Discussione:Stazione di Valmozzola

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Fatti del 12 marzo 1944

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I fatti dell'assalto partigiano sono raccontati in modo lineare e coerente citando a sostegno ben quattro fonti! Peccato che tre siano fonti degli anni Settanta, quando la storia partigiana era ancora celebrativa ed acritica. Io trovo molto più serio storiograficamente il libro di Maurizio Fiorillo Uomini alla macchia edito da Laterza nel 2010, il quale da un lato ha consultato il Notiziario GNR del 13.3.44 (mentre la storiografia antifascista degli anni settanta non consultava le fonti "nemiche") e dall'altro cita come fonti antifasciste libri lievemente più recenti, da Vietti La resistenza in alta Val di Taro, ANPI di Parma, 1980, a Ubaldi, Omaggio a Mario Betti, ANPI-ALPI-APC di Parma, 2004, a Giulivo Ricci Storia della brigata garibaldina Ugo Muccini, IRS della Spezia, 1978. Fiorillo esordisce premettendo che le quattro versioni memorialistiche presentano parecchie contraddizioni. Innanzitutto ritiene corretta la data del 12 ed esclude quella del 13. Quanto ai motivi dell'attacco, ritiene improbabile che i partigiani sapessero da prima che sul treno c'erano dei disertori da liberare. Tende perciò ad accreditare la versione (riferita da Ubaldi) secondo cui l'obiettivo iniziale non era il treno, ma il capostazione, noto fascista, che però era assente: perciò l'assalto al treno non era programmato e fu un azzardo. Tanto è vero che vi morì Betti. In proposito Fiorillo riferisce (senza mostrare di credervi) che i partigiani valtaresi accusarono gli spezzini di aver ucciso deliberatamente Betti. Di fatto però la banda Betti si sfaldò fra gli emiliani e gli spezzini. Un episodio perciò problematico per gli stessi partigiani. Lele giannoni (msg) 22:09, 12 lug 2020 (CEST)[rispondi]

[@ Arturolorioli] Vedo che fra le fonti c'è molta oscillazione sul numero di caduti fascisti. C'è abbastanza consenso sul fatto che ci furono almeno quattro morti durante lo scontro (che individuerei in Carlotti, Comelli, Pieropan e Biancardi, che morì in serata) ed almeno quattro fucilati dai partigiani dopo la cattura (Bertuccelli, Caniersi, Ranzieri e credo Tarantini). Poi iniziano le categorie contestate: Marchetto e Picconcelli sembrano morti in conseguenza dello scontro, ma giorni dopo; Venezia e Ciardi sono indicati solo in una fonte come morti in dipendenza dei fatti del 12: in realtà sono uno morto e l'altro disperso il 27 marzo, probabilmente in conseguenza di un altro episodio. Mariani non sembra collegato allo scontro del 12 marzo. Parelli è probabilmente un cognome sbagliato. Perciò indicherei quattro morti durante lo scontro, quattro fucilati e due morti successivamente per le ferite. Indicherei che ci sono due contestati ed ometterei gli altri. Correggo i cognomi scritti sbagliati Lele giannoni (msg) 13:37, 30 set 2020 (CEST)[rispondi]

  • Gentile amico, ho indicato le fonti che ho usato, che sono fonti solitamente attendibili: se i nomi che ho indicato non corrispondono o se hai fonti documentate migliori, ovviamente ogni correzione è lecita. Saluti cordiali. --Arturolorioli (msg) 22:58, 30 set 2020 (CEST)[rispondi]