Discussione:Dispositivo attivo

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Concordo aggiungo a quanto sotto anche che "attivo quando la relazione corrente-tensione non è lineare." è errata. con questa definizione qualunque oggetto con insteresi come una ferrite diventa un dispositivo attivo!!! la voce è da riscrivere, ma attualmente non riesco a trovare una definizione soddisfacente e opportunamente regerenziata per farlo. Una opozione potrebbe essere : "in grado di controllare un segnale elettrico con un altro segnale elettrico, anche se di energia inferiore"


La frase "Un componente attivo non rispetta la condizione di passività, ovvero l'energia elettrica che esce è maggiore di quella che entra" mi sembra palesemente errata. Non esiste alcun dispositivo che produca più energia di quanta ne consumi. In un dispositivo attivo, devo considerare che si assorbe energia dalle alimentazioni oltre che dall'ingresso di segnale e questo mi fa tornare i bilanci energetici in modo tale che il rendimento del dispositivo sia minore di 1.

"Un dispositivo attivo (o componente attivo), in elettronica, è un componente elettronico nel quale è presente un elemento capace di generare (e fornire) energia elettrica. I dispositivi attivi comprendono ad esempio transistor e circuiti integrati."

Un transistor NON può generare energia, tanto quanto un diodo o semplicemente una resistenza.

In un transistor connesso ad emettitore comune (per fissare le idee) entra energia, in forma di un segnale variabile, tra base ed emettitore e entra altra energia (tanta) tra collettore e emettitore, fornita dal generatore/batteria: senza questa, non solo non c'è amplificazione, non c'è più nemmeno il segnale in uscita (il transistor non alimentato non funziona). Ci sarebbe anche l'alimentazione della base (anch'essa non generata dal transistor), ma è molto piccola. Patrizio --93.150.82.168 (msg) 21:41, 13 giu 2024 (CEST)[rispondi]