Elmo di Oppeano
L'elmo di Oppeano è un manufatto archeologico ritrovato alla fine dell'Ottocento a Montara, una località di campagna nel comune di Oppeano in provincia di Verona. È stato a lungo esposto nelle sale del Museo di Castelvecchio in Verona, fino a quando l'archeologo e politico italiano Luigi Pigorini l'ha voluto trasferire a Firenze dove tuttora si trova esposto nel Museo Archeologico Nazionale.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di un antico copricapo bronzeo di pregiatissima fattura, nella cui manifattura si riconosce l'influsso di ben tre culture: è un reperto molto raffinato, in particolare per le incisioni a bulino di stile celtico; le raffigurazioni iconografiche sono proprie del mondo etrusco; è legato a un uso probabilmente sacerdotale di ambiente paleoveneto.
Si tratta di un raro e prezioso pileo sacro di uso rituale, il cui simbolismo concerne il tema centrale dell'esperienza umana: l'ineluttabilità della morte, a cui gli esseri umani hanno da sempre contrapposto la ricerca di una magica via salvifica, la via sacra verso l'immortalità, ovvero la discesa agli inferi in vita.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Luigi Pellini, Il cappello dei Magi, Aurora Edizioni, Verona, 2002
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Pellini, Il cappello dei magi, Verona, Aurora Edizioni, 2002.
- I segreti dell'elmo di Oppeano, su centrostudiricerche.wordpress.com.
- Oppeano città cardine del Veneto antico, su venetostoria.wordpress.com.
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