Discussione:Lek Pervizi

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Queste due sezioni di approfondimento (Storia della famiglia e Persecuzione della famiglia) necessitano di discussione prima di essere inserite nel contesto della voce: è comprensibile che si voglia delineare la figura e il quadro di riferimento in cui vive e opera del soggetto, ma di per sè c'entrano poco con la biografia in sè, argomento della voce --Soprano71 01:28, 22 nov 2013 (CET)[rispondi]

Storia della famiglia

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La nobile stirpe dei Pervizi di Skuraj di Kurbino, cattolica e d'antica origine,[1] si distinse nella lotta contro l'invasione turca al tempo di Giovanni Castriota, padre di Scanderbeg, con il principe Pervizi il Grande (così chiamato dal popolo). Questi si oppone strenuamente ai turchi e non accetta patti con essi: per cui questo i turchi lo uccidono a tradimento e distruggono la sua fortezza.[2]. Verso il 1700 la strpe si riconosce nel nome di Ukasanaj. Nel significato di stirpe del lupo (Uk), dallo stemma con la figura d'un leone (lupo) rampante. La stirpe dei Pervizi-Skuraj si riprende e s'impone prendendo parte alle diverse insurrezioni delle regioni del Nord. Nel movimento risorgimentale la stirpe viene alla ribalta nell'insurrezione della Lega Albanese di Prizren (1978-1981). Fatto che porta all'incedio delle case dei Pervizi a Skuraj da parte del feroce Turgut Pascià, che mette a ferro e fuoco tutto il nord d'Albania e il Kosovo. Un'insurrezione generale è in atto. Il capostipite Gjin Pjeter Mark Pervizi, capeggia l'insurrezione di Kurbin-Kruja (1903-1906)[3]. I turchi attaccano Gjin Pjetri a Skuraj, dando fuoco di nuovo alle sue case (1911), ma battuti non osano più attaccarlo. Conseguentemente il 28 Novembre 1912 Gjin Pjeter Pervizi, insieme ai suoi coraggiosi combattenti, issa la bandiera nazionale a Milot, centro di Kurbin.Gjin muore nel febbraio 1914,[4] E' il suo nipote Prenk Pervizi, che si afferma come un militare di spiccata preparazione, nella massima carica di General e Ministro della Difesa (1942-1944, che avrebbe reso servizi importanti alla Patria. [5] Tutti questi elementi avrebbero portato ad una persecuzione feroce e criminale da parte della dittatura comunista, per ben 45 anni. Ed è questa la ragione per cui Lek Pervizi, insieme a tutta la famiglia, si trovano a subire la persecuzione con ben 45 anni di condanne tra prigioni e campi di concentramento. Dei tre fratelli solo lui è rimasto in vita.

Persecuzione della famiglia

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La famiglia del generale Prenk Pervizi subisce il terrore della dittatura per tutto il periodo dei 46 anni (1944-1990), tra prigioni e campi d'internamento, pagando un macabro contributo di vittime innocenti all'idolo del comunismo.

Prenk Pervizi (1987-1977), Generale e Ministro della Difesa. Passa in Grecia nel 1946. Vive all'estero come rifugiato politico per ben 31 anni in Grecia, Italia e infine in Belgio, dove muore il 6 settembre 1977 all'età di 80 anni. per cui le misusre drastiche del regime comunista verso la sua famiglia.

File:Lek Pervizi: Gjenerali, Sh.B. Gjergj Fishta Lezhe, 2018

Lek Pervizi: 120 vjetori i Gjeneral Prenk Pervizit, Dorian,, Buxelles, 2017

Maria Pervizi (1860-1950), madre del generale Prenk Pervizi. Internata nel 1945, muore nel campo di Tepeme nel 1950, novantenne.

Prena (Anna) Pervizi (1900-1977), moglie del generale, internata nel 1945 in diversi campi, muore nel campo di Pluk, Lushnje, nell'aprile 1977,all'età di 77 anni, internata per 32 anni.

Genz Pervizi, figlio secondogenito (1923-1989), aviatore (Scuola d'Aviazione di Forlì), muore nel campo di Gradishte, Lushnje, nell'aprile 1989, avendo subito 42 anni di condanne (10 in prigione e 32 in campi d'internamento).

Valentino Pervizi, figlio primogenito (1920-1999), ufficiale(Accademia militare di Modena), arrestato nel dicembre 1944, subisce 47 anni di condanne tra prigioni e campi d'internamento. Perdipiù separato dalla moglie, Gorizia Manini. Valentino la raggiunge nel febbraio 1991, a Bologna, dopo la caduta del comunismo, dove si spegne nel marzo 1999 all'età di 79 anni. 47 anni gli anni di condanna, tra prigioni e campi d'internamento.

Lek Pervizi, figlio cadetto, (1929), pittore, poeta e scrittore, arrestato nel maggio 1950, subisce 40 anni di condanne, tra prigioni e campi di deportazion. Allo sfacelo del comunismo riesce a passare in Belgio con tutta la famiglia, moglie e tre figli nell'ottobre 1990. Conosciuto come ""pittore dei campi della morte", poiché era riuscito a fare dei disegni della situazione del famigerato campo di concentramento di Tepelena, e di altri campi, portando alla ribalta l'esistenza dei campi di deportazione, fotografie innesistenti.

File:Lek Pervizi, "Ne rrathet e Ferrit" (nei cerchi dell'Inferno) ISKK, Tirana 2014.
File:Lek Pervizi, " Dans les Cercles de l'Enfer" (racconti), L'Harmattan, Paris, 2014.
File:LLk Pervizi: Il grande lamento, poesie, Lampi di Stampa, Milano, 2006

Giuliana Pervizi (Beba), moglie di Lek, subisce l'internamento con la madre, ancora neonata di quattro mesi, per cui le rimane attaccato il nomignolo di Beba. Uscita dal campo all'età di sette anni (1948-1954). Messa ai lavori forzati agricoli nel campo di Pluk di Lushnje dall'età di 15 anni fino al 1990 quando riesce a emigrare in Belgio. Madre di tre figli, nati e cresciuti in un campo d'internamento. 42 anni d'internamento, per il solo fatto d'essere la figlia d'un fuoriuscito politico all'estero (Nicola Malaj) e sposata con Lek Pervizi, un internato perenne.

File:Lek Perviizi, "Ne Vorbullen e Sketerres", (Nel vortice infernale), racconti, Dorian, Bruxelles, 2014.

La madre di Gjualiana (Beba), Zorka Ostoiç, subisce 21 anni d'internamento.Passa in Belgio nel 1970, dove si stabilisce a Bruxelles con i suoi tre figli, e dove muore nel 2013 alla venerabile età di 95 anni.

Albina Pervizi (1937-), moglie di Genz, internata dal 1945 in diversi campi, infine a Gradishte. Rimasta vedova, nel 1991 riesce a passare con i figli in Italia e poi i USA. 40 anni d'internamento.

File:Pjeter Hidri, "Gjeneral Prenk Pervizi", Toena, Tirana, 2002.

La persecuzione della famiglia Pervizi, comprende anche cugini e loro famiglie. Inoltre da aggiungere che ai Pervizi furono bruciate quattro case di campagna e confiscata una a Tirana. Depredati i beni e confiscate tutte le proprietà di campagna e città. Persecuzione pagata a caro prezzo con vittime innocenti.

Conclusione: ancora oggigiorno dopo 28 anni di governo democratico, non sono state restituite né indennizzate le proprietà, né la casa di Tirana (occupata ancora da comunisti). Né sono stati indennizzati gli anni di condanna ai singoli membri della famiglia che hanno subito quelle condanne.

File:"Gjeneral Prenk Pervizi ne Shtypin Shqiptar", Dorian, Bruxelles, 2009.
  [6]

[7]

  1. ^ Zef Pjetri, "Gjin Pjetri e Kurbini, Lezhe, 2012
  2. ^ Pjeter Hidri,"Il generale Prenk Pervizi", Toena, Tirana, 2002
  3. ^ At Shtjefen Gjeçovi, "Parradia e poullit te Kurbinit (1903-1906)", manoscritto, Laç-Sebaste 1906.
  4. ^ Lek Pervizi, "Gjin Pjetri, Luftetar i Shquar i Rilindjes Kombetare, Lulu, New York, 2012
  5. ^ Gjenerali Prenk Pervizi ne shtypin shqiptar, Dorian, Bruxelles, 2009
  6. ^ Pjer Hidri, "Le Général Pervizi, Dorian, Bruxelles, 2009
  7. ^ Keze Zylo, Interviste me intelektualin e persekutuar Lek Pervizi, 23 Novembre New York, 2008

Anche qui?

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Non c'è assolutamente senso. Benché il soggetto della pagina appaia enciclopedico, è ancora una volta impaginata male, scritta peggio, e con la quasi totale assenza di fonti (le uniche citate sono un libro e un articolo, troppo poco), per non parlare del fatto che la quasi totalità dei fatti riportati sono (o perlomeno appaiono) ricerca originale e quindi non adatte a Wikipedia. Pensavo sarebbe stato necessario tagliare la testa al toro con un rollback, ma ho notato che nessuna delle versioni precedenti sembra essere da meno in quanto a toni da ricerca originale. A mio avviso andrebbe riscritta da zero, magari con qualche vera fonte. --Bardanas (msg) 12:26, 13 lug 2015 (CEST).[rispondi]

L'amico utente Bardanas ha ragione, poiché non ha provato cosa vuole dire persecuzione communista, vite distrutte, ben 45 anni tra prigioni e campi di concentramento. E per quanto riguarda che dice, di solo due fonti citate, sono una decina quelle enregistrate, e apra bene gli occhi. Se il testo gli sembra malfatto, che lo metta in bella stesura. Ha il mio consenso.

Posso asserire con competenza assoluta, che tutta la storia di Lek Pervizi e la sua di famiglia è riportata su fatti assolutamnte esatti. I libri citati come fonti sono dei documenti veraci indiscutabili. Per quelli che non hanno provato cosa è una dittaura non possono capire le sofferenze pâtite dai prigionieri e internati politici, sotto la dittatura comunista albanese, la più dura e feroce del campo comunista dell'Europa Est. Se il testo è im=paginato male, pregherei il signor Bardanas di ammegliorala.Io non sono esperto in tali cose che concernano Wkipedia, et certo ringrazio quelli che mi possano aiutare. Peraltro in qaunto alle situazioni, personaggi e fatti, ho conoscenza perfetta, perché vissuta e non fantasticata.

Hellenicos

Sposto una nota dalla voce. --Jaqen [...] 18:01, 12 ago 2015 (CEST)[rispondi]

Amici collaboratori di Wikioedia, io non sono tanto esperto in simili esposizioni di tenore enciclopedico, per cui vi sarei grato di aiutarmi in tale senso e mettere a punto e in forma adatta a Wikipedia i diversi passaggi esposti qui sopra, mantenedo integra la sequenza dei fatti esposti, in modo che si conformi al programma di Wikipedia. Quindi non mi resta che ringraziare Wikipedia che mi ha concesso spazio nella sua enciclopedia che almeno rimanga una traccia di noi, e ringraziare voi, amici utenti, per l"aiuto che potreste dare per migliorare l'argoemnto trattato..

Hellenicos