I primi progetti per una linea turistica che portasse sul Rochers de Naye risalgono agli anni Settanta del XIX secolo. L'ingegner Niklaus Riggenbach propose la costruzione di una funicolare a contrappeso d'acqua in tre sezioni tra Glion e Caux con prolungamento al Rochers de Naye; per motivi tecnici il progetto venne rivisto e portò alla costruzione della funicolare Territet-Glion, aperta il 19 agosto 1883[1].
L'idea di un collegamento tra Glion e il Rochers de Naye venne rilanciata nel 1890 con la richiesta di una concessione di una ferrovia da parte di un comitato d'iniziativa. Ottenuta la concessione si costituì a Montreux il 6 settembre 1890 la Compagnie du chemin de fer de Glion aux Rochers-de-Naye (GN) al fine di costruire ed esercitare la linea[2]. I lavori iniziarono il 10 marzo 1891[3]; la prima tratta, tra Glion e Caux, aprì il 2 luglio 1892[4], mentre la seconda tratta (Caux-Naye/Fontaines) fu inaugurata il successivo 27 luglio[3]. Nella primavera 1893 fu completata la linea con la tratta tra Naye/Fontaines e il Rochers de Naye, aperta il 20 luglio insieme all'albergo sulla vetta.
Per meglio collegare Montreux a Rochers-de-Naye evitando la deviazione per Territet, nell'aprile 1905 fu richiesta la concessione per una linea tra la stazione di Montreux e quella di Glion. Ottenuta la concessione il 29 settembre 1905, il successivo 19 dicembre si costituì la Compagnie du chemin de fer Montreux-Glion (ligne directe) (MGl) per la costruzione e l'esercizio della ferrovia[5]. La linea, a trazione elettrica e gestita dalla ferrovia Montreux-Oberland Bernese (MOB), fu inaugurata il 7 aprile 1909[6].
Dall'inverno 1928, con la costruzione di uno spazzaneve, la linea poté essere aperta anche d'inverno fino a Jaman; nel 1933 l'esercizio invernale fu prolungato fino al Rochers de Naye con la costruzione di alcune gallerie. La tratta Glion-Rochers-de-Naye venne elettrificata nel 1938 a cura della Brown, Boveri & Cie.
La linea, a scartamento ridotto (800 mm) e a cremagliera (tipo Abt), è lunga 10,36 km. La linea è elettrificata a corrente continua con la tensione di 850 V; la pendenza massima è del 220 per mille, il raggio di curva minimo 60 m.
La ferrovia parte dalla stazione di Montreux, quindi sottopassa la linea MOB per Zweisimmen. Superato con un ponte il fiume Baye de Montreux, la linea tocca Les Planches e sottopassa la funicolare Territet-Glion, prima di arrivare a Glion. Da Glion parte la tratta più ripida, con pendenza del 220 per mille, fino al dent de Jaman e fin quasi alla vetta del Rochers de Naye.
Per la Glion-Rochers de Naye la SLM di Winterthur fornì sei locomotive a vapore a cremagliera; altre due vennero acquistate nel 1903 e nel 1908[11]; successivamente tutte le locomotive vennero equipaggiate con surriscaldatori Schmidt. La dotazione iniziale di rotabili si completava con quattro carrozze a carrelli chiuse, due carrozze a carrelli aperte, una carrozza a due assi con bagagliaio e due carri merci aperti, tutti costruiti dalla SIG. Altre quattro carrozze aperte, due bagagliai e tre carri per il trasporto di carbone furono acquistati tra il 1902 e il 1909.
La Montreux-Glion aveva all'apertura tre locomotori elettrici a due assi costruiti da SLM e MFO, quattro carrozze, cinque carri merci aperti, due carri merci chiusi e due bagagliai.
Per l'elettrificazione della Glion-Rochers de Naye furono ordinate a SLM e Brown Boveri cinque automotrici a carrelli, consegnate tra giugno e luglio 1938. Altre tre automotrici identiche entrarono in servizio nel 1947, nel 1949 e nel 1966. Le elettromotrici permisero di accantonare le locomotive a vapore, in parte demolite e in parte cedute alla ferrovia del Monte Generoso.
Nel 1983 entrarono in servizio tre elettrotreni identici a quelli forniti in quello stesso periodo alla linea del Generoso; un quarto fu acquistato nel 1992, mentre le officine MOB di Chernex ne costruirono un quinto, identico, nel 2010[12]. Per impieghi turistici fu acquistata nel 1992 una locomotiva a vapore costruita ex novo dalla SLM, ceduta nel 2004 alla ferrovia Brienz-Rothorn.
Sulla linea prestano servizio anche due locomotori di servizio bimodali (Diesel ed elettrico) a cremagliera consegnati dalla Stadler nel 2013[13], frutto di un'ordinazione congiunta con altre linee a scartamento ridotto elvetiche (MOB, TPC, TPF, NStCM)[14].
^(FR) Alphonse Vautier, Notice sur le chemin de fer funiculaire de Territet a Glion, in Bulletin de la Société vaudoise des ingénieurs et des architectes, vol. 11, n. 2, Losanna, Georges Bridel editeur, 1885, p. 21. URL consultato il 5 febbraio 2020.
^(FR) Bureau de Vevey, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 10 dicembre 1890, p. 860. URL consultato il 27 gennaio 2020.
(DE) Roland Zehnder-Spoerry, Die elektrische Zahnradbahn Montreux-Glion, in Schweizerische Bauzeitung, vol. 54, n. 2, Zurigo, A. Jegher, 1909, pp. 18-23. URL consultato il 28 gennaio 2020.
(DE) Roland Zehnder-Spoerry, Die elektrische Zahnradbahn Montreux-Glion, in Schweizerische Bauzeitung, vol. 54, n. 3, Zurigo, A. Jegher, 1909, pp. 36-39. URL consultato il 28 gennaio 2020.
(DE) Roland Zehnder-Spoerry, Die elektrische Zahnradbahn Montreux-Glion, in Schweizerische Bauzeitung, vol. 54, n. 4, Zurigo, A. Jegher, 1909, pp. 52-54. URL consultato il 28 gennaio 2020.
(DE) Roland Zehnder-Spoerry, Die elektrische Zahnradbahn Montreux-Glion, in Schweizerische Bauzeitung, vol. 54, n. 5, Zurigo, A. Jegher, 1909, pp. 65-70. URL consultato il 28 gennaio 2020.
(DE) Martin Klauser, Die Bergbahn auf den Rochers-de-Naye (PDF), in Lökeli-Journal, n. 4, Ipsach, Kleinfeld-Verlag, 1999, pp. 15-19. URL consultato il 27 gennaio 2020.