Oriental Blue

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Oriental Blue
Titolo originaleRasputin - Orgien am Zarenhof
Lingua originaletedesco
Paese di produzioneGermania Ovest
Anno1984
Durata121 min
Genereerotico, pornografico
RegiaErnst Hofbauer
SoggettoGünther Hunold e Kurt Seelmann
SceneggiaturaErnst Hofbauer - C.M. Sherland
ProduttoreAlois Brummer
Casa di produzioneAlois Brummer-Produktion
Distribuzione in italianoOmega Film International - Universal Video
Effetti specialiHelmut Gräf
ScenografiaPeter Rothe
CostumiHeidi Wujek
TruccoHerbert Oppermann - Colette Xaïs
Interpreti e personaggi
  • Alexander Conte: Rasputin
  • Sandra Nova (Uschi Karnat): Zarina Caterina
  • Marion Berger
  • Frank Willliams (Werner Singh): Zar
  • C.M. Sherland
  • Nadja Boyer
  • Konrad Jank
  • Vladimir Tartakovski
  • Enrico Franke
  • Mara Kocak
  • Tatjana Woroschin
  • Carlos Jansen
  • Eva Maria Falk
  • Sascha Atzenbeck - non accreditato
  • Edi Bierling - non accreditato
  • Rolf Ernser - non accreditato
  • Hans-Peter Kremser - non accreditato
  • Carmen Lentz - non accreditato
  • Eleonore Melzer - non accreditato
  • Ralph Wieck - non accreditato
  • Marianne Wäckerle - non accreditato

Oriental Blue, in alcune edizioni: Rasputin ed il suo folle erotismo (Rasputin - Orgien am Zarenhof) è un film del 1984 diretto da Ernst Hofbauer.

Ultimo film del regista (che morì un mese dopo l'uscita nelle sale), è l'unico nettamente pornografico della sua intera produzione.

Del film esistono tre diverse versioni: hardcore, softcore e una mista realizzata dalla Herzog Video (versione softcore integrata con scene hardcore)[1].

Vjatka (l'antica Kirov). Dopo aver inutilmente consultato i medici di corte, la Zarina Caterina convoca il monaco Rasputin affinché usi i suoi occulti poteri per curare il figlio, erede dell'Impero russo, gravemente ammalato di emofilia.

Rasputin riesce a salvare il futuro Zar e le donne di corte fanno a gara per concedergli le loro grazie[2].

Alcuni dei fatti narrati sono ispirati alla realtà sorica, come il tentativo di eliminazione di Rasputin col veleno e l'emofilia e la successiva guarigione «miracolosa» del figlio dello Zar[3].

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

Il film, distribuito nei cinema della Germania Ovest dal 6 gennaio 1984, uscì in Italia nell'agosto del 1985.

  1. ^ (DE) L. Phelix, R. Thissen, Pioniere und Prominente des modernen Sexfilms, Monaco, Goldmann, 1983.
  2. ^ Oriental Blue, su mymovies.it.
  3. ^ Rasputin e il suo folle erotismo, su davinotti.com.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]