Coordinate: 38°02′22.13″N 14°01′19.42″E

Rocca di Cefalù

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Rocca di Cefalù
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia (bandiera) Sicilia
Provincia  Palermo
Altezza268[1] m s.l.m.
CatenaMadonie
Coordinate38°02′22.13″N 14°01′19.42″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Sicilia isola
Rocca di Cefalù
Rocca di Cefalù

La rocca di Cefalù, chiamata localmente in cefaludese u castieḍḍu,[2] è una rupe alta 268 metri che sormonta Cefalù.[1]

Alla base della rocca principalmente sul lato nord ed est si sviluppa l'abitato storico di Cefalù. La parte inferiore occidentale invece è caratterizzata dai ruderi di una serie di mulini e condutture forzate che raccoglievano e sfruttavano l'acqua che scendeva da quel versante. Da questo lato s'inerpica il sentiero, fortificato nel medioevo, che permette di salire sulla rocca.

Il perimetro a mezza costa della rocca è tutto cintato da mura merlate risalenti al medioevo e ultimate nella parte più recente nel XV secolo. Sul lato occidentale delle mura si apre la porta cui arriva il sentiero d'accesso. Sempre a mezza costa ma nel piccolo altipiano interno della rocca vi sono dei resti di una costruzione megalitica risalente al IX secolo a.C. chiamata tempio di Diana.[1] Nella parte volta a nord delle mura, affacciate a precipizio immediatamente sopra il Duomo di Cefalù e sopra tutto l'abitato è stata eretta una croce in metallo alta diversi metri che di notte si illumina a dominare il panorama.

Sulla cima vi sono i resti di un castello medievale risalenti al XIII-XIV secolo che danno localmente il nome a tutta la rocca chiamata u castieḍḍu.[2]

La Rocca di Cefalù è interessata dal mito di Dafni che dopo aver giurato di essere fedele ad una ninfa, venne sedotto da ubriaco e per questa ragione accecato. Dafni quindi decise di uccidersi gettandosi dalla Rocca di Cefalù.[3] Secondo un’altra versione Zeus l’avrebbe poi trasformato in Rocca per salvarlo.[4]

Sito di interesse comunitario

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La rocca di Cefalù fa parte dei siti di interesse comunitario della Sicilia (S.I.C) regolati e tutelati dalla direttiva comunitaria n. 43 del 21 maggio 1992, (92/43/CEE)[5] Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche nota anche come Direttiva "Habitat"[6], recepita in Italia a partire dal 1997.

  1. ^ a b c Vedi scheda da sicilianelcuore.net Archiviato il 22 ottobre 2012 in Internet Archive.
  2. ^ a b È una sineddoche, la rocca è indicata con tale termine che in italiano si traduce con il castello anziché col più appropriato a ruocca (la rocca) perché i cefalutesi si riferiscono ai ruderi di una fortezza che la sormonta.
  3. ^ A. Taccone, Dafni, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931. URL consultato il 12 aprile 2022.
  4. ^ Culti Miti e Leggende Sicilia | 2.2 Culti di origine indigena: Dafni, su lasiciliainrete.it. URL consultato il 18 maggio 2020.
  5. ^ Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 (PDF), su eur-lex.europa.eu, EUR Lex. URL consultato il 10 ottobre 2011.
  6. ^ Direttiva "Habitat" Archiviato il 23 giugno 2013 in Internet Archive.
  • G. Misuraca, Cefalù nella Storia, Roma, Ed. Misuraca, 1962-1980.
  • G. Agnello di Ramata, Cefalù, Palermo, Ed. Flaccovio, 1962.
  • A. Tullio, Cefalù Antica, Cefalù, Lions Cefalù, 1984.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Scheda descrittiva, su sicilianelcuore.net. URL consultato il 31 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2012).