Magilo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Magilo (latino: Magalus; ... – ...; fl. III secolo a.C.) fu un principe (o un re) dell'antica tribù gallica dei Boi stanziati in Emilia.

Fu colui che, accompagnato da una schiera di cavalieri, si diresse in Gallia Transalpina, verso il fiume Rodano, per scortare Annibale oltre le Alpi in quanto entrambi erano nemici di Roma.[1]

Così scrisse Tito Livio nel volume 21 del Ab Urbe condita libri:

«Quando, dopo che si fu così combattuto, i cavalieri fecero ritorno dai loro rispettivi comandanti, da un lato Scipione non poteva non essere fermamente deciso a prendere anche lui delle iniziative sulla base delle decisioni e delle opere già intraprese dal nemico, dall'altro Annibale, che era incerto se proseguire decisamente fino all'Italia la marcia iniziata o venire a battaglia con quell'esercito romano che per primo gli si era presentato, fu distolto dall'idea di combattere sùbito dall'arrivo di ambasciatori boi e del principe Magalo, i quali, affermando di essere disposti a fare da guide nelle marce e a condividere i pericoli, espressero l'opinione che si dovesse giungere in Italia senza aver prima combattuto e senza che in nessun caso prima fossero state intaccate le forze.»

  1. ^ Polibio, III, 44; Livio, XXI, 29.6.
Fonti antiche