Testacella bracciai

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Testacella bracciai
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumMollusca
ClasseGastropoda
SottoclasseHeterobranchia
InfraclasseEuthyneura
SubterclasseTectipleura
SuperordineEupulmonata
OrdineStylommatophora
SottordineHelicina
Infraordineincertae sedis
SuperfamigliaTestacelloidea
FamigliaTestacellidae
GenereTestacella
SpecieT. bracciai
Nomenclatura binomiale
Testacella bracciai
Nardi & Bodon, 2011
Areale

Testacella bracciai Nardi & Bodon, 2011 è un mollusco gasteropode polmonato terrestre della famiglia Testacellidae, endemico della val Brembana (Lombardia).[1][2][3]

È un gasteropode limaciforme, munito di una conchiglia esterna dorsale assai ridotta, del diametro di 2–3 mm, auriculiforme. Il corpo, lungo 14–25 mm in estensione, è di colore biancastro con un'area anteriore giallo limone, ed è percorso dorsalmente da due evidenti solchi longitudinali paralleli.[3]

La radula è di tipo beloglosso, formata da circa 45-50 file di denti, ciascuna priva del dente centrale e composta da 18-19 denti laterali per parte, unicuspidati, falciformi, con apice ad arpione. I denti marginali sono ridotti o addirittura rudimentali.[3]

Questo mollusco ha abitudini sotterranee e vive in terreni ricchi di sostanza organica.

È un carnivoro predatore, che si nutre di altri molluschi terrestri e lombrichi, che caccia attivamente nel suolo.[4]

Distribuzione e habitat

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L'areale di questa specie è ristretto alla bassa Val Brembana (Val Brembilla e Val Serina), in provincia di Bergamo.[3]

Conservazione

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La Lista rossa IUCN classifica Testacella bracciai come specie prossima alla minaccia di estinzione (Near Threatened).[1]

  1. ^ a b c (EN) Nardi, G. 2018, Testacella bracciai, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato l'8 novembre 2020.
  2. ^ (EN) MolluscaBase eds. 2020, Testacella bracciai Nardi & Bodon, 2011, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato l'8 novembre 2020.
  3. ^ a b c d Nardi G. & Bodon M., Una nuova specie di Testacella Lamarck, 1801, per l’Italia Settentrionale (Gastropoda: Pulmonata: Testacellidae), in Bollettino Malacologico, vol. 47, 2011, pp. 150-164.
  4. ^ Rinaldi A.C., Note a proposito di Testacella Cuvier, 1800 (Gastropoda, Polmonata, Testacellidae), in La Conchiglia, vol. 35, 2003, pp. 47‐54.

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