Segugio Santal

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Segugi Santal
Stato nord-orientale dello Jharkhand

Il segugio Santal o anche localmente seuta o kukur o tuio è un cane da caccia indiano, prende il nome dall'omonima tribù, che ha sede nel distretto di Hazaribag, nello stato nord-orientale di Jharkhand.[1]

Il cane santal è il più comune nel Jharkhand, Bihar, Bengala e nell'Assam in India e nelle parti meridionali del Nepal. Parti della popolazione di cani iberi possono probabilmente essere ancora classificate come veri dingo, ma difficilmente ciò vale per tutti i cani liberi. I cani Santal, però, sono ancora considerati dei dingo più di altri cani pariah in India.[1]

Il cane santal ha un'importanza sacra per il culto dei canini delle popolazioni indiane; ciò è rilevante perché nella storia, il cane ha fatto parte delle credenze spirituali di molte culture e non solo all'India; anche durante il quinto secolo aC nella cultura persiana ed ellenistica in grecia, fenicia e mesopotamica.[1]

A differenza dei dingo australiani, che emigrarono dall'Asia per l'Australia in Oceania 3500-5000 anni fa, la variante indiana deve essere rimasta e si è evoluta in modo indipendente.[2]

Tuttavia, gli studi anatomici mostrano che il dingo australiano e il cane Santal sono quasi identici al 100%, nonostante la dieta sia stata molto diversa. Il cane Santal è simile al dingo australiano, ma è spesso un po' più piccolo e più snello. Cresce fino a circa 40–50 cm in altezza e pesa in genere 8–15 kg. La lunghezza del corpo è di circa 70–90 cm e la coda è lunga circa 20–32 cm.[3]

Caratteristiche

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Questi cani sebbene non addestrati sono abilissimi nella caccia dello scoiattolo, cervo, cinghiale, o anche del leopardo; essi sono amatissimi dai proprietari che riservano loro porzioni eguali delle prede cacciate. Questo segugio partecipa annualmente ad una sentita caccia rituale in un'area boschiva dell'Hazaribagh, la: Desom Sendra.[1]

È un cane dai caratteri tipicamente primitivi, infatti abbaia poco e solamente durante la caccia, ed è solito in branco ululare alla luna e non, con una voce che è un misto tra una risata e uno jodel. Questo ululare in coro polifonico è simile a quello segnalato nei cani New Guinea singing dog.[1] anche il cane selvatico indiano (Cuon alpinus) e lo Sciacallo indiano (Canis aureus) hanno questo caratteristico ululato.

È un cane di ossatura leggera con gambe alte rispetto alla lunghezza, corpo snello, ha orecchie triangolari a punta; molto vigile e attivo ha un temperamento calmo, corre velocissimo.[1] Alto 43 cm il maschio, mentre la femmina arriva a 40 cm, pesa 12 kg il maschio e 9,5 kg la femmina; il pelo è corto sottile e fine con una pelle fine. Coda attaccata alta con uno o due arrotolamenti sulla coscia. Il colore del pelo è bruno-rossastro e va dal chiaro allo scuro; il giallo-marrone è il colore più comune, mentre il mix di nero o bianco non è accettato. I cani santal pezzati sono classificati come cani pariah o più modernamente INDog.[1]

Come il Dingo, il Basenji e il New Guinea singing dog il segugio santal ha un solo estro all'anno durante la stagione australe della primavera.[1]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Bulu Imam, India, The Santal Hound (PDF), su bradanderson.org, pp. 6 - 12.
  2. ^ An Antipodean Raj, su The Economist, 19 gennaio 2013. URL consultato il 29 ottobre 2021.
  3. ^ P. Savolainen, T. Leitner, A. N. Wilton, E. Matisoo-Smith e J. Lundeberg, A detailed picture of the origin of the Australian dingo, obtained from the study of mitochondrial DNA, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 101, n. 33, Proceedings of the National Academy of Sciences, 6 agosto 2004, pp. 12387–12390, DOI:10.1073/pnas.0401814101, ISSN 0027-8424 (WC · ACNP).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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