Improvisations

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Improvisations
CompositoreFrancis Poulenc
Numero d'operaFP63, FP113, FP170, FP176
Epoca di composizione1932 - 1958
Prima esecuzioneParigi, 1933
Dedicavedi sotto
Durata media23 min circa
OrganicoPianoforte

Le Improvisations (FP63, FP113, FP170, FP176) sono 15 composizioni del musicista francese Francis Poulenc, scritte fra il 1932 e il 1958. Le prime 10 Improvisations furono composte fra il 1932 e il 1934 e pubblicate tutte insieme con il numero d'opus FP63. Altre due furono scritte invece nel 1941 (FP113), ulteriori due nel 1958 (FP170), mentre l'ultima è del 1959 (FP176). Nella scrittura delle Improvisations, Poulenc si è ispirato alle musiche di Prokofiev ( per l'Improvisation n°3[1]), a quelle di Fryderyk Chopin (nella n°4[1]), a quelle di Schubert (Improvisation n°12) e alle canzoni di Édith Piaf (Improvisation n°15); sempre ben presente è l'ascendenza di Emmanuel Chabrier.

Improvisations FP63

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Le prime 6 Improvisations, datate 1932, vennero eseguite per la prima volta presso la Salle Gaveau di Parigi da Poulenc stesso al pianoforte, in una delle sue prime apparizioni pubbliche in qualità di solista[2]. Questo fu un periodo molto intenso per Poulenc che aveva appena concluso ed eseguito in prima assoluta a Venezia il suo Concerto per due pianoforti e orchestra, assieme all'amico Jacques Février, dedicatario dell'Improvisation n°6.

  • Improvisation n°1 in Si minore (Presto ritmico), FP63/1
Dedicata alla celebre pianista Madame Long de Marliave.
  • Improvisation n°2 in Lab (Assez animé), FP63/2
Dedicata a Louis Duffey.
  • Improvisation n°3 in Si minore (Presto très sec), FP63/3
Dedicata a Brigitte Manceaux, nipote del compositore[3].
  • Improvisation n°4 in Lab (Presto con fuoco), FP 63/4
Dedicata allo scrittore Claude Popelin, coetaneo di Poulenc.
  • Improvisation n°5 in La minore (Modéré mais sans lenteur), FP63/5
Dedicata all'amico di lunga data Georges Auric.
  • Improvisation n°6 in Sib (A toute vitesse), FP63/6
Dedicata al pianista Jacques Février
  • Improvisation n°7 in Do (Modéré sans lenteur), FP63/7
Dedicata alla contessa de Noailles.
  • Improvisation n°8 in La minore (Presto), FP63/8
Dedicata a Nora Georges Auric
  • Improvisation n°9 in Re (Presto possible), FP63/9
Dedicata all'attrice cinematografica Thérèse Dorny
  • Improvisation n°10 in Fa (Eloge des gammes, Modéré sans trainer), FP63/10
Dedicata all'editore di Poulenc Jacques Lerolle, cugino di Ernest Chausson[4].

Improvisations FP113

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Queste due Improvisations recano dei caratteri molto particolari. La prima è composta da sole 20 battute; la seconda invece, al contrario, è un ben costruito valzer in Omaggio a Schubert.

  • Improvisation n°11 in Sol minore (Assez animé), FP113/1
Dedicata a Claude Delvincourt, pianista e compositore francese, diventato nel 1940 direttore del Conservatorio di Parigi
  • Improvisation n°12 in Mib (Hommage à Schubert, Mouvement de valse à 1 temps), FP113/2
Dedicata all'attrice cinematografica Edwige Feuillère

Improvisations FP170

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Il 1958 è un anno di grandi soddisfazioni per il compositore francese: si sta godendo il successo de I dialoghi delle Carmelitane e della sua Sonata per flauto e pianoforte quando scrive questi pezzi per pianoforte, dalle sonorità molto aperte e decise.

  • Improvisation n°13 in La minore (Allegretto comodo), FP170/1
Dedicata a Madame Auguste Lambiotte
  • Improvisation n°14 in Reb (Allegretto), FP170/2
Dedicata a Henri Hell, musicologo e biografo di Poulenc

Improvisation FP176

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  • Improvisation n°15 in Do minore (Hommage à Édith Piaf, Très vite), FP176
Chiaramente dedicata alla amica del compositore, la famosissima cantante Édith Piaf. Le sonorità ricordano quelle del cabaret[1].

Collegamenti esterni

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