NGC 1528

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NGC 1528
Ammasso aperto
NGC 1528
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data1790
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePerseo
Ascensione retta04h 15m 23s[1]
Declinazione+51° 12′ 54″[1]
Distanza2531[2] a.l.
(776 pc)
Magnitudine apparente (V)6,4[1]
Dimensione apparente (V)18'[3]
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseII 2 m
Dimensioni5,89 al[2] a.l.  
Età stimata370 milioni di anni[2][3]
Altre designazioni
Mel 23; Cr 47; OCl 397[1]
Mappa di localizzazione
NGC 1528
Categoria di ammassi aperti

NGC 1528 è un ammasso aperto visibile nella costellazione di Perseo.

Mappa per individuare NGC 1528.

Si individua nella parte nordorientale della costellazione, lungo un tratto della Via Lattea fortemente oscurato ma comunque ricco di ammassi aperti; la sua posizione è recuperabile poco meno di 3° a nord di μ Persei. L'ammasso è perfettamente visibile con un binocolo 10x50, attraverso cui si presenta come una macchia chiara allungata in senso est-ovest su cui si stagliano alcune debolissime stelle; con un telescopio da 100 mm è già possibile la sua risoluzione in alcune decine di stelle fino alla magnitudine 12. In strumenti da 200 mm è perfettamente risolto in almeno un centinaio di stelle già a bassi ingrandimenti; oculari di focale troppo corta non consentono di avere una visione d'insieme a causa delle dimensioni dell'ammasso.

La declinazione moderatamente settentrionale di quest'ammasso favorisce gli osservatori dell'emisfero nord, sebbene si presenti circumpolare solo a partire da latitudini elevate; dall'emisfero australe la sua osservazione risulta penalizzata in particolare dalle regioni situate a elevate latitudini meridionali.[4] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra ottobre e marzo.

Storia delle osservazioni

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NGC 1528 venne individuato per la prima volta da William Herschel nel 1790 attraverso un telescopio riflettore da 18,7 pollici; suo figlio John Herschel lo riosserò in seguito e lo inserì poi nel suo General Catalogue of Nebulae and Clusters con il numero 820.[5]

Caratteristiche

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Si tratta di un ammasso piuttosto ricco e popoloso, ben contrastato rispetto al fondo cielo; la sua distanza è stimata sui 776 parsec (2531 anni luce)[2] dal Sistema solare e viene così a trovarsi in prossimità del bordo esterno del Braccio di Orione, a breve distanza dall'associazione OB Camelopardalis OB1.

NGC 1528 ha un diametro angolare di 18 minuti d'arco[3] e una magnitudine apparente visuale di 6,4;[1] possiede un'età intermedia, stimata attorno ai 370 milioni di anni, pertanto non è in relazione con le giovani stelle dell'associazione Cam OB1, che hanno un'età di 10-11 milioni di anni al massimo. Ricerche sulle stelle peculiari nei dintorni di quest'ammasso hanno permesso di individuare quattro stelle di carbonio come possibili membri.[6]

  1. ^ a b c d e SIMBAD Astronomical Database: risultato per NGC 1528, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 14 novembre 2008.
  2. ^ a b c d VizieR Service: catalogo Diameters of Galactic open star clusters (van den Bergh+, 2006): risultato per NGC 1528, su vizier.cfa.harvard.edu. URL consultato il 14 novembre 2008.
  3. ^ a b c VizieR Service: catalogo Blue stragglers in open clusters (Ahumada+, 2007): risultato per NGC 1528, su vizier.cfa.harvard.edu. URL consultato il 14 novembre 2008.
  4. ^ Una declinazione di 51°N equivale a una distanza angolare dal polo nord celeste di 39°; il che equivale a dire che a nord del 39°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 39°S l'oggetto non sorge mai.
  5. ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 1342, su ngcicproject.org. URL consultato il 3 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  6. ^ Alksne, Z.; Alksnis, A., Carbon stars - possible members of open clusters. IV. Four carbon stars in the surroundings of the cluster NGC 1528 = C011+511, in Investigations of the sun and red stars. 14 (Issled. Solntsa Krasnykh Zvezd, No. 14), 1981, pp. 28-43. URL consultato il 3 agosto 2013.
  • Catalogo NGC/IC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-14-X

Voci correlate

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