Il ponte dei Sospiri (film 1940)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il ponte dei Sospiri
Paola Barbara ed Otello Toso in una foto di scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1940
Durata107 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico, storico, sentimentale, epico
RegiaMario Bonnard
SoggettoMichel Zevaco (romanzo)
SceneggiaturaMario Bonnard, Tomaso Smith
Casa di produzioneScalera Film
Distribuzione in italianoScalera Film
FotografiaMassimo Terzano
MontaggioEraldo Da Roma
MusicheGiulio Bonnard
ScenografiaGustavo Abel, Alfredo Manzi
CostumiDomenico Gaido
TruccoRaimondo Van Riel
Interpreti e personaggi

Il ponte dei Sospiri è un film del 1940 diretto da Mario Bonnard.

Il soggetto è basato sull'omonimo romanzo di Michel Zevaco, ambientato nella Venezia del XVI secolo.

Nel 1538, dopo la disfatta della flotta cristiana guidata da Andrea Doria nella battaglia navale di Preveza contro i turchi ottomani di Khayr al-Dīn, detto il Barbarossa, Rolando Candiano torna amareggiato a Venezia, dove i suoi avversari tramano per screditarne l'immagine.

Rolando è innamorato di Eleonora Grado, la figlia del nuovo doge, che pur appartenendo ad una famiglia rivale dei Candiano, ricambia il suo amore. La loro relazione è ostacolata da Imperia, la ex amante di Rolando, decisa a riconquistarlo.

Durante una festa, Imperia invita Rolando ad entrare di nascosto nella sua stanza. Sorpresa dal marito Pietro Davila, che per gelosia vorrebbe ucciderla, Imperia è costretta involontariamente a pugnalarlo durante la colluttazione.

Il conte Negroni, nemico di Rolando, approfitta dell'occasione per farlo incolpare dell'omicidio con la connivenza di Imperia. Una volta tolto di mezzo il rivale, gli è facile conquistare la mano di Eleonora Grado, con il favore del padre.

Condannato e imprigionato, Rolando fugge dai Piombi, con l'aiuto di Scalabrino, tuffandosi in un canale dal ponte dei Sospiri. Spacciandosi per gondoliere riesce a parlare con Eleonora e a convincerla della sua innocenza.

Eleonora supplica Imperia di confessare il suo reato. Imperia si reca dal doge e finalmente racconta la verità sull'omicidio per legittima difesa. Il doge libera Rolando e lo nomina comandante del contingente veneziano nella nuova guerra contro i turchi.

Eleonora si dichiara pronta ad attendere il suo ritorno per coronare il loro amore.

La pellicola è stata girata negli stabilimenti della Scalera Film di Roma.

Altri tecnici

[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola venne distribuita nelle sale cinematografiche italiane il 18 giugno del 1940.

In base ai dati disponibili[1], Il ponte dei Sospiri sarebbe stato il film di maggior successo di pubblico in Italia del 1940, con quasi 9 milioni di lire dell'epoca d'incasso.

Opere correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo di Zevaco era già stato trasposto al cinema all'epoca del muto con l'omonimo film diretto da Domenico Gaido nel 1921; a seguito di questa versione di Bonnard, verrà trasposto al cinema in Italia per altre due volte: nel 1952 con la pellicola diretta da Antonio Leonviola e nel 1964 con il film diretto a quattro mani da Carlo Campogalliani e Piero Pierotti.

  1. ^ Benché non esistano dati ufficiali sugli incassi dei film negli anni Trenta e primi Quaranta, l'entità degli introiti delle principali pellicole prodotte in Italia è stata ricostruita sulla base dei contributi alla cinematografia concessi dallo Stato in base alle norme incentivanti dell'epoca. Le tabelle relative a tali importi sono pubblicate nei documenti allegati al VI volume della Storia del cinema italiano, op. cit. in bibliografia, pag. 670 e seg.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema