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Black Magic
1ª ed. originale2019
Genereromanzo
Sottogenerecritica sociale, drammatico, inchiesta
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneCastel Volturno, dal 1990 al 2019.

«Incubi e sogni, una favola nera: un intreccio letale, che ci proietta senza scampo in un mondo sconosciuto. L’autore si fa veicolo di forze invisibili: a metà strada tra il diario di viaggio e la rivelazione.»

Black Magic è un romanzo di Salvatore Luca D'Ascia, pubblicato dalla casa editrice Wojtek Edizioni nel 2019 [1]. A metà strada tra il noir e il romanzo d’ambientazione, l’opera ha una forte base cronachistica e tratti di realismo magico alla Marquez. Alla fine del testo un’appendice tratta le principali informazioni su cui si basa la scrittura.


L’opera si apre su di un mare in tempesta, dove una nave di africani sta affondando. A bordo iniziano a morire, ma una vecchia gira indisturbata: è chiaramente una strega e rivela al lettore di una giovane Chantal potenzialmente strega anch'essa. In una sintesi brutale si illustra il concetto magico dello scambio di potere che animerà l’intero romanzo: per sopravvivere quegli uomini stanno sacrificando altri come loro, ma chi ha richiesto questo prezzo e chi sono queste donne? Viene lasciato in sospeso l’iniziale mistero e in un salto temporale arriviamo su una spiaggia di Castello (Castel Volturno, CE) dove il Mastino salva il Servitore da una certa esecuzione.

L’uomo di colore si sottomette al boss campano e lo guida nell’incontro con Watt, il capo della comunità nigeriana. Il vero potere, tuttavia, non è di questo maschio, ma della donna che lo affianca che scopriamo essere Chantal cresciuta. Per averla il Mastino affronta quindi uno scontro al Canile - un oscuro terrario vuduista – dove subisce un rito e divora il cuore del nemico. Dopo alcuni capitoli di ambientazione arriviamo al 18 agosto 2008, ovvero al primo assalto della mafia di Casale (Casal di Principe, CE). ai nigeriani di Castello: evento realmente accaduto e narrato nel film Là-bas - Educazione criminale.

L’attacco è motivo di scissione tra Iron Tony ed il Mastino: il guardaspalle propone infatti di trattare con i bianchi, ma il boss si affida invece a Chantal che richiede un sacrificio. Il Mastino sacrifica allora un proprio uomo - quasi fosse il tenente Kuntz di Apocalipse Now. Segue uno stacco narrativo e l’introduzione del Dottore: qualcuno che nessuno si aspetta, in un luogo che nessuno si aspetta: il pronto soccorso di Castello.[2] L’uomo qui incontra Chantal e ne viene sedotto, si passa poi all’ultimo match del Bastardo Campione sconfitto dalla Cagna Gialla.

Dopo l’ultimo match al Servitore è quindi affidato lo smaltimento dell’animale, ma invece Chantal lo richiede. Successivamente Iron Tony scende a patti con gli avversari campani a discapito dei nigeriani, ma intanto anche Chantal fa la sua mossa e in un luogo segreto riunisce una congrega. In un rito molto antico la strega sacrifica quindi l’animale precedentemente acquisito e lega assieme il Dottore, Iron Tony ed il Mastino mediante piccoli oggetti a loro sottratti.

Ancora Cagna Gialla e Bambina, quindi - figure che guadagnano spessore - ma particolare attenzione viene posta agli indizi: la lingua della cagna, ad esempio, dimostra capacità acide e urticanti e scopriremo nell'ultimo capitolo che è stata proprio quella lingua a sfregiare la bambina: tale segno è dunque il marchio della strega. Segue grande azione: Iron Tony tradisce infatti il boss e permette a un killer bambino di sparargli al torace: un classico di sangue - in parte citazione da Certi bambini- ma anche un segno narrativo di circolarità, poiché l'ascesa del Mastino era partita similmente. Dopo l’attentato Bishop il gigante si adopera per salvare il proprio capo, intanto che Iron Toy asseconda gli eventi, e tuttavia subentra ancora Chantal che ottiene la collaborazione del Dottore da lei irretito in precedenza.

Il medico viene rapito e trasportato al Canile che racchiude un ospedale da campo dove opera il boss per poi venire minacciato da Tony e salvato da Bishop. Continua quindi la contrapposizione tra le forze bianche e reali (Tony ed i suoi) contro quelle magiche e africane (Chantal-Bishop), con il chirurgo intrappolato nel mezzo. Il medico torna poi a casa propria, ma qui Tony ha inviato un sicario e Chantal, tuttavia, interviene nuovamente prima mediante un messaggio onirico (consegnato dalla bambina sfregiata a cavallo della cagna) e poi con l'arrivo fisico di Bishop.

Il medico viene trasportato nuovamente al Canile e del tutto sequestrato, ma nei giorni successivi nei giorni successivi preleva i propri soldi che lascia al servitore. Iron Antony, invece, stupra Chantal e dopo di questo Casal di Principe fatale assalta il Canile. In perfetto stile Pedro Páramo, leggiamo di uno scontro finale dove il reale si confonde alla magia: tra cani neri indemoniati e gruppi di fuoco. Tra loro i bambini diventano animali e il servitore osserva la fine, testimone muto che tanto ricorda i personaggi di José Donoso.

Bishop viene massacrato e intanto Tony punta al Dottore, ma a difesa dell’uomo si erge la strega. Il Dottore quindi fugge, ma dopo trova la bambina: appena sparata e che ha persino con sé i soldi cumulati in precedenza. Salvarla è dunque la missione di quest’uomo: programmata dalle streghe sin dall’inizio per permettere la trasmissione del potere. Gli eventi si chiudono con la morte di Tony accoltellato dalla congrega di Chantal, ma non prima di aver ucciso proprio la strega, il cui corpo scompare. Segue un dialogo surreale tra il Servitore e il Mastino in cui l’africano rivela di essere uno spettro. Un epilogo ci riporta infine sulla nave, dove quel fatidico giorno era presente la bambina: raggiunta dalla Cagna che le trasmette il potere sfregiandola per sempre.

Personaggi Principali

  • Il Mastino: malavitoso campano, assoggetta la mafia nigeriana, ma ne finisce consumato
  • Iron Tony: guardia del corpo del Mastino, belloccio e lussurioso, rappresenta il tradizionalismo della criminalità campana.
  • Chantal: sensuale schiava nigeriana, Ifá (oracolo) e Osu (casta nigeriana delle schiave di spirito); rappresenta la magia.
  • Il bastardo campione: cane zoppo e mutilato; addestrato dal Mastino ne rappresenta l’alter ego.
  • Il Dottore: chirurgo campano, sensibile e perdente. Manipolato da Chantal rimarrà per sempre incastrato tra il magico e il reale.

Personaggi Secondari

  • Il servitore: schiavo non morto, nutre il Mastino con la propria sudditanza.
  • La strega della nave: vecchia storpia e mutilata, è il deus ex machina del romanzo.
  • La bambina sfregiata: personaggio importante perché i bambini stregoni sono un tema centrale nell'Africa sub-sahariana [3]. Presente al fianco di Chantal sin dal capitolo primo.
  • La cagna gialla: inaspettata e scheletrica, è in realtà la vecchia strega.
  • Bishop il gigante: militare nigeriano, a capo delle forze di colore.
  • Legba: Orisha della morte, qui trasposto nella versione africana e non come il Papa Legba haitiano.

Struttura del romanzo

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La narrazione segue la regola delle tre urla con eventi iniziali, centrali e finali di forte suggestione. Ha inoltre struttura circolare, con apertura e chiusura sulla medesima scena. Ha infine una lunghezza ricercata, con poche righe per i capitoli iniziali, capitoli più lunghi nel centro e di nuovo poche righe alla fine. Equilibrata presenza di personaggi maschili e femminili, ma con lieve prevalenza di quelli femminili e in particolare della strega Chantal.

Stile e Linguaggio

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Narrazione saltatoria, a tratti poetica, presenti termini in napoletano, inglese e nei dialetti nigeriani igbo e yoruba. Sebbene si riconosca l’originalità dell’autore essa chiaramente attinge alla narrativa sud-americana e in particolare alle opere di Gabriel Garcia Marquez e Josè Donoso. Capitoli brevi e incalzanti sono sviluppati iper-realisticamente, tanto da sfociare nell’ingrandimento di particolari ossessivi, o nella saltuaria concretizzazione degli incubi di un personaggio. Forte, inoltre, la carica simbolica del testo, a tratti interpretabile come un manuale iniziatico.

Temi del romanzo

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Temi principali: lotta di potere e male assoluto, magia e sovrannaturale, vuduismo, animismo, dualità in persone e cose.

Temi secondari: mafia nigeriana e mafia campana, racconto del misero e grottesco, zoomafia e lotta tra cani, schiavitù, etica medica.

Alcuni ritengono che Salvatore Luca D’Ascia sia stato effettivamente coinvolto in riti magici africani, poiché la scrittura del testo risulta spesso in settenari,ovvero in frasi musicali di sette parole. Tale schema rituale ricorda quella di diverse iniziazioni, tra cui cerimonia dei sette santi Re citata dallo stesso D’Ascia in Magia e Massoneria. [4]. La cerimonia, in tale testo, viene trattata dall’autore con approccio esoterico, ma si ritrova anche nel cattolicesimo e in particolare nella prelatura dei Servi di Maria e nella leggenda della fondazione di Bretagna.

  1. ^ Wojtek Edizioni, su wojtekedizioni.it. URL consultato il 29 novembre 2020.
  2. ^ p. 37
  3. ^ F. de Boeck e M. F. Plissart, Kinsahsa, tales of invisible city, Leuven, Leuven University Press, 2014.
  4. ^ S. L. D’Ascia, Magia e Massoneria, Edizioni Mediterranee, 2019, p. 130.
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