Pachypodium geayi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Pachypodium geayi
Pachypodium geayi
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Lamiidi
OrdineGentianales
FamigliaApocynaceae
SottofamigliaApocynoideae
TribùMalouetieae
SottotribùPachypodiinae
GenerePachypodium
SpecieP. geayi
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineGentianales
FamigliaApocynaceae
GenerePachypodium
SpecieP. geayi
Nomenclatura binomiale
Pachypodium geayi
Costantin & Bois, 1907

Pachypodium geayi Costantin & Bois, 1907 è una pianta della famiglia delle Apocinacee, endemica del Madagascar[2].

Le piante giovani hanno il fusto cilindrico, alto fino a 6-8 metri, con solo all'apice rami sottili, che si ramificano formando una piccola chioma rada quasi globosa, biancastra per la presenza di peluzzi molto brevi e fitti. Ancora più bianche sono le basi fogliari, larghe, rilevate con ciascuna 3 spine lunghe 3-4 centimetri pure coperte da peluzzi bianchi che poi cadono.
Le foglie sono lunghe più di 26 cm e larghe 1 cm; esse sono coriacee, verdi-grigiastre chiare, col nervo mediano molto grosso e sporgente, rosso chiaro.
I fiori sono bianchi.

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

Il suo habitat è la foresta spinosa del Madagascar sud-occidentale.

  1. ^ (EN) Pachypodium geayi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 16 novembre 2023.
  2. ^ (EN) Pachypodium geayi, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 16 novembre 2023.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]