Torquato Tasso (fregata)
Torquato Tasso | |
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Descrizione generale | |
Tipo | pirofregata di II rango a ruote |
Proprietà | Real Marina del Regno delle Due Sicilie |
Cantiere | Real Cantiere Navale di Castellammare di Stabia |
Varo | 28 maggio 1856 |
Entrata in servizio | 2 gennaio 1859 |
Radiazione | 21 febbraio 1860 |
Destino finale | persa definitivamente per naufragio il 5 marzo 1860 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1450 t |
Lunghezza | 63,3 m |
Larghezza | 9,9 m |
Pescaggio | 4,9 m |
Propulsione | 4 caldaie Guppy 1 motrice alternative a vapore potenza 300 CV 2 ruote a pale armamento velico a brigantino |
Equipaggio | 178 tra ufficiali, sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento | (alla costruzione):
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dati tratti da Alla bocca del Tronto. Fortuna di mare della pirofregata Torquato Tasso[1] | |
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La Torquato Tasso è stata una pirofregata a ruote della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, persa per naufragio il 5 marzo 1860.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La pirofregata a ruote Torquato Tasso fu costruita nel Real Cantiere Navale di Castellammare di Stabia e varata il 28 maggio 1856.[2] La nave, con scafo in legno e carena rivestita di rame, aveva due alberi a vele quadre (armamento velico a brigantino), mentre bompresso era a goletta.[1] Il dislocamento era di 1450 tonnellate, la lunghezza di 63,3 m, la larghezza di 9,9 m e un pescaggio di 4,9 m.[3][1] L'apparato motore era su 4 caldaie Guppy e una macchina alternativa a vapore da 300 cavalli costruita dal Real Opificio Meccanico di Pietrarsa (Napoli).[3][1] L'armamento era composto da 1 obice F.L. da 117 libbre con canna a ferro liscio, 1 cannone Myllar F.L. da 60 libbre con canna a ferro liscio, 8 obici Paixans F.L. con canna a ferro liscio da 30 libbre, 2 cannoni in bronzo B.L. da 12 libbre su affusto (da sbarco).[1] L'equipaggio era composto da 178 tra ufficiali, sottufficiali e marinai.[3][1] La Torquato Tasso fu posta in armamento il 2 gennaio 1859, al comando del capitano di fregata Amilcare Anguissola.[4] In quello stesso mese salì a bordo il principe Luigi di Borbone conte di Trani.[4]
Il 31 gennaio 1859 trasportò a a Bari il corredo della principessa Maria Sofia di Baviera che andava in sposa al principe ereditario Francesco di Borbone.[3] Il 29 maggio fu posta in riserva.[3] Nel mesi di luglio la pirofregata passò al comando di Ferdinando Acton.[4] Il 1 settembre, insieme con la Ercole e tre brigantini noleggiati, trasportò a Marsiglia 739 uomini dei reggimenti svizzeri che erano stati sciolti, rientrando a Napoli il 10 settembre.[3][4] Il 21 settembre, al comando del capitano di fregata Napoleone Scrugli salpò da Napoli per trasferire a Giulianova il 1° Battaglione cacciatori del 5° Reggimento di linea, rimanendo quindi in missione di sorveglianza delle coste dell'Abruzzo e rifornendosi di carbone a Manfredonia.[3] In caso di necessità la nave poteva fare scalo alle Isole Tremiti.[3]
Il 10 gennaio 1860, mentre si trovava in navigazione al largo di Civitella del Tronto, a causa di un fortunale si arenò presso la foce del fiume Tronto.[5] Riportata galla il 21 febbraio dello stesso anno, sempre per un fortunale, affondò definitivamente il 5 marzo per la rottura dello scafo.[3][6] La nave fu liberata da tutto l’equipaggiamento e tutti gli uomini a bordo furono tratti in salvo.[5] La polena della nave, rappresentante il busto del poeta, si trova al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.[5] Il relitto della pirofregata giace a circa 700 metri a nord-est della foce del Tronto a una profondità di 8-10 metri.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Michele Lacriola, Patrioti o traditori?. Gli ufficiali della Marina napoletana nella crisi e fine delle Due Sicilie, Soveria Mannelli, Rubettino Editore, 2021.
- Giuseppe Merlini , Alla bocca del Tronto. Fortuna di mare della pirofregata Torquato Tasso, Acquaviva Picena, Fast Edit, 2019.
- Lamberto Radogna, Cronistoria delle unità da guerra delle marine preunitarie, Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1981.
- Eugenio Rodriguez e L. Tarantini, Atti del giudizio a carico del capitano Signor D. Napoleone Scrugli per la perdita del real fregata a vapore il Tasso, Napoli, Pei tipi del Cavalier Nobile, 1860.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Cimmino, 21.2.1860, affondamento della regia pirofregata Torquato Tasso, su La voce del marinaio. URL consultato il 28 gennaio 2025.
- Di fronte alla Sentina c’è il relitto di una nave borbonica, su La nuova riviera. URL consultato il 28 gennaio 2025.
- Ancora della pirofregata Torquato Tasso, su Libero. URL consultato il 28 gennaio 2025.
- Carlo Leone, Relitto “Torquato Tasso”, immersioni subacquee per valutare lo stato di conservazione, su Centropagina. URL consultato il 28 gennaio 2025.