Melchiorre Cirami

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Melchiorre Cirami

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato1996 –
2006
LegislaturaXIII, XIV
Gruppo
parlamentare
CCD, UDR, UDEUR, Gruppo misto-CDU (XIII Leg.), Biancofiore, UDC (XIV Leg.)
CoalizionePolo per le Libertà (XIII)
Casa delle Libertà (XIV)
CircoscrizioneSicilia
Collegio8 (Agrigento) (XIII)
7 (Sciacca) (XIV)
Incarichi parlamentari
  • XIII legislatura
    • 2ª Commissione permanente (Giustizia)
    • 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo)
    • Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari
    • Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi
    • Commissione parlamentare di inchiesta sul dissesto della Federazione italiana dei consorzi agrari
  • XIV legislatura
    • 2ª Commissione permanente (Giustizia)
    • 12ª Commissione permanente (Igiene e sanità)
    • Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa
    • Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria
    • Commissione parlamentare consultiva in ordine all'attuazione della riforma amministrativa ai sensi della legge 15 marzo 1997, n. 59
    • Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoCCD (fino al 1998), UDR (1998-1999), UDEUR (1999-2000), CDU (2000-2002), UDC (dal 2002)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
Professionemagistrato

Melchiorre Cirami detto Rino (Raffadali, 31 agosto 1943) è un politico italiano.

Già pretore di Agrigento, alle elezioni Politiche del 21 aprile 1996 viene eletto al Senato della Repubblica per il Polo per le Libertà nel collegio uninominale di Agrigento[1]. Inizialmente aderisce al Centro Cristiano Democratico, durante la legislatura passa nel 1998 all'UDR e nel 1999 confluisce nell'UDEUR, ma ritorna successivamente nel centrodestra con il CDU di Totò Cuffaro e Rocco Buttiglione[2].

Alle elezioni politiche del 2001, anziché nel proprio collegio di appartenenza, viene candidato ed eletto per la Casa delle Libertà nel vicino collegio di Sciacca. Secondo il quotidiano La Repubblica questo spostamento è stato determinato grazie a un interessamento diretto da parte di Silvio Berlusconi[2]. Nella XIV Legislatura fa parte del gruppo dell'UDC.

In vista delle elezioni politiche del 2006, svolte con la nuova legge elettorale, rifiuta una candidatura in una posizione bassa nella lista elettorale dell'UDC, polemizzando con Pier Ferdinando Casini e i vertici del suo partito[3].

Legge Cirami sul legittimo sospetto

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Il nome di Rino Cirami è legato alla legge sul legittimo sospetto, detta appunto anche "legge Cirami", che consente la rimessione di un processo penale a un altro giudice, laddove sorga un dubbio fondato sull'imparzialità dell'organo giudicante[4]. La norma è stata aspramente criticata dall'opposizione, in quanto ritenuta una delle leggi ad personam scritte appositamente per permettere di trasferire i processi che vedevano imputato il leader del centrodestra Silvio Berlusconi. La norma introdotta dalla legge Cirami è stata invocata dai difensori di Berlusconi e Previti nei processi che li vedevano imputati[5][6][7].

  1. ^ Elezioni del Senato della Repubblica del 21 aprile 1996, in Archivio storico delle elezioni. URL consultato il 14 aprile 2010.
  2. ^ a b Enrico Del Mercato, Chi è Cirami il senatore del legittimo sospetto, in La Repubblica, 31 luglio 2002, p. 1 sezione:Palermo. URL consultato il 14 aprile 2010.
  3. ^ Liana Milella, E Cirami se la prende con Casini Mi aveva garantito il posto, in La Repubblica, 08 marzo 2006, p. 6. URL consultato il 14 aprile 2010.
  4. ^ Cirami, ecco che cosa prevede la legge sul legittimo sospetto, in La Repubblica, 05 novembre 2002. URL consultato il 14 aprile 2010.
  5. ^ Ecco le leggi che hanno aiutato Berlusconi, in La Repubblica, 23 novembre 2009. URL consultato il 14 aprile 2010.
  6. ^ Marco Travaglio, Cirami, una legge fatta su misura ecco le confessioni involontarie, in La Repubblica, 26 gennaio 2003, p. 25. URL consultato il 14 aprile 2010.
  7. ^ Luigi Ferrarella, Effetto Cirami, sospeso il processo Imi-Sir Imi-Sir e Lodo Mondadori, le accuse, in Corriere della Sera, 26 novembre 2002, p. 5. URL consultato il 14 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).

Voci correlate

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