Discussione:Pietro Ferrero (imprenditore 1898)

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Sono l'autore del pezzo iniziale.

Mancanza di neutralità Credo fuori luogo l'accusa. Se un'idea in situazioni particolari come il dopoguerra consente ad un'impresa di crescere e di affermarsi, dando lavoro a centinaia di persone, dappprima nel mercato nazionale, quindi nel mercato della libera concorrenza tale da costituire un modello (gastronomico) in auge ancora oggi, 44 anni dopo, tale da essere definito un "mito dell'industria dolciaria", allora penso che l'aggettivo "geniale" non sia sbagliato. Se si vuole usare un sinonimo o una frase, che meglio faccia capire, si faccia.

Ripetitivo. Le note biografiche originali sono piuttosto scarne e non si può fare la storia di un uomo-impresa senza parlare della sua impresa, che poi è un banale elenco cronologico di eventi. Se si vuole togliere le parti ritenute in eccesso che si faccia.

In entrambi i casi basta farlo con passione. --LC 17:34, 7 gen 2009 (CET)[rispondi]

Ferrero ha inventato una formula diversa e spalmabile del gianduja, ma non si può attribuirgli l'invenzione dell'aggiunta delle nocciole all'impasto del cioccolato, perché il gianduja risale almeno a un secolo prima - a quanto pare proprio per la difficoltà di reperire il cacao in tempo di guerra (napoleonica). Vedi voce su wikipedia.