N26

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
N26 Bank AG
Logo
Logo
StatoBandiera della Germania Germania
Forma societariaAktiengesellschaft
Fondazione2013 a Berlino
Fondata daValentin Stalf

Maximilian Tayenthal

Sede principaleBerlino
Dipendenti1500 (2021)
Slogan«La prima banca che amerai»
Sito webN26.com

N26 Bank AG (conosciuta come Number 26 fino a luglio 2016) è una banca diretta, tedesca, con sede a Berlino, che offre servizi finanziari a clienti di vari stati membri dell'Area unica dei pagamenti in euro (SEPA) e degli Stati Uniti.[1] Le operazioni nel Regno Unito sono state sospese nell'aprile 2020 a causa delle incertezze dovute alla Brexit.[2]

Nell'aprile 2016, N26 ha ricevuto € 10 milioni in un primo turno di finanziamenti da parte di Valar Ventures.[3] Valar Ventures è stata co-fondata da Peter Thiel, cofondatore di PayPal.

Inizialmente ha iniziato le operazioni senza possedere una licenza bancaria: era semplicemente un'interfaccia all'utilizzatore, mentre il back-end era fornito da Wirecard. Nel luglio 2016 la società ha cambiato nome in N26 Bank, avendo ricevuto l'autorizzazione all'attività bancaria da parte della BaFin, l'autorità federale di vigilanza finanziaria tedesca.[4]

Nel dicembre 2016 la società N26 ha annunciato che il suo conto corrente di base sarebbe diventato disponibile per 17 paesi dell'Eurozona.

A marzo 2018, N26 ha annunciato un'offerta di capitale di rischio di serie C[5].

È diventata disponibile per i clienti residenti negli Stati Uniti, dopo aver inizialmente ipotizzato una data di lancio nel 2018.[6]

L'11 gennaio 2021 N26 ha interrotto definitivamente il suo servizio negli Stati Uniti a 500.000 clienti per poter rafforzare la sua presenza sul mercato europeo.[7]

Sanzioni e provvedimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Politiche antiriciclaggio

[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 marzo 2022 Banca d'Italia ha emesso un provvedimento contro l'istituto di credito tedesco, a causa di significative carenze nel rispetto della normativa vigente in materia di antiriciclaggio. Tale provvedimento ha portato pesanti limitazioni dell'attività di N26 in Italia, tra cui l'impossibilità di aprire nuovi conti correnti e la limitazione nella vendita di prodotti finanziari[8][9].

Controllo di identità

[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2021, l'istituto è stato oggetto di una sanzione da parte dell'Ente finanziario regolatore tedesco BanFin, a causa della carenza di controllo sull'identità effettiva degli aspiranti correntisti; come infatti dimostrato da varie inchieste giornalistiche precedenti, era molto facile aggirare l'algoritmo e i controlli di verifica sull'identità, caricando addirittura documenti falsi[10][11].

  1. ^ Paesi disponibili - Support Center di N26, su support.n26.com. URL consultato il 19 giugno 2020.
  2. ^ (EN) N26 The Mobile Bank, su n26.com. URL consultato il 19 giugno 2020.
  3. ^ Romain Dillet, Number26 Grabs $ 10.6 Million To Bring Its Bank Of The Future To Everyone, su TechCrunch, 16 aprile 2016. URL consultato il 30 settembre 2019.
  4. ^ Romain Dillet, Number26 is now a true bank as it now has a full banking license, su TechCrunch, 21 luglio 2016. URL consultato il 30 settembre 2019.
  5. ^ Il conto corrente sullo smartphone, Tencent e Allianz X investono 160 milioni in N26, su ninjamarketing.it.
  6. ^ N26 launches Shared Spaces and is now fully available in the US, su TechCrunch, 22 agosto 2019. URL consultato il 30 settembre 2019.
  7. ^ (EN) Ryan Browne, Germany's $9 billion digital bank N26 to withdraw from the U.S., su CNBC, 18 novembre 2021. URL consultato il 6 maggio 2022.
  8. ^ Condé Nast, Perché la Banca d'Italia ha bloccato N26, su Wired Italia, 30 marzo 2022. URL consultato il 24 giugno 2022.
  9. ^ N26: limitazioni sull'apertura di nuovi conti in Italia, su n26.com. URL consultato il 24 giugno 2022.
  10. ^ (FR) Blanchiment d'argent : la banque N26 condamnée à une amende de 4,25 millions d'euros en Allemagne, su LEFIGARO, 29 settembre 2021. URL consultato il 24 giugno 2022.
  11. ^ N26 fined €4.25m for weak money-laundering controls, in Financial Times, 29 settembre 2021. URL consultato il 24 giugno 2022.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Aziende: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di aziende