Oratorio di Santa Croce (Sorso)
Oratorio di Santa Croce | |
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Stato | ![]() |
Regione | Sardegna |
Località | Sorso |
Coordinate | 40°48′00.39″N 8°34′49.91″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Santa Croce |
Ordine | Confraternita dei Disciplinati |
Arcidiocesi | Sassari |
Stile architettonico | Tardogotico |
Inizio costruzione | XVI secolo |
Completamento | XVI secolo |
L'oratorio di Santa Croce è un luogo di culto cattolico di Sorso (SS).
Santa Croce è una chiesa tardogotica caratterizzata dell'abside quadrangolare voltata a crociera costolonata, più bassa e stretta dell'aula, collegata con due altri ambienti, anch'essi originariamente voltati a crociera, la sacrestia e l'antisacrestia. Altri elementi caratterizzanti sono il portale a sesto acuto con la cornice polistila, che ricorda l'antico portale dell'impianto originario di San Donato di Sassari, i doccioni, i contrafforti ecc.
L'impianto
[modifica | modifica wikitesto]I documenti più antichi in cui è citato l'oratorio sono la trascrizione dei resoconti delle visite pastorali, compiute il 26 febbraio 1553 ed il 16 novembre 1555 dall'arcivescovo di Sassari Salvatore Alepus.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3e/Sorso%2C_chiesa_di_Santa_Croce_%2803%29.jpg/220px-Sorso%2C_chiesa_di_Santa_Croce_%2803%29.jpg)
Gli archeologi che, nel 1999, hanno eseguito degli scavi nell'area del presbiterio, individuano l'epoca d'impianto dell'oratorio, intorno alla metà del XVI secolo.[1]
Interventi di ristrutturazione
[modifica | modifica wikitesto]A parte la struttura del presbiterio, che è rimasta immutata, in epoche successive furono realizzati alcuni interventi di ristrutturazuone di alcune parti dell'edificio. Probabilmente i lavori furono eseguiti, in diverse fasi, in un'epoca compresa fra il XVII ed il XVIII secolo e comunque anteriore al 1839.
Un importante intervento fu quello relativo alla demolizione e ricostruzione delle volte della sacrestia e dell'antisacrestia, che in origine erano a crociera, di tali strutture sono ancora visibili le tracce (in particolare i peducci e frammenti dei costoloni). Probabilmente a causa della loro instabilità, le volte a crociera, furono demolite e sostituite con le attuali volte a botte.
Un altro intervento, certamente più recente, fu quello della sostituzione della copertura lignea della navata, con le attuali volte. La prima volta che realizzarono fu quella della campata vicina alla facciata; e, per reggere il peso della nuova struttura, incrementarono la sezione dei muri, fino a murare i preesistenti nicchioni. Nelle restanti campate, per alleggerire il peso della copertura e per consentire la finestratura, fu adottata la volta a botte lunettata.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G. J. Mullen - M. Fiori, Oratorio di S. Croce (Sorso, SS), Campagna di scavo 1999, GJ Mullen, 2000.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Frank A. Pittui, Un gioiello tardogotico. (Sorso. L'oratorio di Santa Croce. Note sui restauri) in L'almanacco Gallurese 2003-2004
- G. J. Mullen-M. Fiori, Oratorio di S. Croce (Sorso, SS), Campagna di scavo 1999, GJ Mullen, 2000.
- M. Ruzzu, La chiesa turritana dall'episcopato di Pietro Spano ad Alepus (1420-1566), Sassari, 1974
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene altre immagini della oratorio di Santa Croce