Juratyrant

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Juratyrant
Illustrazione delle parti ossee conosciute (in bianco) di J. langhami
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineTheropoda
Famiglia† Proceratosauridae
GenereJuratyrant
Brusatte & Benson, 2013
Nomenclatura binomiale
† Stokesosaurus langhami
Benson, 2008
Sinonimi

Stokesosaurus langhami
Benson, 2008

Specie
  • Juratyrant langhami
    (Benson, 2008)

Juratyrant (il cui nome significa "tiranno giurassico") è un genere estinto di dinosauro tirannosauroide proceratosauride vissuto nel Giurassico superiore, circa 149 milioni di anni fa (Titoniano), in quella che oggi è l'Inghilterra. Il genere contiene una singola specie, ossia J. langhami, originariamente assegnata da Benson (2008) al genere Stokesosaurus.

Dimensioni di J. langhami, a confronto con un uomo

L'olotipo di Juratyrant consiste in uno scheletro parziale composto dagli esemplari OUMNH J.3311-1 e OUMNH J.3311-30. I due esemplari comprendono: una vertebra cervicale, cinque vertebre dorsali, un osso sacro completo, cinque vertebre caudali, una cintura pelvica completa, entrambi i femori, entrambe le tibie e vari altri frammenti ossei. Sebbene inizialmente considerata una specie di Stokesosaurus a causa di vari tratti somiglianti dell'ileo, la successiva revisione degli elementi fossili ha dimostrato che a causa della quantità limitata di materiale pelvico dei tirannosauroidi basali, non si può presumere che queste caratteristiche siano presenti solo in queste due specie e pertanto S. langhamideve meritava di essere piazzato in un proprio genere. Una volta separato da Stokesosaurus, sono state identificate diverse autapomorfie di Juratyrant, così come due autapomorfie ipotizzate (difficili da valutare a causa della conservazione dei resti ossei):[1]

  • Un ischio dall'aspetto "piegato";
  • Una flangia fibulare che continua come distinta bassa cresta verso l'estremità prossimale della tibia;
  • Un tubercolo convesso sull'ischio;
  • Una profonda fossa laterale sul pube sotto il cotile;
  • Un hyposphene sottile ma prominente sulla quinta vertebra sacrale;
  • Un ampio solco estensore concavo del femore;

Classificazione

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La specie venne originariamente assegnata al genere Stokesosaurus, come Stokesosaurus langhami, da Roger Benson nel 2008. Tuttavia, studi successivi hanno dimostrato che non era necessariamente un parente stretto di Stokesosaurus clevelandi, le specie tipo del genere, pertanto venne formalmente ri-classificato in un proprio genere, ossia Juratyrant, da Benson e Stephen Brusatte nel 2013 e collocato come un sister taxon di Stokesosaurus clevelandi in un clade (che comprende anche Eotyrannus) di tirannosauroidi basali più avanzati di Dilong.[1]

Nel 2013 Loewen et al. pubblicò un cladogramma mettendo Juratyrant come un sister taxon di Stokesosaurus all'interno di Proceratosauridae, a causa della condivisione con Sinotyrannus di una stretta tacca pre-acetabolare.[2] Molti tirannosauroidi basali sono stati ritrovati con ilei incompleti o sconosciuti, e questo tratto può essere più diffuso di quello attualmente conosciuto. Il cladogramma che segue il loro studio è riportato di seguito:[2]

Tyrannosauroidea
Proceratosauridae

Proceratosaurus bradleyi

Kileskus aristotocus

Guanlong wucaii

Sinotyrannus kazuoensis

Juratyrant langhami

Stokesosaurus clevelandi

Dilong paradoxus

Eotyrannus lengi

Bagaraatan ostromi

Raptorex kriegsteini

Dryptosaurus aquilunguis

Alectrosaurus olseni

Xiongguanlong baimoensis

Appalachiosaurus montgomeriensis

Alioramus altai

Alioramus remotus

Tyrannosauridae

Gorgosaurus libratus

Albertosaurus sarcophagus

Tyrannosaurinae

Daspletosaurus torosus

Teratophoneus curriei

Bistahieversor sealeyi

Lythronax argestes

Tyrannosaurus rex

Tarbosaurus bataar

Zhuchengtyrannus magnus

Tuttavia, un'ulteriore analisi del 2016 condotta da Brusatte e Carr utilizzando filogenesi sia parsimoniosa che Bayesiana pose Stokesosaurus e Juratyrant come tirannosauroidi leggermente più avanzati dei proceratosauridi e Dilong. Inoltre, Eotyrannus è stato recuperato come sister taxon di questi generi nella filogenesi parsimoniosa.[3]

Storia della scoperta

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La specie J. langhami è nota da un singolo esemplare costituito da uno "scheletro parziale associato rappresentato da una regione pelvica completa", da una gamba parziale e vertebre cervicali, dorsali e caudali.[4] Questo esemplare venne scoperto nel 1984, nel Dorset. L'esemplare è stato menzionato in diversi articoli, ma non venne formalmente descritto fino al 2008. La specie è stata nominata in onore del collezionista di fossili commerciali[5] Peter Langham, che ha scoperto l'esemplare. L'esemplare fu ritrovato ed estratto dagli strati d'argilla di Kimmeridge risalente al Titoniano, l'ultimo stadio del Giurassico superiore, e appartenente alla zona dell'ammonite Pectinatites pectinatus, indicando che il fossile risale a 149,3-149 milioni di anni fa.[4]

  1. ^ a b S.L. Brusatte e R.B.J. Benson, The systematics of Late Jurassic tyrannosauroids (Dinosauria: Theropoda) from Europe and North America, in Acta Palaeontologica Polonica, vol. 58, n. 1, 2013, pp. 47–54, DOI:10.4202/app.2011.0141.
  2. ^ a b M.A. Loewen, R.B. Irmis, J.J.W. Sertich, P. J. Currie e S. D. Sampson, Tyrant Dinosaur Evolution Tracks the Rise and Fall of Late Cretaceous Oceans, in David C Evans (a cura di), PLoS ONE, vol. 8, n. 11, 2013, pp. e79420, DOI:10.1371/journal.pone.0079420, PMC 3819173, PMID 24223179.
  3. ^ (EN) Stephen L. Brusatte e Thomas D. Carr, The phylogeny and evolutionary history of tyrannosauroid dinosaurs, in Scientific Reports, vol. 6, n. 1, 2 febbraio 2016, DOI:10.1038/srep20252, ISSN 2045-2322 (WC · ACNP).
  4. ^ a b R.B.J. Benson, [732:NIOSAT2.0.CO;2 New information on Stokesosaurus, a tyrannosauroid (Dinosauria: Theropoda) from North America and the United Kingdom], in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 28, n. 3, 2008, pp. 732–750, DOI:10.1671/0272-4634(2008)28[732:NIOSAT]2.0.CO;2.
  5. ^ M.A. Taylor, 'Fine Fossils For Sale' — the Professional Collector and the Museum, in Geological Curator, vol. 5, n. 2, 1989, pp. 55–64.

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