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98ª Divisione aviotrasportata delle guardie "Svir-70º Anniversario della Rivoluzione d'Ottobre"
Grande emblema della divisione
Descrizione generale
Abbreviazione98 гв. вдд
Attiva1943 - oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (1943 - 1991)
Bandiera della Russia Russia (1991 - oggi)
TipoDivisione
RuoloFanteria aviotrasportata
Guarnigione/QGIvanovo
Motto"L'Onore e la Patria al di sopra di tutto!" ("Честь и Родина превыше всего!")
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Gennaio nero
Prima guerra cecena
Seconda guerra cecena
Guerra russo-georgiana
Guerra del Donbass
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni Ordine della Bandiera rossa
Ordine di Kutuzov
Onori di battagliaSvir'
Parte di
Truppe aviotrasportate russe
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La 98ª Divisione aviotrasportata delle guardie "Svir-70º Anniversario della Rivoluzione d'Ottobre" (in russo 98-я гвардейская воздушно-десантная Свирская дивизия имени 70-летия Великого Октября?, 98-ja gvardejskaja vozdušno-desantnaja Svirskaja divizija imeni 70-letija Velikogo Oktjabrja, unità militare 65451) è un'unità di fanteria aviotrasportata del VDV con base a Ivanovo.

Unione Sovietica

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La divisione venne formata nel Distretto militare di Mosca il 20 dicembre 1943 come 13ª Divisione aviotrasportata delle guardie sulla base della 18ª, 19ª e 20ª Brigata aviotrasportata delle guardie. Pochi giorni dopo, il 19 gennaio 1944, l'unità è stata riorganizzata nella 98ª Divisione fucilieri delle guardie.[1] Fu quindi inquadrata nel 37º Corpo fucilieri delle guardie e inviata in Carelia, dove prese parte all'offensiva Svir-Petrozavodsk nel mese di giugno. Per i meriti dimostrati in battaglia durante l'attraversamento del fiume Svir' la divisione gli venne ufficialmente intitolata il 2 luglio 1944. Dopo aver liberato la città di Olonec, il 15 luglio raggiunse il confine finlandese, combattendo nei pressi di Sortavala. Il 13 agosto venne ritirata in riserva e trasferita a Mogilev. Nel febbraio 1945 fu schierata in Ungheria, dove il 13 marzo respinse alcuni contrattacchi tedeschi presso Gyula. Nei giorni seguenti conquistò le città di Veszprém, Sárvár, Pápa e Devecser, venendo per questo insignita dell'Ordine della Bandiera rossa il 26 aprile. Parteciparò all'offensiva di Vienna, entrando in territorio austriaco il 1º aprile e occupando immediatamente Neunkirchen. Dopo la caduta di Vienna proseguì verso nord, fino a raggiungere Plzeň l'8 maggio 1945, tagliando la via di fuga alle truppe tedesche che cercavano di arrendersi alle forze alleate.

All'inizio del 1946 la divisione venne trasferita in estremo oriente, a Pokrovka, dove fu nuovamente riorganizzata e l'attuale denominazione di 98ª Divisione aviotrasportata delle guardie. Nel 1951 fu rischierata presso Belogorsk. Il 22 febbraio 1968, per i risultati ottenuti in addestramento e in occasione del 50º anniversario delle Forze armate sovietiche, la divisione venne insignita dell'Ordine di Kutuzov di II Classe. Nell'agosto 1969 venne trasferita sul territorio della RSS Ucraina, a Bolhrad.[2] Nel 1989 alcuni suoi reparti vennero inviati in Azerbaigian per reprimere la sollevazione popolare che sarebbe sfociata nel cosiddetto Gennaio nero. Il 18 ottobre un aereo Ilyushin Il-76 che trasportava personale della divisione si schiantò nei pressi di Baku, uccidendo 48 soldati e 9 membri dell'equipaggio.[3]

Federazione Russa

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In seguito alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, nell'agosto 1991 la divisione ricevette dal neonato governo ucraino di giurare fedeltà alle Forze armate ucraine. Nonostante numerosi militari fossero di etnia ucraina, per la maggioranza di loro prevalse la lealtà verso il VDV.[4] Tuttavia circa il 40% del 217º Reggimento passò dalla parte dell'Ucraina, andando a costituire la 25ª Brigata aviotrasportata.[5] All'inizio del 1993 la divisione venne quindi ritirata in Russia, presso l'attuale sede di Ivanovo, dopo un accorto con l'Ucraina sulla spartizione dell'equipaggiamento dell'unità.

Fra il 13 dicembre 1994 e il 20 febbraio 1995 elementi della divisione hanno preso parte alla prima guerra cecena. Nel 2008 il battaglione obici del 1065º Reggimento artiglieria, il 1º Battaglione del 331º Reggimento e il 2º Battaglione del 217º Reggimento hanno partecipato alla guerra russo-georgiana, combattendo nella battaglia di Tskhinvali.

Guerra del Donbass

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Nell'agosto del 2014 un gruppo tattico di battaglione del 331º Reggimento è stato impiegato in territorio ucraino durante la guerra del Donbass in sostegno alle milizie filorusse, prendendo parte alla battaglia di Ilovajs'k. Il 24 agosto due veicoli BMD-2 sono stati distrutti dalla 2ª Batteria controcarri della 51ª Brigata meccanizzata ucraina nei pressi di Kutejnykove, e i 10 soldati che si trovavano a bordo sono stati catturati e consegnato al Servizio di sicurezza dell'Ucraina.[6][7] Il Ministero della difesa russo ha dichiarato che il gruppo aveva attraversato il confine per errore, e dopo alcune trattative i prigionieri sono stati rimpatriati.[8][9] Nel febbraio 2015 anche elementi del 217º e del 1065º Reggimento hanno partecipato alle ostilità in Ucraina.[10] Il 17 aprile 2015 il capo di stato maggiore generale ucraino Viktor Muženko ha citato la 98ª Divisione fra le unità russe operative nel territorio del Donbass.[11] Elementi della divisione hanno preso parte alla parata del 9 maggio nella città occupata di Donec'k.[12]

Guerra russo-ucraina

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Nel gennaio 2022 la divisione è stata schierata in Bielorussia in previsione dell'invasione russa dell'Ucraina.[13] A partire dal 24 febbaio ha attraversato il confine ucraino e preso parte all'offensiva su Kiev, subendo gravi perdite fin dai primi giorni di guerra.[14] In particolare fra l'11 e il 14 marzo l'artiglieria ucraina ha colpito le posizioni del 331º Reggimento nei pressi di Buča, uccidendone il comandante, colonnello Sergej Sucharev, numerosi ufficiali e dozzine di soldati.[15] Il 13 aprile è caduto in azione il capo delle comunicazioni della divisione, colonnello Aleksej Smirnov.[16] In seguito al fallimento dell'operazione per conquistare la capitale ucraina, ad aprile la divisione è stata ritirata in territorio bielorusso, dove da Baranavičy è stata trasferita a Belgorod.[15]

  • Comando di divisione
  • 217º Reggimento aviotrasportato delle guardie "Ivanovo" (unità militare 62295)
    • 1º Battaglione paracadutisti
    • 2º Battaglione d'assalto aereo
    • 3º Battaglione d'assalto aereo
    • Battaglione artiglieria
    • Unità di supporto
  • 299º Reggimento aviotrasportato delle guardie (unità militare 33686)
    • 1º Battaglione paracadutisti
    • 2º Battaglione d'assalto aereo
    • 3º Battaglione d'assalto aereo
    • Battaglione artiglieria
    • Unità di supporto
  • 331º Reggimento aviotrasportato delle guardie "Kostroma" (unità militare 71211)
    • 1º Battaglione paracadutisti
    • 2º Battaglione d'assalto aereo
    • 3º Battaglione d'assalto aereo
    • Battaglione artiglieria
    • Unità di supporto
  • 1065º Reggimento artiglieria delle guardie (unità militare 62297)
    • Battaglione artiglieria campale
    • Battaglione artiglieria semovente
    • Battaglione artiglieria controcarri
    • Unità di supporto
  • 5º Reggimento missilistico contraereo delle guardie (unità militare 65376)
  • 215º Battaglione ricognizione (unità militare 65391)
  • 661º Battaglione genio
  • 674º Battaglione comunicazioni delle guardie
  • 15º Battaglione manutenzione
  • 1683º Battaglione logistico
  • 969ª Compagnia supporto aereo
  • 36º Distaccamento medico

Unione Sovietica

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Federazione Russa

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  1. ^ (EN) 9th Guards Army, su forum.axishistory.com.
  2. ^ (EN) Michael Holm, 98th Guards Svirskaya Red Banner order of Kutuzov Airborne Division, su ww2.dk.
  3. ^ (EN) Harro Ranter, Accident Ilyushin Il-76MD CCCP-76569, su aviation-safety.net.
  4. ^ (EN) Steven J. Zaloga, Inside the Blue Berets: A Combat History of Soviet and Russian Airborne Forces, 1930-1995, Novato, Presidio Press, 1995, p. 295, ISBN 0891413995.
  5. ^ (RU) 25 Отдельная Днепропетровская Воздушно-десантная бригада ВС Украины, su subscribe.ru (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2014).
  6. ^ Aksai, Остатки российской БМД-2 у Кутейниково. 2014-й. Судя по форме и расположению тактич. знака, БМД была из 331-го ПДП. [Resti del BMD-2 russo vicino a Kuteynikovo. 2014. A giudicare dalla forma e dalla posizione della tattica. segno, la BMD proveniva dal 331esimo RPD.], su Twitter, 20 novembre 2015.
  7. ^ (RU) Москва: десантники "случайно" перешли границу Украины [Mosca: paracadutisti hanno attraversato “accidentalmente” il confine dell'Ucraina], in BBC, 26 agosto 2014.
  8. ^ (RU) Пропавшие полки: что известно об «исчезнувших на Украине» десантниках [Reggimenti scomparsi: cosa si sa dei paracadutisti “scomparsi in Ucraina”], in RBC Group, 26 agosto 2014.
  9. ^ (RU) Все российские десантники, которые были задержаны на Украине, вернулись на родину [Tutti i paracadutisti russi detenuti in Ucraina sono tornati in patria], in Eco di Mosca, 31 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  10. ^ (EN) Igor Sutyagin, Russian Forces in Ukraine (PDF), in Royal United Services Institute, marzo 2015 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2021).
  11. ^ (EN) Lo Stato Maggiore ha nominato le unità dell'esercito russo che si trovano nel Donbass [Lo Stato Maggiore ha nominato le unità dell'esercito russo che si trovano nel Donbass], in Forbes, 17 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2017).
  12. ^ (UK) Російські військові брали участь у "параді 9 травня в Донецьку - Генштаб [L'esercito russo ha preso parte alla parata del 9 maggio a Donetsk - Stato Maggiore], in ZN.UA, 18 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2017).
  13. ^ (EN) David Batashvili, Rondeli Russian Military Digest: Issue 118, 24 January - 30 January 2022, su gfsis.org, 30 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2022).
  14. ^ (EN) Mark Urban, The heavy losses of an elite Russian regiment in Ukraine, in BBC, 2 aprile 2022.
  15. ^ a b (UK) Mark Urban, Як елітний російський полк, розбитий під Києвом, повернувся в Україну [Come un reggimento russo d'élite, sconfitto vicino a Kiev, è tornato in Ucraina], in BBC, 1º luglio 2022.
  16. ^ (EN) Alexei Smirnov, su topcargo200.com.

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