Idesbaldo delle Dune
Beato Idesbaldo delle Dune | |
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Il beato Idesbaldo in una stampa popolare | |
Religioso | |
Nascita | 1090 circa |
Morte | Koksijde, 1167 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1894 da papa Leone XIII |
Idesbaldo (1090 circa – Le Dune, 1167) è stato un religioso fiammingo.
Abate del monastero cistercense delle Dune, il suo culto come beato è stato confermato da papa Leone XIII nel 1894.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la tradizione, apparteneva alla nobile famiglia dei van der Gracht, signori di Moorsel, e, rimasto vedovo, attorno al 1150 abbracciò la vita religiosa tra i monaci dell'abbazia cistercense delle Dune.[1]
Idesbaldo fu eletto abate delle Dune nel 1155 e morì in concetto di santità nel 1167, venendo sepolto in una bara di piombo nella sala del capitolo dell'abbazia.[1]
Il culto
[modifica | modifica wikitesto]Quando, nel 1577, i geuzen devastarono l'abbazia delle Dune, i monaci in fuga misero in sicurezza il corpo di Idesbaldo nella grangia di Bogaerde, dove si erano rifugiati. La cassa fu aperta nel 1623 e il corpo, trovato incorrotto, fu esposto per giorni alla venerazione dei fedeli: le reliquie furono poi trasportate a Bruges e nel 1830 furono collocate nella cappella dell'ospedale della Potterie.[1]
Un oratorio in onore dell'abate fu eretto nel 1819 sul sito della sala capitolare dell'antica abbazia delle Dune, a Koksijde.[1]
Papa Leone XIII, con decreto del 23 luglio 1894, ne confermò il culto con il titolo di beato.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 18 aprile.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
Altri progetti
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 283489704 · ISNI (EN) 0000 0003 8995 4603 · WorldCat Identities (EN) viaf-283489704 |
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