San Daniele Po
San Daniele Po comune | |
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Chiesa Parrocchiale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Cremona |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianpaola Modolo (Commissario prefettizio) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°04′N 10°11′E |
Altitudine | 33 m s.l.m. |
Superficie | 22,69 km² |
Abitanti | 1 286[1] (31-12-2021) |
Densità | 56,68 ab./km² |
Frazioni | Isola Pescaroli, Sommo con Porto, Santa Margherita, Solarolo Paganino |
Comuni confinanti | Cella Dati, Motta Baluffi, Pieve d'Olmi, Roccabianca (PR), Sospiro, Polesine Zibello (PR) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26046 |
Prefisso | 0372 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 019089 |
Cod. catastale | H815 |
Targa | CR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 389 GG[3] |
Nome abitanti | sandanielesi |
Patrono | sant'Omobono |
Giorno festivo | 13 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di San Daniele Po nella provincia di Cremona | |
Sito istituzionale | |
San Daniele Po (San Daniéel in dialetto cremonese) è un comune italiano di 1 286 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia. È situato sulla riva sinistra del Po.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Terra feudale, la sua storia inizia attorno all'anno 1000 quando i frati Benedettini del Monastero di Parma effettuarono numerose bonifiche al territorio. In questo periodo si instaurò nel luogo una nobile famiglia, i Sommi provenienti da Cremona, in continua corrispondenza con il vescovo della diocesi di Cremona, Ubaldo I e il papa Niccolò II (1059-1061). I Sommi si erano stanziati sulle rive del fiume, dando origine a una frazione di San Daniele, Sommo con Porto, il cui nome rimane l'unica eredità di questa famiglia. A Capo di questa dinastia c'era Enrico Sommi, che ha costruito la propria ricchezza grazie all'agricoltura, e trasferitosi a San Daniele poiché c'era terra fertile. Questa dinastia regnò a nel Paese fino al 1647, quando le truppe Gallo-Estense, saccheggiarono Cremona e stroncarono per sempre questa nobile famiglia. Il vero sviluppo urbanistico del paese avviene attorno al 1800, quando il territorio comunale fu ampliato da Napoleone unendogli campagne già parmigiane. In quegli anni San Daniele inizia a prendere forma e a sviluppare la propria ossatura; il centro del paese era via Cantone (chiamata ancora così), composta da circa 10 cascine e circa 100 abitanti. Gli anni d'oro li abbiamo nel periodo che va dal 1850 a 1900, quando nel paese nasce la prima fabbrica, importante perché l'Acetificio Galletti è il più antico d'Italia (1871).
Con la nuova fabbrica, il paese si arricchisce di persone, perché gli abitanti avevano già un proprio lavoro, quello dei campi, e quindi viene costruita la via Faverzani, che all'epoca era vista solo come una via che collegava il vecchio centro del paese ai primi paesi Casalaschi: difatti era chiamata la bassa di Casalmaggiore, ma ora è il centro del paese. I proprietari terrieri non erano molto d'accordo con la costruzione di questa via, perché si vedevano sparire ettari di terreno. Con l'inizio della prima guerra mondiale (1914) il paese, inizia il proprio progresso, continuando ad espandersi verso est, e dando origine alla via che collega il paese a Sospiro. Lo sviluppo di San Daniele, aveva preso un passo veloce, ma la guerra impedì il progresso, con bombardamenti che distrussero parte dei fabbricati e diverse famiglie. Nel primo dopo guerra, un favoloso lavoro di tecnici e operai, ricostruirono parte del paese, e nel frattempo, viene costruita un'altra via importante, che all'epoca era chiamata, via Po, perché collegava il paese all'argine del Po.
La seconda guerra mondiale non impedì lo sviluppo, anzi molti militari tedeschi davano una mano alla costruzione di nuove abitazioni. La via che era chiamata via Po divenne, il 25 aprile del 1945, via XXV Aprile, perché in quella via c'era la casa del popolo, punto di ritrovo per le truppe partigiane del luogo. Nel 1951 il Po straripa, lasciando in ginocchio molte azienda agricole che si trovavano in golena. Molte famiglie si vedevano sparire ogni bene; nel 1952 nasce via Dondi, allo scopo di consentire a coloro che risiedevano in golena di trasferirsi nella zona protetta dall'argine maestro. Fino al 1980 lo sviluppo sembra placarsi, ma nello stesso anno viene costruita via Puerari, trasversale di via Fontana (via che collega San Daniele a Sospiro). Nel 1980 viene inaugurato il ponte dedicato a Giuseppe Verdi, che collega Isola Pescaroli (frazione di San Daniele Po, situata a sud-est del paese), col comune di Roccabianca (provincia di Parma), e in contemporanea viene costruita la SP 33, che collega il comune di Seniga e il comune Parmigiano.
Di particolare pregio sono il Museo Paleoantropologico del Po, contenente reperti fossili provenienti dal fiume, e la nuova piazza del Mercato con l'edificio in fase di recupero Ex Ammasso del grano. Sul lato ovest del Museo è possibile vedere un murale gigante realizzato dal famoso street artist Ericailcane per la celebrazione del ventennale della nascita del Museo Paleoantropolofico del Po (maggio 2018).
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma adottato dal comune di San Daniele Po non ha ancora una concessione ufficiale e si può blasonare:
Il rosso e l'argento sono i colori di Cremona; il leone ricorda san Daniele; lo scudetto tenuto dal leone è il blasone della famiglia Sommi, che fu feudataria di larga parte del territorio cremonese insieme ai Picenardi (Sommi Picenardi); la banda ondata rappresenta il corso del fiume Po.[4] Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Ex Ammasso del Grano (risale al 1939) e Piazza del Mercato[5]
- Museo Paleoantropologico del Po, in via Faverzani 11[6]
- Oasi Naturalistica "Le margherite", Sommo con Porto
- Attracco fluviale turistico, Isola Pescaroli
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San Daniele Po. In Primo piano il murale di Ericailcane sul Museo Paleoantropologico del Po
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Murale di Ericailcane sul Museo Paleoantropologico del Po
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Murale di Ericailcane sul Museo Paleoantropologico del Po
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Museo Paleoantropologico del Po
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Piazza del Mercato ed Ex Ammasso del grano con neve
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Piazza del Mercato ed Ex Ammasso del grano con neve
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Piazza del Mercato ed Ex Ammasso del grano
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Museo Paleoantropologico del Po
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Chiesa Parrocchiale di San Daniele Po con le Alpi bresciane sullo sfondo
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ San Daniele Po, su araldicacivica.it. URL consultato il 4 luglio 2022.
- ^ La nuova piazza del Mercato di San Daniele Po, su anellomancante.blogspot.it.
- ^ Museo Paleoantropologico di San Daniele Po, su museosandanielepo.com.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Parco della Golena del Po
- Monumento naturale Bodrio della Cascina Margherita
- Il territorio come ecomuseo
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Daniele Po
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su San Daniele Po
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.sandanielepo.cr.it.