Selenosteus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Selenosteus
Ricostruzione di Selenosteus brevis
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClassePlacodermi
OrdineArthrodira
SottordineBrachythoraci
FamigliaSelenosteidae
GenereSelenosteus

Il selenosteo (gen. Selenosteus) è un pesce placoderma estinto, appartenente agli artrodiri. Visse nel Devoniano superiore (Famenniano, circa 365 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica.

Questo pesce era di medie dimensioni e non doveva raggiungere il mezzo metro di lunghezza. Il cranio mediamente era lungo circa 16 centimetri. Come tutti gli artrodiri, Selenosteus era dotato di una corazza nella parte anteriore del corpo. Le orbite erano eccezionalmente grandi, e le piastre gnatali erano deboli e generalmente sottili. La placca dorsale mediana era a forma di mezzaluna e dotata di una carena. Il muso era corto e smussato.

Classificazione

[modifica | modifica wikitesto]

Selenosteus brevis venne descritto nel 1901, sulla base di fossili ritrovati nella famosa Cleveland Shale in Ohio, risalente al Famenniano. Altri fossili più antichi (del Frasniano) sono stati attribuiti con qualche dubbio a questa specie e provengono dalla Contea di Erie, New York. Una seconda specie, S. kepleri, è stata in seguito considerata omonima della specie tipo.

Selenosteus fa parte del gruppo di artrodiri noto come Brachythoraci, comprendenti diverse forme sia grandi che piccole, sia nuotatrici attive che viventi presso i fondali. Selenosteus è il genere eponimo dei Selenosteidae, che comprendono anche Rhinosteus.

  • Denison, Robert (1978). Handbook of Paleoichthyology, Volume 2, Placodermi. New York: Gustav Fischer Verlage. p. 98. ISBN 9780895740274.
  • M. Rücklin. 2011. First selenosteid placoderms from the eastern Anti-Atlas of Morocco; osteology, phylogeny and palaeogeographical implications. Palaeontology 54(1):25-62

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]