Gaspare Sacchi

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Gaspare Sacchi (Imola, precedente al 1509 – dopo il 1536) è stato un pittore italiano del rinascimento,.

Madonna in trono col Bambino, i santi Sebastiano, Rocco e Francesco e Camilla Dal Corno, Ravenna Basilica di San Francesco
altare laterale

Poche sono le notizie biografiche dell'artista imolese Gaspare Sacchi (noto anche come Gaspare da Imola) se non che la sua presenza è testimoniata a Lucca nel 1509, dove ebbe modo di conoscerere la pittura di Lorenzo Costa, di Francesco Francia e maggiormente quella di Fra Bartolomeo da cui coglierà molto del suo stile piuttosto eclettico, studiando anche la più raffinata pittura del Quattrocento di Piero di Cosimo e del fiammingo Hans Memling, studi che lo accompagneranno durante tutta la sua carriera artistica.

È stato artista contemporaneo di Innocenzo da Imola, ma a lui stilisticamente contrapposto.[1]
Il suo stile piuttosto eclettico è spesso caratterizzato dalla ripetitività di stilemi e tipologie. L'attribuzione delle sue opere è difficile poiché percorse quasi tutti i principali paesi della Romagna negli anni Trenta del XVI secolo, accettando incarichi per le diverse chiese e committenze da privati.[2]

Alcune delle sue opere di certa attribuzione:

  • Adorazione dei Magi, 1521, conservato nella pinacoteca di Brera;
  • Madonna, santi e donatori 1523, conservato nella chiesa di Santa Maria ad MìNives di Faenza;
  • Sposalizio della Vergine, 1529, conservato nella Pinacoteca di Imola;
  • Sacra famiglia e santi, 1536, conservato nella Badia del Monte di Cesena;
  • Madonna col Bambino e santi chiesa di Santa Maria Maggiore di Castel San Pietro Terme[3];
  • Madonna col Bambino fra i santi Sebastiano, Rocco, Francesco e Camilla Dal Corno altare della basilica di San Francesco a Ravenna[4];
  • Ritratto di giovanetto conservato nella pinacoteca Nazionale di Bologna in Palazzo Pepoli Campogrande;
  • Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria, con la Madonna tra sant'Alberto da Trapani, san Sebastiano e san Giovanni Battista, sant'angelo martire, san Giorgio e san Girolamo e un angioletto musicante tela che era stata commissionata per un convento carmilitano di difficile individuazione, conservato a Vienna Dorotheum,
  1. ^ Tambini, p 9.
  2. ^ Tambini, p 10.
  3. ^ Gaspare Sacchi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 novembre 2019..
  4. ^ Wladimiro Bendazzi, Riccardo Ricci, Ravenna. Guida alla conoscenza della città. Mosaici arte storia archeologia monumenti musei, Ravenna, Edizioni Sirri, 1992, ISBN 88-86239-00-9..
  • Anna Tambini, ALLA SCOPERTA DI DIPINTI E PITTORI DEL CINQUECENTO IMOLESE, Studi Ronagnoli, 2014.

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