Jerome Edward Listecki

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Jerome Edward Listecki
arcivescovo della Chiesa cattolica
Life is Christ
 
TitoloMilwaukee
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato12 marzo 1949 (75 anni) a Chicago
Ordinato presbitero14 maggio 1975 dal cardinale John Patrick Cody
Nominato vescovo7 novembre 2000 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo8 gennaio 2001 dal cardinale Francis Eugene George, O.M.I.
Elevato arcivescovo14 novembre 2009 da papa Benedetto XVI
 

Jerome Edward Listecki (Chicago, 12 marzo 1949) è un arcivescovo cattolico statunitense, dal 14 novembre 2009 arcivescovo metropolita di Milwaukee.

Jerome Edward Listecki è nato a Chicago, in Illinois il 12 marzo 1949 da Harry Listecki e Alfreda (nata Kasprzyk). È cresciuto nel quartiere di Southeast Side. Suo padre (morto nel 1986) possedeva una taverna e poi ha lavorato come autista di autobus per la Chicago Transit Authority.

Formazione e ministero sacerdotale

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Ha frequentato la scuola elementare della parrocchia di San Michele Arcangelo, la Quigley South High School e nel 1967 ha conseguito il diploma. Nel 1971 ha ottenuto il Bachelor of Arts in filosofia presso il Niles College della Loyola University di Chicago come alunno del Saint Joseph College Seminary. Ha seguito la formazione teologica presso l'Università di Saint Mary of the Lake a Mundelein e nel 1978 ha ottenuto la licenza in teologia.[1] Durante le estati, quando era seminarista, ha lavorato nell'impianto di sinterizzazione di un altoforno della United States Steel vicino a Chicago.

Nel 1974 è stato ordinato diacono. Ha quindi prestato servizio nella parrocchia di San Michele a Orland Park. Il 14 maggio 1975 è stato ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Chicago dal cardinale John Patrick Cody. L'anno successivo ha conseguito la laurea in diritto civile alla DePaul University. Ha prestato servizio come vicario parrocchiale della parrocchia di Santa Maria Margherita a Chicago dal 1975 al 1976 e vicario parrocchiale della parrocchia della Madre di Cristo a Chicago, professore e decano al Quigley Preparatory Seminary North dal 1976 al 1979. Nel 1979 è stato inviato a Roma per studi. Ha preso residenza presso la Casa Santa Maria del Pontificio collegio americano del Nord. Nel 1981 ha conseguito la licenza in diritto canonico presso la Pontificia università "San Tommaso d'Aquino". Nel 1983 ha ottenuto il dottorato nella stessa disciplina e nel medesimo ateneo con una tesi intitolata "Indissolubility and the United Methodist Church". Tornato in patria è stato professore di teologia all'University of Saint Mary of the Lake a Mundelein dal 1983 al 2000; cappellano militare assistente presso la base militare di Chicago dal 1983 al 1999 e parroco della parrocchia di Sant'Ignazio a Chicago da 1999 al 2000.[1]

Ha lavorato all'interno della cancelleria arcidiocesana come giudice d'appello per il tribunale matrimoniale e separatamente come consulente legale interno dell'arcidiocesi dal 1985 al 1987. È stato anche cappellano della Gilda dei medici cattolici di Chicago.[2]

La sua esperienza mediatica ha incluso il ruolo di co-hosting del programma WIND della stazione radio di Chicago "Catholic Conversation" dal 1978 al 1979, la regolare partecipazione come celebrante per la WGN TV "Mass for Shut-in" nonché il servizio come produttore per molti altri programmi televisivi.[1]

Ministero episcopale

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Il 7 novembre 2000 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Chicago e titolare di Nara.[3] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale l'8 gennaio successivo dal cardinale Francis Eugene George, arcivescovo metropolita di Chicago, co-consacranti l'arcivescovo metropolita di Portland in Oregon John George Vlazny e quello di Kansas City James Patrick Keleher.

Il 29 dicembre 2004 lo stesso pontefice lo ha nominato vescovo di La Crosse.[4] Ha preso possesso della diocesi il 1º marzo 2005.

A La Crosse ha avviato una campagna di raccolta fondi da 50 milioni di dollari, un processo di pianificazione per ristrutturare il ministero e le parrocchie della diocesi ed è stato determinante nello sviluppo del santuario di Nostra Signora di Guadalupe, un progetto avviato dal suo predecessore, Raymond Leo Burke.

Il 14 novembre 2009 papa Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo metropolita di Milwaukee.[5] Ha preso possesso dell'arcidiocesi il 4 gennaio successivo alla presenza del nunzio apostolico Pietro Sambi. Il 29 giugno 2010 il papa gli ha imposto il pallio, simbolo degli arcivescovi metropoliti, durante una celebrazione svoltasi nella basilica di San Pietro in Vaticano.

Nel febbraio del 2012 e nel dicembre del 2019 ha compiuto la visita ad limina.

Ha prestato servizio come cappellano militare della United States Army Reserve per 20 anni e si è ritirato con il grado di tenente colonnello.

In seno alla Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti è stato presidente del comitato per la pratica pastorale, membro del comitato per il matrimonio e la vita famigliare, membro del comitato per le missioni interne, membro del comitato per il ministero universitario e membro del sottocomitato per la cura pastorale di migranti, rifugiati e viaggiatori.[1]

Il 6 gennaio 2010, il Survivors Network of those Abused by Priests (SNAP) ha criticato l'arcivescovo Listecki per aver permesso agli arcivescovi in pensione Rembert George Weakland di Milwaukee e Daniel Edward Pilarczyk di Cincinnati, che erano implicati in casi di abusi sessuali, di partecipare a una messa nella cattedrale di San Giovanni a Milwaukee.[6] Il 12 gennaio, durante un'audizione del Senato dello Stato del Wisconsin su un disegno di legge per estendere lo statuto di prescrizione per la segnalazione di abusi come sostenuto dal procuratore distrettuale di Milwaukee John Chisholm, il senatore dello stato Glenn Grothman si è unito a questa critica e ha anche chiesto a Listecki perché avesse permesso a Weakland, che era stato accusato di avere trasferito diversi preti accusati di abusi, di mantenere il suo titolo di arcivescovo emerito di Milwaukee e di non avere cambiato il nome del Weakland Center del centro pastorale della cattedrale di San Giovanni.[7] Listecki ha testimoniato contro il disegno di legge, dicendo che avrebbe colpito in particolare le istituzioni cattoliche e che avrebbe mandato in bancarotta l'arcidiocesi di Milwaukee.[8]

Nel febbraio del 2010 monsignor Listecki è stato criticato pubblicamente da Jerry Matysik, capo della polizia di Eau Claire, e dallo SNAP per aver presumibilmente eluso la legislazione dello stato del Wisconsin sulla procedura di notifica di abuso della diocesi di La Crosse in una testimonianza contro l'estensione dello statuto di prescrizione. Hanno affermato: "L'arcivescovo Listecki sembra più interessato a proteggere l'organizzazione piuttosto che a proteggere i bambini".[9] Nell'agosto del 2010 la SNAP lo ha criticato per aver ignorato l'azione su una denuncia di abuso a causa della mancanza di prove.[10]

Il 30 marzo 2010 l'arcivescovo si è scusato con le vittime di abusi sessuali del clero in un comunicato in cui si afferma che sia i singoli autori, sia i vescovi che non sono riusciti a fermarli "vanno contro tutto ciò che la Chiesa e il sacerdozio rappresentano".[11] Ha accreditato il coraggio delle "vittime-sopravvissute" che hanno insistito nel portare i loro casi alla luce e costringere la Chiesa a cambiare. "Dobbiamo a queste vittime e ai sopravvissuti la nostra profonda gratitudine e riconosciamo che le nostre stesse azioni non hanno sempre espresso quella gratitudine in modo adeguato". Ha difeso il ruolo di papa Benedetto XVI in materia:

«Nel caso Lawrence Murphy sono stati commessi errori. Gli errori non sono stati commessi a Roma nel 1996, 1997 e 1998. Gli errori sono stati commessi qui, nell'arcidiocesi di Milwaukee, negli anni '70, '80 e '90, dalla Chiesa, dalle autorità civili, dai funzionari ecclesiastici e dai vescovi. E per questo, vi chiedo perdono a nome della Chiesa e di questa arcidiocesi di Milwaukee.»

Tre anni dopo, il New York Times ha commentato:

«È inquietante che l'attuale leader di Milwaukee, l'arcivescovo Jerome Listecki, abbia affermato la scorsa settimana che la Chiesa ha subito un "arco di comprensione" nel tempo per affrontare lo scandalo, come se gli stupri legali dei bambini non fossero sempre un crimine lampante negli occhi della società così come della Chiesa stessa.[12]»

Listecki si riferiva probabilmente alla "curva di apprendimento" che gli psichiatri sperimentavano quando divenne chiaro, intorno al 2002, che spesso i pedofili non erano stati curati dalle loro tendenze.[13]

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Stemma Titolare Descrizione[14]
Jerome Edward Listecki
Arcivescovo di Milwaukee
Partito:[15]: al primo[16] gheronato di rosso e d'argento, al bisante d'azzurro, caricato dell'aquila calva al naturale; al secondo[17] di rosso, alle due spade incrociate d'oro, caricate dal libro aperto al naturale, sovraccaricato del motto LEX CHRISTI LEX CARITATIS, sormontate dal giglio d'argento e dalla stella (8) dello stesso.

Ornamenti esteriori da vescovo.

Motto: "Life is Christ".[18]

  1. ^ a b c d (EN) Curriculum di monsignor Jerome Edward Listecki (PDF), su dioceseoflacrosse.com. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
  2. ^ (EN) Catholic physicians' guild of Chicago, in illinoiscma.org. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2009).
  3. ^ Nomina di Ausiliare dell'Arcidiocesi di Chicago (U.S.A.), in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 7 novembre 2000. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  4. ^ Nomina del Vescovo di La Crosse (U.S.A.), in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 29 dicembre 2004. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  5. ^ Nomina dell'Arcivescovo Metropolita di Milwaukee (U.S.A.), in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 14 novembre 2009. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  6. ^ (EN) Annysa Johnson, Victims group questions visits by 2 retired archbishops, in Journal Sentinel, 6 gennaio 2010. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  7. ^ (EN) Bob Hague, Listecki pressed about Weakland’s status, in Wisconsin Radio Network, 12 gennaio 2010. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  8. ^ (EN) Patrick Marley e Annysa Johnson, Listecki opposes lifting limits on abuse suits, in Journal Sentinel, 12 gennaio 2010. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  9. ^ (EN) Annysa Johnson, Listecki misled legislators on policy, Eau Claire police chief says, in Journal Sentinel, 4 febbraio 2010. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  10. ^ (EN) Annysa Johnson, Listecki passed up action on priest for lack of evidence, in Journal Sentinel, 7 agosto 2010. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2010).
  11. ^ (EN) Archbishop Listecki Comments on Clergy Abuse at Chrism Mass, su archmil.org, 30 marzo 2010. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  12. ^ (EN) Cardinal Dolan and the Sexual Abuse Scandal, in The New York Times, 3 luglio 2013. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  13. ^ (EN) Paul R. Dokecki, The Clergy Sexual Abuse Crisis: Reform and Renewal in the Catholic Community, Georgetown University Press, p. 66. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  14. ^ (EN) Stemma di monsignor Jerome Edward Listecki, su archmil.org. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  15. ^ Secondo la tradizione araldica ecclesiastica dei paesi anglosassoni, lo stemma del vescovo è impalato con quello della diocesi a simboleggiare la relazione tra l'uomo e l'ufficio che ricopre.
  16. ^ Stemma dell'arcidiocesi di Milwaukee.
  17. ^ Parte personale. La profonda devozione del vescovo al Sacro Cuore di Gesù si riflette nella predominanza del colore rosso sullo scudo. I colori rosso e argento sono i colori della bandiera nazionale polacca che onorano le origini del presule. La carica dominante è un libro aperto, che ricorda il patrono battesimale del vescovo Listecki, San Girolamo, a cui è attribuita la traduzione delle Sacre Scritture in latino, chiamata "Vulgata latina". Il libro aperto riflette anche i molti anni di ministero sacerdotale del vescovo Listecki impegnato nell'istruzione in seminario, nella docenza della teologia morale al seminario Quigley, al seminario "San Giuseppe" e all'Università di Mundelein. Il libro delle leggi è emblematico del fatto che il vescovo Listecki è sia un avvocato civile sia un avvocato canonico. Poiché entrambi i corpi di legge sono responsabili nei confronti della Legge di Cristo, il libro riporta la frase latina "LEX CHRISTI LEX CARITATIS" che significa "La Legge di Cristo è la legge dell'Amore". Il libro aperto è posto su due spade incrociate che riflettono la profonda devozione del vescovo Listecki per San Michele Arcangelo, difensore della fede. Esse ricordano anche il fatto che il vescovo è stato per molti anni cappellano militare e che al momento della sua elezione all'episcopato, era parroco della chiesa gesuita di Sant'Ignazio, che era stato militare di professione, a Chicago. Il libro e le spade congiunte sono posti sotto un giglio d'argento, in onore della Beata Vergine Maria, e una stella a otto punte d'argento, che simboleggia la luce della verità e che onora San Domenico di Guzmán, il fondatore dell'Ordine dei frati predicatori.
  18. ^ La frase è tratta da Fil 1,18-26, su laparola.net.) ed esprime la profonda convinzione di monsignor Listecki che per i cristiani cattolici ogni aspetto della vita è necessariamente intrecciato con la fede in Gesù Cristo e la necessità di rispettare la vita, così in pericolo nella società odierna.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Vescovo titolare di Nara Successore
Nino Marzoli, C.R. 7 novembre 2000 - 29 dicembre 2004 Jerzy Maculewicz, O.F.M.Conv.

Predecessore Vescovo di La Crosse Successore
Raymond Leo Burke 29 dicembre 2004 - 14 novembre 2009 William Patrick Callahan, O.F.M.Conv.

Predecessore Arcivescovo metropolita di Milwaukee Successore
Timothy Michael Dolan dal 14 novembre 2009 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN89160318 · ISNI (EN0000 0000 6204 7702 · BAV 495/208593 · LCCN (ENno2016140297