Palazzo imperiale di Massaua
Palazzo imperiale di Massaua | |
---|---|
Palazzo principale | |
Localizzazione | |
Stato | Eritrea |
Località | Massaua |
Coordinate | 15°36′37.36″N 39°28′07.42″E / 15.610379°N 39.468727°E |
Informazioni generali | |
Condizioni | in rovina |
Costruzione | XVI secolo |
Il Palazzo imperiale di Massaua è un edificio in rovina sulla punta settentrionale dell'isola di Taulud a Massaua, in Eritrea.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il nucleo del complesso architettonico risale al periodo ottomano e fu costruito da Özdemir Pascià nel XVI secolo. L'attuale edificio risale al 1872-1875 ed è stato costruito da Werner Munzinger e ha ricevuto l'aspetto attuale sotto il dominio coloniale dell'Eritrea italiana.[1] L'ultimo residente fu l'imperatore Hailé Selassié. La porta è ancora adornata con i suoi leoni araldici.
Il palazzo è stato gravemente danneggiato durante la guerra d'indipendenza dell'Eritrea (1962-1991) ed è ora lasciato volutamente in rovina, come simbolo della vittoria dell'Eritrea sull'Etiopia. Il palazzo fa da sfondo alle celebrazioni annuali della vittoria a Massaua.
Architettura[modifica | modifica wikitesto]
L'edificio presenta due piani fuori terra, ognuno dei quali ha quattro sale ad angolo disposte intorno a un salone ottagonale e separate fra loro da gallerie a croce. L'esterno è caratterizzato da loggiato con archi in stile arabo, una cupola snella e uno scalone esterno a tenaglia, che conferisco un aspetto leggero e in movimento. Sull'asse della cupola era stabilita l'origine delle coordinate delle mappe della Colonia Eritrea.[2]
-
Francobollo coloniale italiano
-
Leoni araldici
-
Palazzo dal lato dello scalone
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Jean-Bernard Carillet, Etiopia ed Eritrea, 2009, p. 345.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo imperiale di Massaua