Quasiantennaria linearifolia

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Quasiantennaria linearifolia
Quasiantennaria linearifolia
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùGnaphalieae
SottotribùGnaphaliinae

Flag clade

Genere Quasiantennaria
R.J.Bayer & M.O.Dillon, 2019
Specie Q. linearifolia
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùGnaphalieae
Genere Quasiantennaria
Specie Q. linearifolia
Nomenclatura binomiale
Quasiantennaria linearifolia
(Wedd.) R.J.Bayer & M.O.Dillon, 2019

Quasiantennaria linearifolia (Wedd.) R.J.Bayer & M.O.Dillon, 2019 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Gnaphalieae e sottotribù Gnaphaliinae). Quasiantennaria linearifolia è anche l'unica specie del genere Quasiantennaria R.J.Bayer & M.O.Dillon, 2019.[1][2]

Il nome generico (Quasiantennaria) deriva due parole: dal genere Antennaria mentre "quasi" indica una certa somiglianza con il genere indicato. In effetti la Antennaria linearifolia Wedd. è un sinonimo della specie di questa voce.[3][4] L'epiteto specifico (linearifolia) indica delle foglie lineari e strette a lati paralleli.[5]

Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Hugh Algernon Weddell (1819-1877), Randall J. Bayer (1955-) e Michael O. Dillon (1947-) nella pubblicazione " Arnaldoa; Revista del Herbario H A O Trujillo. Trujillo, Peru" ( Arnaldoa 26(1): 12 ) del 2019.[6] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Il portamento
Infiorescenza

Habitus. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo perenne cespitoso. La riproduzione è di tipo dioico (raramente poligamo-dioico). I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice).[7][8][9][10][11][4]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. La superficie varia da tomentosa a lanosa. Altezza media: 5 – 15 cm.

Foglie. Le foglie, sia basali in rosetta che cauline, sono disposte in modo alternato e sono sessili. La lamina è intera con forme generalmente da strette da oblanceolate a spatolate; i margini sono continui. Quelle cauline sono più piccole. Dimensione delle foglie: 2 – 8 cm x 1,5 – 3 mm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono raramente scapose o più normalmente composte da diversi capolini raccolti in formazioni cimose-corimbose di glomeruli. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale peduncolato di tipo discoide (e omogamo) o (più raramente) disciforme (eterogamo). I capolini sono formati da un involucro, con forme da obovoidi a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, a consistenza cartacea/cartilaginea e colorate, sono disposte in modo più o meno embricato su 4 - 5 serie e possono essere connate alla base (strati di stereoma indiviso); talora possono avere un margine ialino. Il ricettacolo è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma varia da piana a convessa. Dimensione dei capolini: 5 - 7 x 3 – 5 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in:

  • fiori del disco esterni (da 50 - 60 per capolino): sono femminili e filiformi; le corolle sono troncate o subdentate;
  • fiori del disco centrali (da 40 a 50 per capolini solo maschili - da 6 a 8 quelli funzionalmente maschili): sono funzionalmente maschili; le forme sono tubulari;

In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare con 5 lobi (o pentadentata); i lobi hanno delle forme da lanceolate o deltate a lineari. I colori della corolla sono bianco e lilla.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (la base è sagittata); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”).[9]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma troncata; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli apicali o dorsali. Le superfici stigmatiche sono separate.[9]

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono piccoli a forma da cilindrica a ellissoide; la superficie può essere ricoperta di tricomi ghiandolari; il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da alcuni fasci vascolari. Il pappo è formato da setole capillari barbate connate alla base in un anello oppure libere. Gli apici delle setole sono clavati (fiori staminali - solo maschili) oppure acuti (fiori pistillati - solo femminil).

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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La specie di questa voce è distribuita in Sud America.[2]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]

Il genere della specie di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae.[16][17]

La sottotribù Gnaphaliinae è caratterizzata da portamenti di vario tipo con specie ginomonoiche e monoiche, da foglie con margini interi, da capolini disciformi omogami o eterogami e raramente radiati (o subradiati), dallo stilo con rami troncati e superfici stigmatiche separate apicalmente, da acheni glabri o con tricomi allungati e pappo ridotto.[18]

Il genere Quasiantennaria appartiene al clade Flag, un gruppo informale monofiletico della sottotribù Gnaphaliinae che occupa una posizione più o meno "basale" e con il clade Australasian forma un "gruppo fratello". Il clade "FLAG" prende il nome dai suoi quattro generi più grandi: Filago, Leontopodium, Antennaria e Gamochaeta. Ricerche sul DNA delle varie specie di questo genere suggeriscono una sua possibile origine allopoliploide con un antenato vicino alla specie Gnaphalium uliginosum (il tipo di "Gnaphalium"). In questo gruppo sono presenti specie dioiche (solo fiori femminili o solo fiori maschili) e piante a portamento cusciniforme. I capolini, in formazioni corimbose o spiciformi, possono essere sottesi da foglie bratteali. Il ricettacolo in alcuni casi è squamoso.[18]

Il "Flag clade", da un punto di vista filogenetico, può essere suddiviso in due parti: il "Lucilia-group" basato sui tricomi degli acheni e il resto del clade (in posizione "basale") considerato "gruppo fratello" del primo. Nel "Lucilia-group" sono stati individuati 7 sottocladi ben supportati. Nelle analisi sono stati considerati alcuni caratteri dei tricomi degli acheni quali la globosità delle cellule basali, il portamento clavato e la lunghezza dei tricomi. Il genere della specie di questa voce appartiene al sottoclade "6".[19][20]

Il cladogramma seguente, tratto dallo studio citato e semplificato, mostra una possibile configurazione filogenetica di questo gruppo evidenziando la specie di questa voce.[19][20]


_Flag_clade_
_Lucilia_group_
_L1_

Lucilia - Micropsis - Facelis - Berroa

_L2_

Chionolaena - Belloa

_L3_

Gamochaeta

_L6_

Mniodes - Andicolea

Quasiantennaria linearifolia-

Jalcophila

_L4_

Antennaria - Diaperia

_L5_

Chevreulia - Cuatrecasasiella

Chryselium

_L7_

Gnaphaliothamnus - Mexerion

(Gruppo Basale)

I caratteri distintivi della specie Quasiantennaria linearifolia sono:[4]

  • la riproduzione è di tipo dioico (o poligamo-dioico);
  • il portamento è erbaceo perenne di tipo cespitoso rosulato basalmente;
  • le sinflorescenze sono scapose o cimoso-corimbose;
  • i tricomi degli acheni sono clavati.

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Antennaria linearifolia Wedd.
  • Gnaphalium linearifolium (Wedd.) Franch.
  • Leontopodium linearifolium (Wedd.) Britton
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 25 luglio 2023.
  3. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 25 luglio 2023.
  4. ^ a b c Bayer et al. 2019.
  5. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 25 luglio 2023.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 25 luglio 2023.
  7. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  8. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  9. ^ a b c Judd 2007, pag.517.
  10. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 562.
  11. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, p. 246.
  12. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  13. ^ Judd 2007, pag. 520.
  14. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  15. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  16. ^ Mandel et al. 2019.
  17. ^ Zhang et al. 2021.
  18. ^ a b Smissen et al 2020.
  19. ^ a b Luebert et al. 2017.
  20. ^ a b Freie et al. 2019.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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