Discussione:Leucitite

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Leucitite, porfido, basalto (sampietrini vs bolognini)

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A volte alla voce bolognino si sostiene che è in porfido e appunto per questo si differenzia dal sampietrino.

Altre volte si sostiene che è il sampietrino a essere in porfido e il bolognino invece è in basalto. E alla voce basalto non si parla mai né di sampietrini né di bolognini. Oltrettutto porfido e basalto non sono sinonimi (nemmeno su Wikipedia)

Andrebbe quindi chiarito nei seguenti punti:

  • Il bolognino è il cubetto di basalto utilizzato per la realizzazione del lastricato stradale
  • Il bolognino si ottiene dal basalto, mentre il sampietrino si ottiene dalla lavorazione del porfido.
  • Pavimentazione in bolognino di porfido del Trentino (come didascalia di foto).
  • Fra le pietre impiegate nella realizzazione dei bolognini si cita il porfido del Trentino ed il porfido rosso di Cuasso al Monte.

Anche alla luce del fatto che, alla voce sampietrino si dice che questo è di leucitite (e alla voce leucitite si legge: "Come pietra da costruzione, è usata in mattonelle quadrate dette Sanpietrini per lastricati stradali (soprattutto a Roma e nel Lazio) e per massicciate ferroviarie"):

  • Il sanpietrino o sampietrino, come riportato sul dizionario De Mauro, è il blocchetto di leucitite utilizzato per la realizzazione del lastricato stradale di uso comune nel centro storico di Roma e in Piazza San Pietro per pavimentare strade o piazze.
  • Il sampietrino è utilizzato prevalentemente nell'Italia centrale mentre nell'Italia settentrionale esiste la variante in porfido denominata bolognino in quanto utilizzato anticamente per la pavimentazione delle strade di Bologna che funse da modello per quelle città o paesi che, lontani dai corsi d'acqua, non potevano usufruire dei ciottoli.

Aggiunge confusione anche la voce porfido, dove si sostiene:

  • Lo possiamo (si sta parlando del porfido, ndr) trovare perciò in particolare in vari tipi di pavimentazioni (dai bolognini o sanpietrini a lastre di modeste dimensioni)...

Occorrerebbe armonizzare le tre voci e citare fonti certe.

Inoltre, la frase relativa al porfido:

  • Trattasi inoltre di materiale naturale, prodotto ad emissioni di CO2 pressoché nulle...

va suffragata da fonti certe, in quanto serve notevole energia anche per l'estrazione e lavorazione del porfido (e della leucitite), oltre che per il suo trasporto dalla cava di montagna alla pianura/città (come d'altronde avviene per altri rivestimenti lapidei, tipo ardesia, lavagna, beola, serizzo). Estrazione e lavorazione che, nel caso di pietre contenenti silice, provocano polverosità dannosa a chi la inala (silicosi!) e notevoli sfridi di lavorazione che rovinano l'ambiente naturale. Come d'altronde rovinano l'ambiente la cave a cielo aperto, cambiando il paesaggio.

SOL --22:55, 5 ago 2015 (CEST)

Foto della leucitite

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La foto non rappresenta la roccia leucitite ma dei cristalli isolati di leucite--Daniele.51 (msg)