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Ragonio Vincenzo Celso

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Architrave da Ostia con iscrizione dedicatoria (CIL XIV, 4718) di Celso

Ragonio Vincenzo Celso (in latino Ragonius Vincentius Celsus; fl. 385389) fu un Prefetto dell'annona di Roma prima del 389.

La sua carriera ebbe inizio in giovane età: fu vir clarissimus, oratori fori urbanae prefecturae (384/385), questore, praetor triumphalis, console suffetto.[1] Sempre in giovane età ricoprì la carica di prefetto dell'annona, dirimendo una lite giudiziaria tra i mensores (misuratori del grano) e i caudiciarii (barcaioli) di Porto.[2]

Nella parte orientale del Foro di Ostia sono state ritrovate due basi di statue,[3][4] che probabilmente sorreggevano due statue di Celso stesso, «erette a sue spese», che attestano il suo impegno nelle opere di manutenzione dell'imporante piazza delle città;[5][6] una statua identificata come quella di Celso è conservata al museo ostiense.[7]

  1. ^ CIL VI, 1760.
  2. ^ CIL VI, 1759
  3. ^ (EN) Last Statues of Antiquity, su laststatues.classics.ox.ac.uk. URL consultato il 27 gennaio 2025.
  4. ^ (EN) Last Statues of Antiquity, su laststatues.classics.ox.ac.uk. URL consultato il 27 gennaio 2025.
  5. ^ (EN) Regio I - Insula XII - Terme del Foro o di Gavio Massimo (I,XII,6), su ostia-antica.org. URL consultato il 27 gennaio 2025.
  6. ^ CIL XIV, 139
  7. ^ DAI-Roma 67.1067.

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