Maigret e il cliente del sabato

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Maigret e il cliente del sabato
Titolo originaleMaigret et le client du samedi
AutoreGeorges Simenon
1ª ed. originale1962
1ª ed. italiana1966
GenereRomanzo
SottogenereGiallo
Lingua originalefrancese
SerieRomanzi con Maigret protagonista
Preceduto daMaigret e la famiglia felice
Seguito daMaigret e il vagabondo
Rue Tholozé, Parigi

Maigret e il cliente del sabato (titolo originale francese Maigret et le client du samedi) è un romanzo di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.

Il romanzo è stato scritto dal 21 al 27 febbraio 1962 in Svizzera[1] e pubblicato per la prima volta nel novembre dello stesso anno in Francia, presso l'editore Presses de la Cité.

È il cinquantanovesimo romanzo dedicato al celebre commissario.

Léonard Planchon, un uomo debole e complessato (ha un labbro leporino), segue Maigret a casa perché vuole parlargli. È stato spesso di sabato al Quai des Orfèvres ma è sempre andato via prima di essere ricevuto dal commissario: per questo lo chiamano "il cliente del sabato", e in effetti anche oggi che raggiunge Maigret a casa è sabato. Planchon ha ereditato dal suo padrone una piccola impresa di pittura edile che va abbastanza bene. Sua moglie Renée ha un'amante, Roger Prou, un uomo bello e muscoloso che lavora con lui e che a poco a poco vuole prendersi il suo posto nel lavoro e nella vita. Si è reso conto che passa le sere da solo nei bar per non affrontare la situazione ma ora, per salvare almeno la figlia Isabella, ha deciso di farla finita e vuole ucciderli. Maigret gli fa promettere di chiamarlo ogni giorno e il giorno successivo inizia a investigare recandosi in rue Tholozé, dove Planchon abita e ha l'impresa ma lui è sparito.

Maigret scopre che Planchon, due settimane prima, aveva venduto l'azienda a Prou, promettendo inoltre di andarsene e accettare il divorzio. La moglie sostiene che se n'è andato, portandosi due valigie, ma nessuno sa dov'è andato. Maigret scopre quindi che i soldi della vendita (30.000 vecchi franchi) sono ancora in casa, sotto il pavimento della stanza di Isabella, non li ha portati con sé. Il ritrovamento mette in imbarazzo i due amanti che cominciano quasi a litigare.

Una settimana più tardi il corpo di Planchon viene ripescato dalla Senna, con diversi colpi alla testa. Maigret non può occuparsi del seguito del caso, ma scoprirà l'estate successiva che l'atto di cessione dell'impresa era falso, con la firma imitata. I due amanti davanti alla corte si difenderanno ognuno per proprio conto, cercando di gettare la responsabilità sull'altro. La deposizione di Planchon presso Maigret, con l'intenzione di ucciderli, varrà come attenuante, lui beccherà venti e lei otto anni.

Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta presso l'editore Presses de la Cité nel 1961.

In Italia è apparso per la prima volta nel 1966, tradotto da Elena Cantini e pubblicato da Mondadori nella collana "Le inchieste del commissario Maigret" (nº 3). Sempre per lo stesso editore è stato ripubblicato in altre collane o raccolte tra gli anni sessanta e novanta[2]. Nel 2007 il romanzo è stato pubblicato presso Adelphi, tradotto da Giovanna Rizzarelli, nella collana dedicata al commissario (parte de "gli Adelphi", al nº 319).

Film e televisione

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È stato fatto un solo adattamento del romanzo per la televisione:

  1. ^ Il romanzo è il nono scritto a Noland (dall'inglese nessuna terra) che è, chiaramente, un luogo immaginario. In realtà Simenon si trovava nella sua tenuta svizzera, il castello di Echandens nel cantone di Vaud, una delle sue residenze preferite.
  2. ^ Le edizioni dei "Maigret", su genovalibri.it. URL consultato il 28 settembre 2011.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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