Coordinate: 45°50′28.67″N 9°39′56.29″E

Terme di San Pellegrino

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Stabilimento termale di San Pellegrino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
LocalitàSan Pellegrino Terme
IndirizzoViale Cesare Mazzoni, 8
Coordinate45°50′28.67″N 9°39′56.29″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1899-1901
Inaugurazione1901

Le terme di San Pellegrino sono situate nell'omonima località della provincia di Bergamo, in Lombardia.

Le proprietà terapeutiche delle acque di San Pellegrino sono note dal XII secolo[1]. Il loro sfruttamento commercialmente iniziò intorno al 1760 con la creazione di un casello fornito di sedili e di una vasca di legno dirimpetto a una delle due polle in uso che sgorgava dalla roccia e che permettevano l'accesso diretto dei visitatori alle donti delle acque termali]. Tra il XVIII e il XIX secolo, le autorità della Repubblica cisalpina prima e dell'Impero asburgico poi migliorarono le vie di accesso alla val Brembana favorendo l'afflusso dei visitatori e stimolando le proposte di ampliamento delle derivazioni delle due fonti iniziali d'acqua sorgiva. La costruzione di un primo stabilimento dei bagni permise l'organizzazione delle cure con l'assistenza di addetti alla somministrazione delle acque. A partire dal 1830, i proprietari e l'amministrazione comunale misero a punto i lavori di sistemazione delle località dove sono ubicate le fonti e la creazione di un vero e proprio locale balneario adibito alla fruizione delle acque termali accompagnata da una intensa campagne pubblicitarie sui giornali mentre il via vai di migliaia di visitatori ogni anno fece sorgere alberghi e gli altri esercizi commerciali.[2]

Nel 1899, l'avvocato milanese Cesare Mazzoni fondò la Società anonima delle Terme di San Pellegrino, che incaricpò l'ingegner Luigi Mazzocchi di progettare e di dirigere i lavori di costruzione dello Stabilimento dei bagni (1899-1901),[3][4] seguito dal Grand hotel (1902-1904), progettato insieme all'architetto Romolo Squadrelli, a sua volta ideatore del Kursaal o Casinò (1905-1907) e del Teatro (1915) decorati in un maturo stile Liberty.[5] Nel 1906, con l'arrivo del treno e la costruzione di due stazioni ferroviarie, resero questa località termale una delle più frequentate della penisola, con ospiti abituali che arrivavano da tutta Europa.[6]. Guide per le stagioni balneari furono stampate annualmente e i periodici locali pubblicarono a partire dal 1900 la lista settimanale degli ospiti degli alberghi e delle case in affitto nella località termale ([7]) per facilitare lo svolgimento delle attività sociali.

Le cure termali sono state chiuse nel 2006 e il vecchio edificio è stato riutilizzato per gallerie d'arte.[8] Le nuove terme sono state inaugurate il 18 dicembre 2014 presso l'ex Hotel Terme Milano e aperte al pubblico il 19 dicembre 2014.[9]

Lo stabilimento dei bagni

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La costruzione dello stabilimento dei bagni nei primi anni del Novecento fu una fortunata operazione commerciale che si rivolgeva a un pubblico medio-alte e che quindi si concretizzò in un fastoso complesso decorato da artisti e artigiani rinomati che ispirarono la propria opera allo stile floreale e classicheggiante dell'epoca, già in transizione verso il Liberty che proruppe nei successivi Grand hotel e Casinò. La Sala delle bibite è stata adornata con dei delicati affreschi, lodati da un cronista dell'epoca con queste parole:[10]

«Nelle misere rovine di un rustico porticato lassù alla fonte sorge ora un vasto salone in stile pompeiano lungo metri 32, destinato alle bibite dell'acqua salsa. Dalla sua parete verso monte, sporge una specie di lungo abbeveratorio in cemento nel quale cade, da molti zampilli, l'acqua fattavi derivare dalla vicina fonte. Il soffitto e le pareti furono decorate dai distinti pittori, Gottardo Valentini di Milano, e Guglielmini di Bergamo, con quadri e figure allegoriche, forse troppo procaci.»

L'ampliamento della via che collega le terme alla rete viaria cittadina e alla strada provinciale realizzato nel 1910 promosse l'insediamento dei villette in stile Liberty costruiti fino alla metà degli anni Trenta.

  1. ^ Dr. Guido Ruata. San Pellegrino. In: Enciclopedia italiana. Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Vol. XXX (1936), p. 748. Secondo questo autore, Le sorgenti sono alcaline a debole mineralizzazione, radioattive, tiepide (27º) e le acque che ne sgorgano sono principalmente usate per bevanda nelle forme gottose, artritiche e reumatiche; nei catarri delle vie urinarie, renella e calcoli renali; nelle malattie del ricambio, nelle affezioni epatiche e gastro-enteriche.'
  2. ^ Angelo Torricelli, Storia, architettura e rimodellamento urbano di San Pellegrino nella città Brembana, in Rossana Bossaglia, Stile e struttura delle città termali. Volume I: Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta, Istituto italiano d'arti grafiche, 1985, pp. 75-115.
  3. ^ Le nuove terme di San Pellegrino Un tour in anteprima, su primabergamo.it. URL consultato il 5 maggio 2024.
  4. ^ Il nuovo stabilimento balneario, eretto dalla Società delle terme, venne aperto all'esercizio domenica 30 giugno 1901 e inaugurato dalle autorità domenica 14 luglio 1901
  5. ^ Marco Lorandi, Terra, acqua, cielo nel programma iconografico e nelle partiture decorative del Casinò di S. Pellegrino Terme, in Bossaglia, cit., pp. 147-174.
  6. ^ Bartolomeo Villa, La metamorfosi di San Pellegrino dal 1854 al 1905 (PDF), Il Corriere di San Pellegrino, 13 agosto 1905, p. 2.
  7. ^ Il Corriere di San Pellegrino., Il Giornale di San Pellegrino. e Il Gazzettino di San Pellegrino.
  8. ^ S. Pellegrino, addio vecchie terme. Inaugurato giardino con bar e palco, in L'Eco di Bergamo, 13 agosto 2009.
  9. ^ Le nuove terme di San Pellegrino. Un tour in anteprima, in Bergamo Post, 18 dicembre 2014.
  10. ^ La metamorfosi di San Pellegrino dal 1854 al 1908 (PDF), Il Corriere di San Pellegrino, 23 luglio 1908, p. 1.
  • Giacomo Facheris. Breve istruzione intorno all'acqua minerale di San Pellegrino del professore emerito Dr. Giacomo Facheris. Stamperia Mazzoleni, 1824.
  • Torquato Taramelli. Le condizioni geologiche delle fonti termali di San Pellegrino. In: Giornale di geologia pratica, 1910.
  • Rossana Bossaglia, Stile e struttura delle città termali. Volume I: Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1985, ISBN 2021030153380.
  • Gruppo guide G. Carrara. Percorsi del Liberty a Bergamo e Provincia. Provincia di Bergamo. P. 46-58
  • Tarcisio Bottani, Liberty a San Pellegrino Terme, Bergamo, Corponove, 2019, ISBN 9788899219857.