Stazione di Vado Ligure Zona Industriale
Vado Ligure Zona Industriale stazione ferroviaria | |
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già Vado Ligure | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Vado Ligure centro |
Coordinate | 44°16′28.92″N 8°26′19.32″E |
Linee | Genova-Ventimiglia |
Storia | |
Stato attuale | In uso (come raccordo) |
Attivazione | 1872 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, passante |
Binari | 11 |
Dintorni | Terminal Portuale di Vado Ligure Industrie Bombardier |
La stazione di Vado Ligure Zona Industriale, è una stazione ferroviaria, sita nell'omonimo comune, posta sulla diramazione della ferrovia Genova-Ventimiglia che collega la stazione di Savona Parco Doria al bacino portuale di Vado Ligure.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione venne inaugurata nel 1872 con la denominazione iniziale di "Vado Ligure"[1] in concomitanza con l'attivazione del tronco Savona-Ventimiglia della ferrovia Genova-Ventimiglia.[1] Il 16 agosto 1915 venne inoltre inaugurato un raccordo di 1,948 km con lo scalo marittimo.[1]
Il fabbricato viaggiatori, inizialmente una modesta struttura in legno, simile a molte altre presenti lungo la stessa linea venne riedificato in stile razionalista su progetto di Roberto Narducci.[2]
La stazione cessò di essere attiva per il servizio viaggiatori nel 1977, quando venne attivato il raddoppio della linea tra le stazioni Varazze e Finale Ligure Marina, venendo di fatto sostituita con la fermata di Quiliano-Vado Ligure, poco utilizzata in quanto distante dai centri abitati. A differenza di quel che accadde con le altre stazioni poste lungo il vecchio tracciato, la stazione rimase attiva, prendendo la denominazione odierna, poiché il tratto era necessario a mantenere il collegamento con l'attiguo stabilimento di costruzione di rotabili e con il porto di Vado, pur subendo un forte ridimensionamento in termini di traffico.
Un nuovo raccordo di collegamento con il porto è stato realizzato nel 1998, in occasione dell'ampliamento del terminal, ed è stato ulteriormente potenziato nel 2008, con una variante di tracciato che permette di evitare l'attraversamento del centro abitato[3].
Dal 13 dicembre 2015 la linea da Savona Parco Doria è stata chiusa alla circolazione ferroviaria[4] in quanto la giurisdizione è stata trasmessa alla competente Autorità Portuale. Questa dizione non sottintendeva l'inutilizzo della tratta, ma solamente che i treni che vi circolavano lo facevano esclusivamente in regime di manovra in ambito portuale.
Dal 28 novembre 2021 la stazione perde lo status di località di servizio e viene declassata a semplice fascio di binari posto nell'ambito dei raccordi Bombardier, Tirreno Power e Autorità Portuale. Contestualmente, venne attivato un nuovo fascio di binari a Savona Parco Doria, denominato "Parco Vado Ligure" avente 3 binari centralizzati e 3 secondari. I binari centralizzati hanno capacità pari a 440 m (I), 485 m (II) e 515 m (III) e sono gestiti tramite un apparato centrale computerizzato dedicato.[5]
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione è composta da un fabbricato viaggiatori, che al 2020 ospita un teatro e un ristorante, da due banchine per il movimento passeggeri e da 11 binari. Disponeva anche di uno scalo merci avente un magazzino, un piano caricatore e tre tronchini di cui uno direttamente al servizio della banchina alta. Immediatamente a ponente della stazione, al principio del raccordo diretto al porto, si diramano due binari diretti ai vicini depositi della Esso Italiana.
Le due banchine, aventi anche delle pensiline e collegate tramite un sottopassaggio, non sono più utilizzate dalla cessazione del servizio passeggeri nel 1977 e sono quindi in stato di abbandono. In direzione Savona sono presenti, ai margini della seconda banchina, gli uffici della dirigenza del movimento.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto è interessato da traffico merci esercitato all'interno dell'area portuale e dal traffico di manovre in entrata ed uscita dallo stabilimento attiguo.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione disponeva di:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Adriano Betti Carboncini, Da Ventimiglia a Massa. La ferrovia Ligure (PDF), su ferrovieinrete.com, 2001. URL consultato l'8 agosto 2021 (archiviato il 19 ottobre 2020).
- ^ La stazione di Vado Ligure zona industriale, su catalogo.beniculturali.it.
- ^ I COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI E L'ULTIMO MIGLIO (PDF), su programmazioneeconomica.gov.it. URL consultato il 7 maggio 2020.
- ^ Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Tecnica, Circolare Territoriale 12/2015, 13 dicembre 2015, pp. 5-6.
- ^ Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Tecnica, Circolare Territoriale GE 12/2021, 28 novembre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Claudia Merlo, Liguria, Unione Tipografico-Editrice Torinese, 1976.
- Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Relazione annuale - 1977, 1978.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Vado Ligure Zona Industriale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ministero della cultura, Ex stazione F.F.S.S. di Vado Ligure, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato l'11 novembre 2021.
- Franco Pepe, Banco ACE stazione di Vado Lig. ZI – Vado Ligure Z.I. (SV), su ilportaledeitreni.it, 5 febbraio 2009. URL consultato l'11 novembre 2021.
- Franco Pepe, Banco ACE stazione di Vado – Vado Ligure Z.I. (SV), su littorina.net, 30 novembre 2015. URL consultato l'11 novembre 2021.
- Franco Pepe, Istrumento di Blocco stazione di Vado – Vado Ligure Z.I. (SV), su littorina.net, 30 novembre 2015. URL consultato l'11 novembre 2021.