Quartetti per archi op. 51 (Brahms)

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2 Quartetti per archi
CompositoreJohannes Brahms
Tonalitàn.1 Do minore
n.2 La minore
Tipo di composizioneMusica da camera
Numero d'opera51
Epoca di composizione1865-1873
Prima esecuzionedicembre 1873
Pubblicazione1873
DedicaTheodor Billroth
Durata median.1, c. 30 minuti
n.2, c. 34 minuti
Organico2 violini, viola, violoncello

I Quartetti per archi opus 51 sono i primi due dei tre quartetti per archi pubblicati da Johannes Brahms in tutta la sua vita (altri tre furono composti per vl., viola, vcl. e pianoforte).

Vennero realizzati pochi anni dopo il completamento di Ein deutsches Requiem.

Entrambi i quartetti op. 51 furono dedicati a Theodor Billroth, famoso chirurgo amico del compositore, critico musicale e ottimo violista, nella cui casa di Vienna venivano spesso eseguite in anteprima nuove opere cameristiche di Brahms.

In realtà, Brahms aveva composto molti quartetti per archi (forse addirittura una ventina) prima di questi, ma poi aveva distrutto tutte le partiture[1].

La genesi dell'opera è stata particolarmente lunga: infatti le prime note vennero scritte nel 1865[1] e pubblicate solo nel 1873 a Tutzing.

Quartetto n.1 in do minore

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Il primo quartetto (opus 51 n. 1) venne eseguito per la prima volta l'11 dicembre 1873 a Vienna dal Quartetto Hellmesberger.

  1. Allegro (in 3/2)
  2. Romanza - Poco adagio (in 3/4 in la bemolle)
  3. Allegro molto moderato e comodo (in 4/8 in fa minore)
  4. Allegro, alla breve (in do minore)

La durata del brano è di circa trenta minuti.

Quartetto n.2 in la minore

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Il secondo quartetto (opus 51 n. 2) venne eseguito per la prima volta alla Singakademie di Berlino, il 18 ottobre 1873, dal Quartetto Joachim e successivamente il 3 dicembre 1875 a Vienna dal Quartetto Hellmesberger[2] (fu quindi presentato in pubblico prima del Quartetto op. 51 n. 1)..

  1. Allegro non troppo (in 2/2]
  2. Andante moderato (in la maggiore in 4/4)
  3. Quasi minuetto (in la minore in 3/4)
  4. Allegro non assai (in la minore in 3/4)

La durata del brano è di circa trentaquattro minuti

Brahms ne fece, in seguito, una trascrizione per pianoforte a quattro mani.

  1. ^ a b Donat M, notice de l'enregistrement des quatuors op 51 n° 1 et op 67 par le Takacs Quartett, éditions Hypérion.
  2. ^ Tranchefort FR (sous la direction de), Guide de la musique de chambre, Fayard, pp. 172-173.
  • Musgrave, Michael (1999). The Cambridge Companion to Brahms, Cambridge University Press.
  • Pascall, Robert (2008). Brahms: Biographical, Documentary and Analytical Studies, Cambridge University Press.
  • Stowell, Robin, ed. (2003). The Cambridge Companion to the String Quartet, Cambridge University Press.
  • Wilson, Conrad (2006). Notes on Brahms: 20 Crucial Works, Wm. B. Eerdmans Publishing Company.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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