Sylvilagus floridanus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Silvilago orientale[1]
Sylvilagus floridanus
Stato di conservazione
Rischio minimo[2]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
SuperordineEuarchontoglires
(clade)Glires
OrdineLagomorpha
FamigliaLeporidae
GenereSylvilagus
SpecieS. floridanus
Nomenclatura binomiale
Sylvilagus floridanus
(Allen, 1890)
Areale

Il silvilago orientale (Sylvilagus floridanus Allen, 1890) è una specie di coniglio dalla coda di cotone dell'America appartenente alla famiglia dei Leporidi.

È una delle specie di coniglio più comuni del Nordamerica e in tempi recenti è stato anche introdotto, per la caccia, in Francia e Italia, dove è conosciuto col nome di minilepre.

Il silvilago orientale è rosso-bruno o grigio-bruno brizzolato, con grandi piedi posteriori, lunghe orecchie ed un breve batuffolo di coda bianca. La parte inferiore è bianca. Sulla coda è presente una macchia color ruggine.

Il suo aspetto differisce da quello di una lepre per via del colore grigio-brunastro intorno alla testa e sul collo. Il corpo è di colore più chiaro e la parte inferiore della coda è bianca. Ha grandi occhi bruni e grandi orecchie per vedere ed udire meglio i pericoli. D'inverno il pelo della coda è più grigio che bruno.

I leprotti sviluppano la stessa colorazione dopo poche settimane, ma hanno anche una chiazza bianca a forma di fiamma che scende giù dalla fronte; questa macchia alla fine scompare. Il peso medio di un adulto è di 900-1800 grammi; la femmina tende ad essere più pesante.[3]

Vive nei prati e nelle aree con cespugli degli Stati Uniti orientali e sudoccidentali, del Canada meridionale, del Messico orientale, dell'America Centrale e dell'estremità settentrionale del Sudamerica. È numerosissima nel Nordamerica centroccidentale ed è stata trovata nel Nuovo Messico e in Arizona.

Il suo areale si è allargato verso nord dopo l'abbattimento delle foreste da parte dei coloni. Originariamente, non viveva nella Nuova Inghilterra, ma vi è stata introdotta ed ora compete per l'habitat con l'originario silvilago del New England. La sua presenza in Italia è considerata alloctona (cioè estranea) e dovuta ad immissioni. Quindi, secondo le linee guida Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ed onde evitare una competizione territoriale con altri selvatici autoctoni italiani, tra cui la lepre europea, si è deciso di favorirne la caccia.

Il silvilago orientale si nutre di vegetali verdi, come erba e trifoglio, in estate e di corteccia, germogli e ramoscelli d'inverno. Quest'animale è attivo di notte; non va in ibernazione in inverno. Tra i suoi predatori ci sono falchi, gufi, coyote, volpi, lupi, mustelidi e linci. Anche l'uomo lo caccia per la carne in molte parti del suo areale; la sua pelliccia viene inoltre usata in abbigliamento.

Nelle fattorie e nei giardini, il silvilago orientale viene solitamente considerato nocivo e viene spesso intrappolato o ucciso per proteggere le piante.

L'accoppiamento avviene tra febbraio e settembre. I maschi si accoppiano con più di una femmina. Le femmine di coniglio partoriscono da 2 a 4 cucciolate all'anno formate anche da 9 piccoli . La femmina costruisce un nido sul suolo ricoperto con erba e pelo. Dopo che la femmina ha partorito, può accoppiarsi di nuovo subito dopo. I coniglietti smettono di essere allattati dopo 3 settimane e lasciano il nido dopo sette settimane. Raggiungono l'età dell'accoppiamento dopo tre mesi.

La caccia e la predazione impediscono alla popolazione di conigli di crescere a dismisura. Solo il 20-25% circa dei conigli raggiunge un anno di vita e l'85% degli adulti o dei piccoli vengono uccisi ogni anno dai predatori.

Comportamento

[modifica | modifica wikitesto]

Il silvilago orientale è un animale molto territoriale. È soprattutto notturno, ma è anche attivo dall'alba al crepuscolo. Quando corre, può compiere salti di 3-4 metri, che gli consentono di sfuggire ai predatori. Corre a zig-zag, per disperdere le tracce. Può arrivare a 24 km/h.

Preferisce un'area dove possa nascondersi velocemente. Foreste, paludi, cespugli o aree aperte dove possa scavare una tana sono zone ottimali per questa specie.

Classificazione

[modifica | modifica wikitesto]

Sottospecie riconosciute di Sylvilagus floridanus[4]:

  • A nord del Messico
    • Sylvilagus floridanus alacer
    • Sylvilagus floridanus holzneri
    • Sylvilagus floridanus chapmani
    • Sylvilagus floridanus floridanus
    • Sylvilagus floridanus mallurus
  • Messico e America Centrale
    • Sylvilagus floridanus aztecus
    • Sylvilagus floridanus connectens
    • Sylvilagus floridanus hondurensis
    • Sylvilagus floridanus macrocorpus
    • Sylvilagus floridanus orizabae
    • Sylvilagus floridanus yucatanicus
  • A sud dell'istmo di Panama
    • Sylvilagus floridanus avius
    • Sylvilagus floridanus cumanicus
    • Sylvilagus floridanus margaritae
    • Sylvilagus floridanus nigronuchalis
    • Sylvilagus floridanus orinoci
    • Sylvilagus floridanus purgatus
    • Sylvilagus floridanus superciliaris
  1. ^ Scheda in (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ (EN) Smith, A.T. & Boyer, A.F. (Lagomorph Red List Authority) 2008, Sylvilagus floridanus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  3. ^ Elder W.H., Lyle K.S. Body Weight and Sex Ratio of Cottontail Rabbits. The Journal of Wildlife Management, 1942; Vol. 6, No. 3, pp. 203-207
  4. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi