E.T. (personaggio)

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E.T.
Una statua raffigurante E.T. alla fiera francese SF Connexion
Lingua orig.Inglese
Autori
1ª app. inE.T. l'extra-terrestre (1982)
Ultima app. inA Holiday Reunion (2019)
Interpretato da
Voce orig.Pat Welsh
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
Specieextraterrestre
Poteri

E.T. è un personaggio immaginario, l'extraterrestre protagonista del film omonimo, creato da Steven Spielberg, Melissa Mathison e Carlo Rambaldi.

Dall'uscita del film, è divenuto uno dei più grandi personaggi cinematografici del cinema di fantascienza e uno dei personaggi più iconici dei film di Spielberg.[1][2]

Dopo il divorzio dei suoi genitori negli anni '60, Spielberg aveva concepito un alieno come suo amico immaginario per trovare conforto.[3] Pensò a un sequel per Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), sviluppando un progetto fantascientifico con tratti horror chiamato Night Skies, in cui una famiglia veniva terrorizzata da alieni malvagi. Raccontò questa idea alla sceneggiatrice Melissa Mathison, e inventò una sotto-trama in cui l'unico alieno amichevole concepito nella storia fa amicizia con un bambino autistico. L'abbandono dell'alieno sulla Terra nella sceneggiatura venne usato come spunto per E.T.. In meno di due mesi, Mathison scrisse la prima bozza della sceneggiatura, intitolata E.T. and Me (E.T. e io), che fu riscritta altre due volte. Nel 1978 annunciò che avrebbe girato un film sull'amico alieno intitolato Growing Up (Crescere), che però venne accantonato. Il progetto fu rifiutato dalla Columbia Pictures, dubbiosa sul suo potenziale commerciale, ma alla fine la Universal Pictures acquistò la sceneggiatura per 1 milione di dollari.[4]

Progettazione

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Carlo Rambaldi, che ha collaborato con Spielberg creando gli alieni di Incontri ravvicinati del terzo tipo, è stato assunto per creare E.T. partendo dall'arte concettuale e poi in forma di pupazzo meccanico tramite animatronica. L'alieno fu dotato di un collo estensibile e il suo volto è stato basato su quelli di Albert Einstein, Carl Sandburg ed Ernest Hemingway con il muso di un carlino.[5][6] La produttrice Kathleen Kennedy, che aveva visitato lo Jules Stein Eye Institute di Los Angeles per studiare gli occhi, sia veri che artificiali, assunse il personale dell'istituto per creare i grandi occhi azzurri di E.T., che furono ritenuti importanti per coinvolgere il pubblico.[4] Furono create quattro teste, quasi tutte animatroniche per le espressioni facciali, il cui volto veniva controllato da una squadra di tecnici, e un costume da far indossare agli attori nani Tamara De Treaux e Pat Bilon a seconda della scena da girare, e l'allora dodicenne Matthew DeMeritt, nato senza le gambe, che camminava sulle mani e interpretava tutte le scene in cui E.T. camminava goffamente o cadeva.[7][8] La testa di E.T. veniva piazzata sopra quella degli attori, che potevano vedere attraverso le fessure nel petto.[4] Il pupazzo meccanico fu creato in tre mesi al costo di 1 milione e mezzo di dollari.[9] Spielberg dichiarò che E.T. era "qualcosa che solo una madre poteva amare".[4]

Caratterizzazione

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Spielberg e Mathison erano d'accordo che E.T. doveva essere brutto, ma non spaventoso, come "una tartaruga senza guscio. L'amore e l'affetto che volevamo dimostrare non si basava sull'essere carini."[4] E' stato concepito come un alieno molto basso (1,2 m ma raggiunge 1,4 m quando estende il collo), con la testa grande (è lunga mezzo metro) e rugosa, il corpo paffuto, le braccia molto lunghe con quattro dita per mano, e le gambe molto corte con tre dita per piede. Generalmente ha un'andatura bipede, ma può ricorrere alla camminata sulle nocche. A detta della direttore della fotografia Allen Daviau, le luci di scena miglioravano l'aspetto dell'alieno e, dopo molte prove, la sua pelle è stata resa marrone.[4] E.T. è una creatura piena di cuore e comprensiva, con un comportamento mite. Essendo uno scienziato sul suo pianeta natale, è un alieno molto intelligente e senziente, capace di adattarsi rapidamente e imparando a parlare durante i suoi pochi giorni di permanenza sulla Terra, ma anche infantile e curioso, poiché dimostra un cauto interesse verso le cose terrestri e capisce che la specie umana non è troppo diversa dalla sua.

Lo stesso argomento in dettaglio: E.T. l'extra-terrestre.

A Holiday Reunion (2019)

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E' un spot pubblicitario trasmesso il 28 novembre 2019 dalla NBC e diretto da Lance Acord, che questi lo definì come un "cortometraggio sequel" del film originale. Lo spot ha come protagonista Henry Thomas, che riprende il ruolo di Elliott Taylor, ora adulto con moglie e due figli. Il corto segue E.T. mentre ritorna da Elliott durante il periodo natalizio e si concentra sull'importanza di riunire la famiglia.[10][11]

In E.T. Il libro del Pianeta Verde, romanzo sequel del film scritto da William Kotzwinkle e pubblicato nel 1985, E.T. ritorna sul suo pianeta natale, il Pianeta Verde. Sentendo la mancanza di Elliott, inventerà un'astronave per ritornare dal suo amico umano.[12]

Atari, Inc. ha prodotto un videogioco basato sul film, assumendo Howard Scott Warshaw per programmare il prodotto, che fu distribuito durante le festività natalizie del 1982.[13] Tuttavia, il videogioco divenne un flop commerciale e fu pesantemente criticato, al punto da essere considerato uno dei peggiori videogiochi mai realizzati per la sua bassissima qualità.[14] Divenne parte della sepoltura dei videogiochi Atari nel 1983.

Attrazioni in parchi divertimenti

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Per il personaggio fu dedicato un parco a tema, E.T. Adventure, basato sul film e ispirato al romanzo E.T. Il libro del Pianeta Verde. L'attrazione ha debuttato agli Universal Studios Florida nel 1990.

Il personaggio ha ricevuto un'ampia accoglienza favorevole da parte della critica e del pubblico, che lo hanno elogiato per la sua natura infantile, la sua personalità comprensiva, l'originalità del suo aspetto fisico, i suoi effetti sonori e le sue emozioni.

La sua frase "E.T. telefono casa" è stata classificata quindicesima nella classifica AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes,[15] e quarantottesima nella lista delle 100 più grandi battute cinematografiche secondo la rivista Première.[16] Nel 2023, Comic Book Resources ha classificato E.T. al secondo posto, dietro Indiana Jones, nella lista dei 10 personaggi più iconici dei film di Steven Spielberg, scrivendo "Nonostante non sia altro che un burattino animatronico dietro le quinte, E.T. è uno dei personaggi più amati e riconoscibili della vasta filmografia di Steven Spielberg. Il linguaggio limitato dell'extraterrestre non gli impedisce di affascinare immediatamente il pubblico con la sua dolce personalità e il suo tocco curativo".[2] Nella classifica dei 10 migliori personaggi dei film di Spielberg secondo Movieplayer.it, E.T. occupa la terza posizione.[2]

  1. ^ Steven Spielberg: i 10 migliori personaggi dei suoi film, su Movieplayer.it, 18 dicembre 2016.
  2. ^ a b c (EN) 10 Most Iconic Characters In Steven Spielberg Movies, su CBR.com, 18 luglio 2023.
  3. ^ (EN) The Mind Behind E.T.: Exploring Steven Spielberg’s Reasons for Creating a Masterpiece, su Medium, 25 settembre 2023.
  4. ^ a b c d e f (EN) E.T. THE EXTRA-TERRESTRIAL 20TH ANNIVERSARY EDITION, su Et20.com, 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2009).
  5. ^ (EN) The secret link between Albert Einstein and E.T.'s eyes, su New York Post, 11 giugno 2022.
  6. ^ (EN) The three people E.T.'s face was based on, su Far Out Magazine, 24 febbraio 2024.
  7. ^ E.T. – L’extra-terrestre: la storia di Matthew De Meritt, il bambino senza gambe che interpretò E.T., su FanPage, 29 aprile 2020.
  8. ^ (EN) Matthew Demeritt: The Actor Who Brought ET to Life in Steven Spielberg’s E.T. the Extra-Terrestrial, su amy-movie.com, 23 aprile 2024.
  9. ^ (EN) Creating a Creature, su TIME, 31 maggio 1982 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2007).
  10. ^ A Holiday Reunion è il sequel di E.T. l’extra-terrestre, con Henry Thomas, su Il Cineocchio.
  11. ^ Elliott ed E.T. L'extra-terrestre di nuovo insieme, su Vanity Fair, 29 novembre 2019.
  12. ^ Scheda libro E.T. Il libro del Pianeta Verde, su La Bassanese: libreria.
  13. ^ (EN) Howard Scott Warshaw, su DP Interview.
  14. ^ Riccardo Anselmi, X-Game per tutti i gusti, su Fantascienza.com, 11 giugno 2006.
  15. ^ (EN) AFI's 100 YEARS...100 MOVIE QUOTES, su American Film Institute.
  16. ^ (EN) The 100 Greatest Movie Lines, su Wayback Machine.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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