M54 (astronomia)

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M54
Ammasso globulare
M54 (Telescopio Spaziale Hubble)
Scoperta
ScopritoreCharles Messier
Data1788
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneSagittario
Ascensione retta18h 55m 03.28s[1]
Declinazione-30° 28′ 42.6″[1]
Distanza87400[2] a.l.
(24800 pc)
Magnitudine apparente (V)7,6[1]
Dimensione apparente (V)9.1′
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso globulare
ClasseIII
Dimensioni150-200 a.l.
(89 pc)
Età stimata13 miliardi di anni[3]
Caratteristiche rilevantiProbabile oggetto extragalattico
Altre designazioni
NGC 6715, GCl 104[1]
Mappa di localizzazione
M54
Categoria di ammassi globulari

M 54 (conosciuto anche come NGC 6715) è un ammasso globulare visibile nella costellazione del Sagittario.

Mappa per individuare M54.

M54 si individua con facilità circa 2° a sud-ovest della stella ζ Sagittarii; può essere scorto anche con un binocolo 10x50, seppur con diverse difficoltà, sotto un ottimo cielo, mentre in condizioni non ottimali occorrono strumenti più potenti. Per iniziare la risoluzione in stelle occorrono strumenti avanzati, come un telescopio con un'apertura da almeno 250-300mm e sotto un cielo in condizioni ottimali.[4]

M54 può essere osservato con discreta facilità da gran parte delle aree popolate della Terra, grazie al fatto che è situato a una declinazione non eccessivamente australe: in alcune aree del Nord Europa e del Canada, nei pressi del circolo polare artico, la sua visibilità è comunque impossibile, mentre nell'Europa centrale appare molto basso; dall'emisfero sud M54 è ben visibile alto nelle notti dell'inverno australe.[5] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e ottobre.

Storia delle osservazioni

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M54 fu scoperto da Charles Messier nel 1788 che lo descrive così: "Nebulosa molto brillante, scoperta nel Sagittario... È brillante nel centro e non contiene stelle, vista con un telescopio acromatico da 3.5 piedi (lunghezza focale)". Fu risolto per la prima volta da John Herschel, che lo riconobbe come un ammasso globulare.[4]

Caratteristiche

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Per molto tempo si è ritenuto che M54 si trovasse a circa 50.000 anni luce dalla Terra, ma nel 1994 si è scoperto che M54 non appartiene alla Via Lattea, ma più probabilmente alla Galassia Nana Ellittica del Sagittario, in inglese Sagittarius Dwarf Elliptical Galaxy (sagDEG).[6] In base ai nuovi dati, M54 è quindi diventato il primo ammasso globulare extragalattico mai scoperto. Le stime moderne pongono M54 a circa 87.000 anni luce e si ritiene abbia un raggio di 150-200 anni luce. A tale distanza M54 sarebbe uno degli ammassi globulari più luminosi che si conoscano, superato nella nostra galassia solo da Omega Centauri.[4]

M54 ha almeno 82 variabili note, la maggioranza delle quali appartiene al tipo RR Lyrae, ma vi sono anche due variabili rosse semiregolari con periodi di 77 e 101 giorni. È uno degli ammassi globulari più densi, appartenente alla classe III (alla classe I appartengono gli ammassi più densi, alla classe XII quelli meno densi). Recede da noi alla velocità di 130 km/s.[4]

  1. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 6715. URL consultato il 16 novembre 2006.
  2. ^ Gavin Ramsay and Kinwah Wu, Chandra observations of the globular cluster M54
  3. ^ Doug Geisler, George Wallerstein, Verne V. Smith e Dana I. Casetti-Dinescu, Chemical Abundances and Kinematics in Globular Clusters and Local Group Dwarf Galaxies and Their Implications for Formation Theories of the Galactic Halo, in The Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 119, n. 859, settembre 2007, p. 939-961, DOI:10.1086/521990.
  4. ^ a b c d Federico Manzini, Nuovo Orione - Il Catalogo di Messier, 2000.
  5. ^ Una declinazione di 30°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 60°; il che equivale a dire che a sud del 60°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 60°N l'oggetto non sorge mai.
  6. ^ Michael H. Siegel, Aaron Dotter, Steven R. Majewski, Ata Sarajedini, Brian Chaboyer, David L. Nidever, Jay Anderson, Antonio Marín-Franch, Alfred Rosenberg, Luigi R. Bedin, Antonio Aparicio, Ivan King, Giampaolo Piotto e I. Neill Reid, The ACS Survey of Galactic Globular Clusters: M54 and Young Populations in the Sagittarius Dwarf Spheroidal Galaxy, in The Astrophysical Journal, vol. 667, n. 1, settembre 2007, p. L57-L60, DOI:10.1086/522003.
  • (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Messier Objects, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-521-55332-6.

Carte celesti

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  • Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
  • Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.

Voci correlate

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Altri progetti

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