Tempesta di sabbia australiana del 2009
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La tempesta di sabbia australiana del 2009, nota anche come tempesta di sabbia dell'Australia orientale, fu una tempesta di sabbia che imperversò negli stati australiani del Nuovo Galles del Sud e del Queensland tra il 22 e il 24 settembre 2009. La capitale australiana, Canberra, fu colpita il 22 settembre[1][2], mentre il 23 settembre la tempesta raggiunse Sydney e Brisbane.
Il 23 settembre il fronte della tempesta misurava più di 500 chilometri di larghezza e più di 1 000 chilometri di lunghezza, ricoprendo dozzine di città in due diversi stati[3]. Il 24 settembre delle analisi compiute dalla NASA con il sistema MODIS misurarono una distanza tra la punta settentrionale del fronte della tempesta presso Capo York e la punta meridionale di ben 3 450 chilometri[4].
La tempesta per la sua rarità è stata descritta dal Bureau of Meteorology australiano come un "evento piuttosto incredibile" oltre che il peggiore avvenuto nello stato del Nuovo Galles del Sud.[5][6][7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Penny McLintock, Canberra disappears in the dust, su abc.net.au, 22 settembre 2009. URL consultato il 23 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2009).
- ^ (EN) Megan Doherty, Dust, hail and deluge, su canberratimes.com.au, 23 settembre 2009. URL consultato il 23 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2009).
- ^ (EN) Largest dust storms in 70 years cover Sydney, su Telegraph.co.uk.
- ^ (EN) Dust over Eastern Australia, su NASA – Earth Observatory, 25 settembre 2009. URL consultato il 25 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2009).
- ^ (EN) Nichola Saminather e Ed Johnson, "Sydney Hit by 'Nuclear Winter' as Dust Storm Envelops City", su bloomberg.com, 23 settembre 2009. URL consultato il 26 novembre 2020.
- ^ (EN) Toni O'Loughlin, "Australia engulfed by dust storms", su theguardian.com, 23 settembre 2009. URL consultato il 26 novembre 2020.
- ^ (EN) Melbourne Airport warns of delays, su abc.net.au, 23 settembre 2009. URL consultato il 26 novembre 2020.
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