Strix leptogrammica

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Allocco bruno malese
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomi
PhylumChordata
(clade)Craniata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
(clade)Amniota
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdineStrigiformes
FamigliaStrigidae
SottofamigliaStriginae
TribùStrigini
GenereStrix
SpecieS. leptogrammica
Nomenclatura binomiale
Strix leptogrammica
Temminck, 1831
Nomi comuni

Allocco bruno malese
Allocco corteccia

L'allocco bruno malese (Strix leptogrammica Temminck, 1831) è un uccello rapace tropicale appartenente alla famiglia Strigidae[2].
È diffuso nel sud-est asiatico, dove si nasconde nelle fitte foreste sempreverdi equatoriali ed umide.

L'allocco bruno malese è di taglia medio grande, raggiunge in età adulta una lunghezza totale di 45-57 cm ed un peso i 950-1100 g. Presenta un dorso uniformemente bruno scuro, macchiettato di bianco, in densità minore sulle spalle. Inferiormente ha una colorazione ocra lucida con striature marroni. Il disco facciale è rossiccio o marrone, bordato di scuro; notabile è il sottogola bianco. Le ali sono piuttosto lunghe, infatti raggiunge un'apertura alare di 95-135 cm; usualmente le porta leggermente aperte sui fianchi, mentre quando è appollaiato su un posatoio di caccia, le tiene sempre leggermente aperte e pronte a planare. Talvolta viene chiamato allocco corteccia a causa della caratteristica peculiare delle sue ali; infatti quando è appollaiato, ha l'abitudine di allungare il corpo, tanto che accostandosi ai tronchi degli alberi il piumaggio aderisce ad esso e sembra elemento stesso della corteccia. Il dimorfismo sessuale nella specie non è evidente, mentre il piumaggio dei pulli è decisamente più chiaro e pallido[3].

Esemplare all'interno del Parco degli uccelli di Kuala Lumpur

Nelle popolazioni indiane i richiami sono una sorta di muggiti a toni bassi, mentre più a meridione i richiami tendono ad essere notevolmente più musicali e dati da un'unica nota acuta, ripetuta ritmaticamente, ed accompagnata, infine, da un leggero suono sordo[3].

Alimentazione

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La specie è attiva di notte; essa si nutre principalmente di rettili, piccoli uccelli e piccoli mammiferi. Talvolta anche di pesci, specialmente nello Sri Lanka, dove caccia anche alla luce del giorno[3].

La stagione riproduttiva inizia a gennaio e si conclude ad aprile. Nidifica in cavità di alberi, a terra tra le radici di alberi secolari, in anfratti rocciosi o su rocce sporgenti di scogliere. La covata solitamente è di 1-2 uova che porta alla nascita dei pulli dopo 29-30 giorni[3].

Distribuzione e habitat

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Vive nelle aree boschive della fascia costiera e nelle foreste tropicali, dall'India e Sri Lanka fino al sud-ovest della Cina e dal Myanmar fino alla Malaysia, all'isola di Sumatra e al Borneo[3].
Il suo habitat naturale sono le foreste pluviali del Borneo, le fitte foreste tropicali indiane, le foreste sempreverdi della catena himalayana, le pianure alberate e le foreste di pianura; sono un ambiente di suo gradimento anche le foreste lungo le coste e quelle a galleria lungo i corsi d'acqua. Raggiunge i 2800 metri di quota, occasionalmente 4000 metri[3].
È una specie schiva e silenziosa che viene disturbata anche da minimi rumori e scappa ai primi segnali di presenze estranee, a causa di questa sua abilità nel mimetizzarsi è molto difficile da scorgere e seguire in natura. Gli ornitologi per studiare i comportamenti della specie fanno notevole riferimento alla lettura delle borre[3].

Esemplare in cattività

L'allocco bruno malese comprende attualmente, a dicembre 2014, 14 sottospecie, le quali differiscono notevolmente per la taglia, specialmente la popolazione indonesiana che è più piccola rispetto alle altre, e per la vocalizzazione. Esse sono[2]:

Specie simili

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È un allocco molto simile all'allocco delle foreste, da cui differisce per la barratura delle parti ventrali e per la colorazione alare più chiara[3].

Conservazione

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Questa specie viene elencata tra le specie a rischio minimo (Least Concern) nella lista rossa della IUCN poiché prima di tutto ha un vasto areale (stimato essere circa 20.000 km²), poi perché, sebbene sia in leggera diminuzione, ha una tendenza stabile nel numero tale da non raggiungere lo status di specie vulnerabile e per ultimo perché la dimensione della popolazione è abbastanza grande (stimata a 10.000 individui)[1]. Localmente, però, in regioni dove la deforestazione è incessante, sta diventando relativamente rara[3].

  1. ^ a b (EN) BirdLife International 2012, Strix leptogrammica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Strigidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 dicembre 2014.
  3. ^ a b c d e f g h i Ravazzi 2010, pp. 202-203.

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Collegamenti esterni

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