'Anice verde ha radice a fittone, tendente al bianco, fibrosa da cui si erge un fusto striato, che va verso l’alto fino a terminare con ramificazioni. Il gambo è tondeggiante, cavo, da cui germogliano foglie picciolate, alterne e discontinue infatti, variano a seconda della posizione che esse assumono: quelle inferiori, sono dotate di un lungo picciolo guainante e lamina fogliare inciso-dentate e pennatosette; le intermedie hanno segmenti più rotondi e cuneati, mentre quelle superiori hanno il picciolo più piccolo rispetto alle altre e hanno lamina fogliare più lineare. Presenta piccoli fiori bianchi disposti in infiorescenza terminale ad ombrella che varia tra gli 8-12 raggi. I fiori sono ermafroditi; il calice è composto da 5 sepali e la corolla, attinomorfa, ha 5 petali. Gli stami sono 5 e l’ovario infero. Il frutto è un diachenio piriforme verde-grigio ricoperti di peli e da questo si ricava l'olio essenziale.

Nei mesi di agosto e settembre vengono raccolti i frutti al cui interno decorrono canali resiniferi dai quali si estrae l'olio essenziale contenente la sostanza tipica dell'Anetolo. Questa sostanza viene usata per produrre liquori, medicinali ed aromi. Fra i liquori si ricorda l'anisetta, l'ouzo greco, il rakı turco o i più comuni sambuca e Varnelli. L'Anice verde comune a uso medico viene usato per placare gli spasmi, meteorismo, per fluidificare il muco in caso di bronchiti, asma e tosse, per alleviare la nausea, e svolge inoltre un’azione antibatterica ed espettorante Plinio il Vecchio riteneva che l'Anice avesse il potere di far dormire e di salvaguardare la giovinezza del viso.