Discussione:Partoanalgesia

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Copiato nella voce β16 - (talk) 18:28, 9 mar 2007 (CET)[rispondi]

L'autore di questa voce è sicuramente un uomo. Altrimenti non si spiega la marea di sciocchezze sul parto vissuto "passivamente" e "attivamente".

pazzesco...

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"Medicalizzando eccessivamente il parto, c'è il rischio che la madre non sia più la protagonista di questo evento." -> La donna è SEMPRE protagonista del parto, insieme al bambino.

Non vedo poi come si possa affermare una bestialità simile: "In questo modo il rapporto tra madre e bambino si instaura più facilimente". Vogliamo renderci conto che una madre porta il proprio bambino in grembo per 9 mesi e che il suo rapporto con il bambino esiste già da molto prima del parto? Non è ammissibile che un uomo, che non riesce a capire che una donna ha tutto il diritto di non provare dolore durante il parto, sputi sentenze del genere su questo "favoloso" evento (molte donne non lo definirebbero così favoloso...).


Ogni donna deve poter scegliere. È un suo diritto.

...beh, senza volermi schierare nè da una parte nè dall'altra (in quanto sto cercando di capire quale sia l'ottica più equilibrata), vorrei vedere delle fonti autorevoli che riportano in modo evidente la differenza del modo di vivere il parto medicalizzato e quello non medicalizzato; idem per l'opinione opposta, solo così potremmo avere un punto di vista scientifico e oggettivo, senza preconcetti e neanche eccessivi appropriamenti dell'argomento per via di esperienze strettamente personali. Nulla di personale, ma questa è un'enciclopedia non un bar o un salotto in cui ognuno dice la sua senza preoccuparsi di citare fonti scientifiche. Senza offese..


Cesareo epidurale e parto fisiologico naturale


E' stato inserito il testo di Verena schmid, che chiarisce questi dubbi... Sicuramente chi ive un parto cesareo vive il parto in modo diverso da chi lo fa naturalemnete..Purtroppo chi fa cesareo lamenta spesso di essersi perduta qualcosa di essersi sentita espropriata di qulacosa...perchè ha partorito in modo completamente estraneo a quello che è la natura...Ci sono testimonianze precise di ciò ...questo forse dimostra che il dolore ha un suo senso profondo anche fisiologico perchè il piccolo emetta endorfine...certo è che anche l'allattamento è più lentoe spesso dura meno...Al di là di tutto non capisco questi appellativi di "stupido" agli uomini...Non appartengo alla categoria maschile ma non misento di sputare addosso sugli uomini dato che i padri spesso sopportano come le mogli i dolori del parto stando loro vicino in modo esemplare...e assistendo al scene di nascita spesso anche abbastanza forti e cruente che la madre vive di persona e che però non vede...


La signora Schmid è un'ostetrica che si occupa della fisiologicità del parto, non è una psicologa, e con i suoi testi non chiarisce alcunchè. Le sue elucubrazioni sul significato psicologico del dolore sono infondate e non c'è un riscontro clinico alle sue parole. Inoltre negli scritti della Schmid si sostiene che la medicalizzazione del parto ha portato ad un aumento della mortalità materna e fetale, cosa assolutamente non vera, basta controllare i dati sulla mortalità emessi dal Ministero della Sanità. Studi come quelli condotti dall'istituto Cochrane, hanno dimostrato che con l'uso dell'epidurale non c'è un aumento di depressione post-partum nè che ci siano dei risvolti psicologici negativi sulla partoriente, non si sono riscontrate differenze sul punteggio Apgar dei bambini nati da madri analgesizzate e non si sono riscontrate maggiori incidenze di parto cesareo. L'unica sostanziale differenza è che con l'epidurale c'è un effettivo aumento di parto operativo, un aumento che si aggira attorno al 2%.(http://mrw.interscience.wiley.com/cochrane/clsysrev/articles/CD000331/pdf_fs.html)

Vorrei sapere dove sono elencate le testimonianze delle donne cesarizzate che sostengono di essersi sentite private di qualcosa. Se c'è tutto questo orrore nei confronti del parto cesareo, non sarebbe spiegabile l'alta richiesta di cesarei elettivi da parte delle donne italiane, un fatto sottolineato anche dall'OMS come un "caso tutto italiano" (forse perchè in Italia l'epidurale non è garantita in tutti gli ospedali?). Inoltre nel testo pubblicato c'è un errore: la gestione dei tempi delle spinte avviene solo nel caso in cui la partoriente abbia ricevuto un bolo di analgesico a ridosso dell'espulsione. Se l'epidurale viene effettuata con la giusta tempistica e non in ritardo come succede spesso, le spinte vengono perfettamente avvertite dalla partoriente e non c'è bisogno di nessun intervento da parte dei sanitari.