Teodoto I di Costantinopoli
Teodoto I | |
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Patriarca ecumenico di Costantinopoli | |
Elezione | 1º aprile 815 |
Fine patriarcato | 821 |
Predecessore | Niceforo I |
Successore | Antonio I |
Nascita | Nacolia |
Morte | gennaio 821 |
Teodoto I Cassitera (in greco Θεόδοτος Α΄ Κασσιτερᾶς o Κασσιτηρᾶς?; Nacolia, ... – gennaio 821) è stato un arcivescovo bizantino, patriarca ecumenico di Costantinopoli dal 1º aprile 815 fino al giorno della sua morte[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Teodoto nacque a Nacolia[1], figlio del patrizio Michele Melisseno e della sorella di Eudochia, l'ultima moglie dell'imperatore Costantino V. Teodoto si affezionò alla burocrazia di corte e divenne un confidente dell'imperatore Michele I[1].
Quando Michele I fu deposto da Leone V nell'813, Teodoto era un anziano spatharokandidatos, che lo Scriptor Incertus, scrittore anonimo quasi contemporaneo del patriarca, descriveva come "mansueto" e "non istruito"[1].
Il 14 marzo 815, l'imperatore Leone costrinse il patriarca Niceforo I a dimettersi e nominò al suo posto Teodoto di dottrina iconoclastica[2]. Sempre nell'815, Teodotto presiedette un concilio ecclesiale a Costantinopoli che ribaltò il Secondo Concilio di Nicea e ripristinò il divieto di venerazione delle icone[1][2]. Gran parte dello sforzo iconoclasta nel consiglio fu guidato da altri chierici, tra cui i successivi patriarchi Antonio I e Giovanni VII . All'indomani di questo sinodo, Teodoto venne rappresentato come torturatore di alcuni abati iconoduli che non volevano seguire le direttive del concilio locale.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1b/Patriarch_Theodotos_Melissenos_propagates_Iconoclasm.jpg/400px-Patriarch_Theodotos_Melissenos_propagates_Iconoclasm.jpg)
Cessò di essere menzionato nelle fonti dopo l'omicidio di Leone V e l'investitura di Michele II l'Amoriano nel dicembre 820[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Aleksandr Petrovič Každan, The Oxford Dictionary of Byzantium, Oxford e New York, Oxford University Press, 1991, p. 2054, ISBN 0-19-504652-8.
- ^ a b (EN) Warren T. Treadgold, The Byzantine Revival, 780-842, Stanford, Stanford University Press, 1988, pp. 212-213, ISBN 0-8047-1896-2.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Bagnell Bury, A History of the Eastern Roman Empire from the Fall of Irene to the Accession of Basil I (A.D. 802–867), Londra, Macmillan and Co., 1912.
- (EN) Aleksandr Petrovič Každan, The Oxford Dictionary of Byzantium, Oxford e New York, Oxford University Press, 1991, ISBN 0-19-504652-8.
- (EN) Warren T. Treadgold, The Byzantine Revival, 780-842, Stanford, Stanford University Press, 1988, ISBN 0-8047-1896-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
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