Metrodoro (generale)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Metrodoro (in greco antico: Μητρόδωρος?, Mētródōros; ... – ...; fl. III secolo a.C.) è stato un generale macedone antico.

Metrodoro era uno dei generali macedoni di re Filippo V, che prese parte alla guerra di Creta.

Nel 202 a.C., di ritorno dalla sua incursione in Tracia, Filippo V si fermò presso l'isola di Taso con lo scopo di conquistarla. Metrodoro fu inviato come emissario nella principale città dell'isola per incontrare gli emissari, i quali dissero che avrebbero consegnato la città ai Macedoni di re Filippo V solo a condizione di non ricevere un presidio, di non pagare tributi, di non dover contribuire con dei soldati all'esercito macedone e di continuare ad utilizzare le proprie leggi.[1]

Metrodoro rispose che il re accettava tali termini e i cittadini aprirono le loro porte ai macedoni. Una volta all'interno delle mura, invece, Filippo ordinò ai suoi soldati di ridurre in schiavitù tutti i cittadini, che vennero poi venduti ed inviati in località distanti, e di saccheggiare la città.[1]

Successivamente da un frammento di Polibio risulta che Metrodoro suscitò il dispiacere di Filippo, ma il motivo e l'occasione ci sono ignoti.[2]

Inoltre probabilmente è lo stesso Metrodoro che viene citato da Polibio come ambasciatore di Perseo presso Rodi nel 168 a.C..

  1. ^ a b Polibio, XV, 24.
  2. ^ Polibio, Fragm. Hist, xxxii
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Biografie