Utente:Andyman451/Sandbox

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Porfirio Rubirosa, pseudonimo di Giovanni Albanese (San Donà di Piave, 13 settembre 1976) è un cantautore, speaker radiofonico e presentatore televisivo italiano. Il suo nome d’arte è ispirato a quello dell’omonimo playboy dominicano Porfirio Rubirosa.

BIOGRAFIA

Giovanni Albanese, dopo essersi laureato in giurisprudenza nel 2001 all’Università di Bologna, frequenta nello stesso anno un master in marketing e management presso la European School of Economics – Università di Trent Nottingham. Dal 2005 è iscritto all’Ordine degli Avvocati di Venezia ed esercita la professione di avvocato civilista presso il suo studio legale di San Donà di Piave, cittadina della provincia di Venezia dove risiede. Inizia la carriera artistica nel 1992 come attore in compagnie teatrali amatoriali della provincia di Venezia, e dal 1996 entra a far parte, in qualità di chitarrista e cabarettista, degli Scemi di Girasole, quartetto di cabaret della provincia di Venezia. Pur scrivendo canzoni accompagnandosi con la chitarra fin dall’adolescenza, è solo nel 2005 che decide di assumere il nome d’arte di Porfirio Rubirosa (che corrisponde al nome che il padre gli dava quando, in età adolescenziale, si pettinava con il tirabaci tipico degli anni ’50) abbandonando il teatro ed il cabaret per dedicarsi unicamente alla musica. Fonda la band dei Sessantamidatanta, con la quale pubblica nel novembre 2005 l’album d’esordio “Fresco e Spumeggiante” (La Stanzetta Produzioni), disco totalmente di inediti, composto quanto a musica e testo da Porfirio Rubirosa, fortemente ispirato alla canzone da spiaggia italiana degli anni ’60, e in particolare allo stile di Edoardo Vianello. Il disco non ottiene apprezzabili risultati di vendita – esistono oggi pochissime copie fisiche del compact disc, che è pertanto particolarmente ambito dai collezionisti – , ma viene recensito, tra gli altri, anche da Joe Levy, il vice-direttore di Rolling Stone USA, che sulla versione italiana della rivista definisce Porfirio Rubirosa “a strage combination between Chubby Checker and Austin Powers” (Rolling Stone Italia n. 31, maggio 2006). In quell’anno conosce il giornalista musicale Franco Zanetti, direttore della testata Rockol, con il quale instaura una profonda amicizia ed un lungo sodalizio artistico. Da settembre a dicembre 2006 conduce sulla rete televisiva locale Televeneto il programma televisivo Qui Studio a voi Stadio, trasmesso in diretta il sabato pomeriggio, nel quale venivano trattate tematiche sportive nella prima parte, artistiche e musicali nella seconda. Dal 2007 avvia anche una collaborazione, in qualità di speaker radiofonico, con l’emittente radiofonica Radio Bellla & Monella, collaborazione questa che continuerà ininterrottamente fino al 2012. Il primo frutto della collaborazione tra Porfirio Rubirosa e Franco Zanetti è il disco del 2008 “Ferragosto ‘68” (Alma Music, Klasse Uno), suonato con i torinesi The Sunny Boys, un vero e proprio concept album, composto musica e testi da Porfirio Rubirosa – quest’ultimi con la collaborazione di Franco Zanetti –, nel quale attraverso le varie canzoni che lo compongo viene raccontata la storia d’amore, ambientata in una spiaggia estiva del 1968, tra due ragazzi, lui italiano e lei straniera. Il disco contiene numerosissime citazioni musicali, letterarie e di costume riferibili agli anni ’60 italiani, e ha la caratteristica di contemplare, in ogni canzone, la presenza, in qualità di ospite, di artisti degli anni ’60 italiani (Enrico Maria Papes de i Giganti, Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik, Gianni Ravasini de i Corvi, Giuliano de i Notturni), o che in epoca successiva hanno ripreso musicalmente gli anni ’60 (Righeira, Ivan Cattaneo). Il disco, pur non riscuotendo i risultati di vendita sperati, attira l’attenzione della critica che lo definisce il nuovo Edoardo Vianello (Vanity Fair, n. 33 del 20/08/2008). Sempre nel 2008, ancora una volta assieme a Franco Zanetti, inventa l’ironico movimento della C.A.C.C.A., acronimo di Canzone d’Amore contro Canzone d’Autore, con il quale, assieme ad una mezza dozzina di manifestanti, trascorre la settimana del Festival di Sanremo 2008 davanti al Teatro Ariston manifestando in favore della reintroduzione della canzone d’amore al Festival della Canzone Italiana, poiché in quegli anni era accesa la discussione relativa allo spazio da dare alla canzone d’autore all’interno della kermesse sanremese. Nel 2012, nuovamente con i Sessantamidatanta autoproduce il proprio terzo album “Un esteta al mare”, i cui inesistenti risultati di vendita, unitamente ad altre vicende personali, determinano in Porfirio Rubirosa una forte crisi che lo allontana dalle scene per quattro anni. Sempre nel 2012 riceve la menzione d’onore per il proprio racconto breve “Armageddon” al Mi-Pensi, manifestazione collaterale al Mi-Ami, festival musicale organizzato da Rockit.it. Nel settembre 2015, all’interno della compilation “Un Tipo Atipico – Tributo a Ivan Cattaneo” (Soter), disco doppio contenente cover di brani di Ivan Cattaneo interpretati, tra gli altri, da Garbo, Banda Osiris, Montefiori Cocktail e Dario Dardust Faini, viene inserita la cover di “Paradiso noia” di Porfirio Rubirosa, brano tuttavia inciso nel 2011 e rimasto inedito per alcuni anni. Torna improvvisamente ad esibirsi in pubblico nell’agosto 2016 al Ferrara Buskers Festival, portando in scena “Porfirio Rubirosa fa Skiffle!”, spettacolo di teatro e canzone, ancora una volta scritto interamente da Porfirio Rubirosa, e suonato con l’Orchestra delle Carabattole, trio di musicisti reclutati per l’occasione e che in scena suonano musica skiffle con strumenti costruiti con oggetto del vivere quotidiano (tavole da bucato, secchi, manici di scopa, barattoli di caffè, bicchieri, sega musicale). Nello spettacolo, le canzoni di Porfirio Rubirosa si alternano con monologhi surreali sempre scritti dal cantante. Pur non pubblicando nuovi album, Porfirio Rubirosa riprende a scrivere numerose nuove canzoni, con le quali riprende, con sempre maggiore frequenza l’attività live, che a partire dal 2017 lo porta ad esibirsi anche all’estero (Stati Uniti d’America, Polonia). Nel gennaio 2019 l’etichetta discografica Isola Tobia Label mette sul mercato la compilation “#nutriamolamusica” all’interno della quale viene inserito il brano, scritto ed interpretato da Porfirio Rubirosa, “Italiani”, primo inedito pubblicato dal cantautore a distanza di sette anni dall’ultimo disco.

STILE

Lo stile di Porfirio Rubirosa, inizialmente fortemente influenzato dal bubblegum pop all’italiana degli anni ’60 da spiaggia (alla Edoardo Vianello, Nico Fidenco), a cui sono fortemente ispirati i primi due album Fresco e Spumeggiante e Ferragosto ’68, con il terzo disco Un esteta al mare, vira verso il cantautorato situazionistico, in stile Roberto Freak Antoni, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. I testi di Porfirio Rubirosa si caratterizzano per l’utilizzo di calembour e giochi di parole. La parte musicale è spesso piuttosto semplice e si fonda su soli due o tre accordi, e a volte funge da mero accompagnamento ai testi. Gli spettacoli dal vivo di Porfirio Rubirosa sono caratterizzati da una fortissima impronta teatrale e cabarettistica, e contemplano numerosi numeri di spettacolo surreale e dadaista, spesso ispirati alla comicità dell’americano Andy Kaufman e dell’italiano Robeto Freak Antoni.

BAND

Sessantamidatanta (dal 2005 al 2012)

Simone Gerardo

Denis Giacomazzi

Alessandro Krugerpritz Prizzon

Gianfranco Rorato

Francesco Sassanelli

Orchestra delle carabattole (dal 2016 al 2018)

Alessandro Arcuri

Francesco Sassanelli

Andrea Zodio

Band attuale (2018 - )

Alessandro Arcuri

Andrea Manzo

Roberto Terzi

Alessandro Krugerpritz Prizzon