Ocipete

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ocipete
Arpia, da Naekeurige Beschryvingh van de Natuur (1660)
Nome orig.Ὠκυπέτε
Caratteristiche immaginarie
SessoFemmina
ProfessioneArpia

Ocipete (in greco antico: Ὠκυπέτη?, Ōküpètē) è un personaggio della mitologia greca ed era una delle Arpie, figlie di Taumante e di Elettra[1].

Ocipete viene da ὠκύπους (ōkupous), "piede veloce" e inoltre vuole significare "scorrere" quindi significa "colei che scorre veloce" ὠκύθοος (ōkuthoos).

Ocipete sorvegliava le sue sorelle e le aiutava a tormentare Fineo, accecato e punito dagli dei, impedendogli di mangiare alcun cibo. Fineo aveva il dono della profezia e gli Argonauti andarono a consultarlo.
Fineo chiese loro di liberarlo dalle arpie e i due figli di Borea, Calaide e Zete uscirono per attaccarle. Ocipete fu sconfitta e cadde nel Peloponneso.
Ocipete chiese agli dei pietà per lei e le sue sorelle, Iris si rivolse a Calaide e Zete per fermarli e, in cambio della pace, le Arpie promisero di smettere di tormentare Fineo. Dopodiché si nascosero in una grotta di Creta[2].

  Portale Mitologia greca: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia greca