Discussione:Deflazione

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se nel tempo si verifica una perdita del potere di acquisto si tratta di inflazione, ovvero l'esatto contrario della deflazione

Le spiegazioni degli economisti hanno quasi sempre qualcosa che non va ...

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Se la deflazione dipende dalla scarsità della moneta, perché mai le Banche centrali non stampano e mettono in circolazione quella che manca, mentre invece sarebbero costrette a mantenere un tasso allo 0% ma non a stampare moneta? E' evidente che il discorso non sta in piedi. Quindi, o la deflazione non dipende dalla scarsità di moneta, o non solo da questa, o le Banche centrali si sono bevute il cervello. Forse tutte e due le tesi hanno più che un fondamento. Forse il modello monetario (e monetarista) sulla domanda e offerta di moneta non sta molto in piedi. Forse la deflazione non è l'opposto dell'inflazione, ma è una conseguenza di un ciclo economico, e la quantità di moneta c'entra assai poco. Inoltre, se i prezzi calano, perché mai i lavoratori dovrebbero essere danneggiati da un calo dei salari? Questo sarebbe vero solo se i salari calassero più dei prezzi. Quindi il danno c'è solo se le cose non vanno tutte in scala, solo se le aziende cercano di recuperare sui costi più di quanto perdano sui prezzi. Che sia così? Economisti, a voi la parola!


>perché mai le Banche centrali non stampano e mettono in circolazione quella che manca, mentre invece sarebbero costrette a mantenere un tasso allo 0% ma non a stampare moneta? Perché da che mondo è mondo, le banche centrali non stampano moneta a caso. Altrimenti si verificano dinamiche anche peggiori della deflazione stessa (dalla svalutazione in poi). E non c'è bisogno di essere economisti per saperlo ma di avere studiato economia a scuola. --193.205.16.19 (msg) 16:11, 25 mar 2014 (CET)[rispondi]


Sono propenso a eliminare il riferimento alla scarsità di moneta

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Lo si potrebbe sostituire con un più corretto: La deflazione dipende da uno scarto negativo tra Domanda aggrega e Offerta aggregata


Deflazione quantica

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L'analisi economica tradizionale è concorde nel ritenere che la deflazione sia l'insufficienza della domanda aggregata in rapporto all'offerta aggregata, la quale provoca come reazione un'abbassamento dell'indice generale dei prezzi quale misura adottata dalle aziende per smaltire le merci invendute. La causa primaria della deflazione consiste quindi in un eccesso di risparmio da parte degli agenti microeconomici. La scuola di Digione ritiene invece che tale spiegazione sia poco soddisfacente e irrispettosa della natura della moneta e della legge acquisti- vendite la quale in ossequio alla contabilità a partita doppia postula che ogni soggetto, in ogni transazione viene simultaneamente sia addebitato sia accreditato, rendendo impossibile la tesaurizzazione della moneta. Non può quindi essere il risparmio microeconomico all'origine della deflazione, in quanto il risparmio non va confuso con la tesaurizzazione, ovvero una fuoriuscita di parte della moneta dal circuito monetario, la quale in un sistema economico con moneta endogena quale è l'attuale non può logicamente avvenire. La scuola di Digione spiega la deflazione attraverso l'inflazione, l'esistenza stessa di profitti inflazionistici che si autoalimentano porta ad un processo di sovraccumulazione del capitale, Tale processo è alla base stessa della deflazione, la continua sovraccumulazione del capitale sposta in maniera sensibile sempre in avanti la frontiera del progresso tecnico abbattendo i costi unitari di produzione, facendo diminuire i prezzi delle merci. Inflazione e deflazione sono quindi due processi che verificano allo stesso tempo. Attraverso un procedimento logico che si snoda in questa maniera: Il profitto speso dalle aziende nella costituzione di capitale fisso non viene separato in un apposito dipartimento bancario - Questo profitto può quindi essere riprestato dalle banche, nonostante sia gia stato speso dalla azienda sul mercato dei servizi produttori - Questo processo comporta l'emissione da parte delle banche di "Moneta Vuota" moneta quindi non riempita da nessun reddito reale - Tale moneta è al'origine dell'inflazione la quale permette alle aziende la formazione di profitti inflazionistici e altera l'eguaglianza tra prezzi e valori - I profitti inflazionistici sono quindi spesi di nuovo dalle aziende sul mercati dei servizi produttori innescando un processo di sovraccumulazione del capitale, il quale attravero l'ammortamento produce contemporaneamente altra inflazione e deflazione attraverso il progresso tecnico e l'abbassamento dei costi unitari di produzione. La Scuola di Digione postula quindi l'esistenza contemporanea nel sistema economico sia di Inflazione sia di deflazione. La Spirale inflazionistica ha tuttavia un limite massimo, in quanto la sovraccumulazione del capitale aumenta l'interesse che le aziende devono pagare, facendo diminuire il saggio di profitto, sino all'ingresso in uno stato stazionario in cui l'eccessivo aumento del tasso di interesse renderà impossibile il processo di sovraccumulazione, bloccando l'inflazione e lasciando nel sistema solo Deflazione.