Discussione:Aree metropolitane italiane (economico-funzionali)

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Io ho soltanto applicato con l'aiuto delle tavole di excel desunte dai censimenti istat 2001 riferiti a tutti i comuni italiani sia per la popolazione che per l'industria e i servizi, la metodologia elaborata dallo Svimez (Cafiero e Cecchini) nei censimenti precedenti per la definizione e la descrizione del fenomeno metropolitano in Italia. Rapporto tra attivi extra-agricoli e superfice comunale uguale o superiore a 100 per Km2, popolazione totale dell'insieme territoriale comunale contiguo così ricavato superiore a 110.000 abitanti e 35.000 attivi. Naturalmente questo è solo uno degli approcci al fenomeno, diciamo quello economico-funzionale, altri ve ne sono sulla base delle interdipendenze pendolari. In realtà non vi sono definizioni accettate in ordine alla delimitazione del fenomeno, ma solo metodologie che in parte divergono e che danno quadri talora anche molto diversi. Questa mia è comunque una versione diciamo aggiornata nei risultati della principale elaborazione metodologica in Italia.



Milazzo ab.32000 e non 76578

Scusa ma come è possibile che Terni rientri in questa lista e che il numero degli abitanti dell'area metropolitana corrisponda a quello degli abitanti del comune? --Freakit (msg)


Tutti i numeri delle aree metroplitane sono gonfiati es.Messina ab.250000 milazzo ab.32000 Barcellona P. di G. ab.40000 totale 322000 e non 386000!!!!!

Le aree metropolitane in questione sono aggregati di comuni spazialmente contigui con almeno 100 attivi extra-agricoli per Km2. Con un minimo nell'insieme territoriale considerato di almeno 100.000 abitanti e 35000 attivi in secondario e terziario. Questa è la definizione standard economico-funzionale adottata da molte analisi del fenomeno metropolitano italiano. Milazzo è aggregata come continuum metropolitano a Barcellona e Messina, ma anche a Terme Vigliatore, Merì, Pace del Mela, San Filippo del Mela, Torregrotta, Venetico, Valdina, Rometta, Villafranca ed altri. La popolazione dell'inseme messinese è poi suddivisa per sistemi locali del lavoro e non per singole unità comunali. Vi rientrano quindi Messina, Barcellona e Milazzo con i relativi sistemi funzionali definiti dall'Istat sulla base dei mercati del lavoro. Terni non ha comuni contigui che superano la soglia richiesta e dunque costituisce area metropolitana unicomunale. Milano all'opposto dilaga da Novara al Garda. Napoli dalla Terra di Lavoro casertana a Eboli-Battipaglia, Roma da Civitavecchia a Latina, Firenze da La Spezia a Livorno. Tutto l'adriatico centro-settentrionale è un'unica fascia metropolitana. Il Veneto si articola su tutte le sue metropoli ormai saldate (Verona, Padova e Venezia). E' singolare che l'Italia non si sia ancora data statisticamente una definizione delle aree metropolitane come gli altri paesi evoluti. E' chiaro che le semplici unità areali comunali non esprimono più da parecchio il fenomeno urbano.

Volevo sapere se per questo si valuta solamente la contiguità comunale e non invece anche la situazione orografica del territorio e di conseguenza la posizione del centro principale. Skafa 23:43, 6 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Il criterio adottato descrive gli insiemi contigui aventi massa metropolitana solo sulla base di una mera proiezione geometrica, che pertanto non tiene conto di eventuali cesure orografiche o di altra genere. Io ho cercato di ovviare a questa astrazione suddividendo questi insiemi in contesti omogenei tenendo conto delle delimitazioni dei sistemi urbani giornalieri dell'Istat. Naturalmente questa grossolaneità di descrizione si manifetsa più che altro nel centro-nord, laddove sussistono vaste o gigantesche aree metropolitane (vedi ad esmpio la megalopoli padana), non così nel Mezzogiorno dove le aree individuate possone essere accolte come omogenee.

Non è che potresti, magari nella mia pagina di discussione, lasciarmi i dati riguardanti le aree metropolitane di Bolzano e Trento se puoi? Grazie. Skafa 16:33, 8 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Ho letto il criterio per il quale si fa riferimento all'area metropolitana, ma mi chiedo come mai Terni rientri nell'elenco ma con lo stesso numero di abitanti.. L'area che va da Terni a Orte non potrebbe rientrare sotto questo criterio? E l'Umbria invece non potrebbe rappresentare un'unica area da questo punto di vista?? Freakit 20:19, 4 set 2006 (CEST)[rispondi]


Aree metropolitane di Bolzano e Trento

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Bolzano; Bolzano, Laives, Terlano, Bronzolo.

Trento; Trento, Lavis, Pergine Valsugana, Aldeno.

La legislazione

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La L. 142 del 1990 "Ordinamento delle autonomie locali", individua 9 aree metropolitane in Italia: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari. Il D. Lgs. 267 del 2000 "Testo unico sull'ordinamento degli enti locali", conferma queste 9 aree metropolitane. Inoltre le Regioni a statuto speciale possono individuare delle loro aree metropolitane (Trieste, Cagliari, Palermo, Catania e Messina). La vigente Costituzione Italiana ha inserito la "Città Metropolitana" quale livello di amministrazione (Comune, Provincia, Città Metropolitana, Regione, Stato). Il territorio della Città Metropolitana (da non confondere con l'Area Metropolitana) è dato dalla somma dei comuni che vi aderiscono. Tuttavia, per estrema semplificazione si potrebbe dire che l'Area Metropolitana coiciderebbe con la Provincia del Comune Capoluogo. Le Aree Metropolitane in Italia sono 14, quelle indicate e/o delimitate dalle leggi italiane. Infine, secondo un rapporto dell' ESPON, si dovrebbero considerare aree metropolitane le aree con almeno 500.000 abitanti, e questo escluderebbe gran parte delle città italiane citate. 193.204.240.96 12:44, 10 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Negli USA il Census Bureau individua le "Metropolitan Statistical Areas" a partire dalla soglia dei 50.000 abitanti. L'ufficio statistico svizzero parte dall'area di Ticino-Lugano che ha 265.000 abitanti. L'Istat non delimita le aree metropolitane nè le individua. La definizione europea più rilevante è quella delle FUR "Functional Urban Regions" elaborata a partire da uno studio di Cheshire ed Hay del 1989. Tali aree hanno la caratteristica di avere un comune centrale ed una corona gravitazionale con una quota standard di pendolari verso la località centrale stessa. Parametri sono: popolazione comune centrale di almeno 200.000 in uno qualsiasi dei censimenti dal 1951 in poi e popolazione totale dell'area di 330.000 abitanti. Ne risultavano quindi 17 metropoli italiane, le 14 ufficiali meno Trieste più Verona, Padova, Brescia e Taranto. Lo Svimez, Cafiero e Cecchini, studio su cui è stato ricalcolato sulla base censuaria 2001 il lemma "aree metropolitane italiane" partono da una dimensione minima di 110.000 abitanti. La letteratura sull'argomento concorda nel ritenere un territorio urbano di 150.000 abitanti come sufficente per produrre l'effetto metropolitano. La soglia dei 500.000 abitanti Espon-Metrex che in Italia superano solo Milano, Napoli, Roma, Torino, Palermo, Firenze, Genova, Bologna, Catania, Bari e Messina-Reggio Calabria è troppo elevata per definire compiutamente il fenomeno.--84.220.57.138 21:46, 13 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Cambio nome

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Propongo che questa pagina cambi nome. Le aree metropolitane italiane definite dalle leggi vigenti, non sono quelle descritte nella voce. Forse c'è confusione nella definizione.

C'è un link alle fonti --Magma 18:15, 17 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Il nome appropriato è "aree metropolitane economico-funzionali italiane"--84.221.13.1 20:47, 17 ott 2006 (CEST) Le aree metropolitane come delimitate dai vari enti locali sono diverse e seguono criteri tra loro per niente omogenei per cui si va da quella di Venezia, ad esempio, che comprende solo Marcon, Mira, Spinea e Quarto d'Altino a quella di Firenze che comprende le intere provincie di Firenze, Prato e Pistoia. Ai fini di uno studio omogeneo tutto ciò non è ovviammente utile.--84.221.13.1 21:14, 17 ott 2006 (CEST) Un capitolo si potrebbe chiamare "aree metropolitane istituzionali italiane", e si potrebbero elencare le leggi e le delimitazioni degli enti locali. Una ulteriore voce potrebbe essere "aree metropolitane pendolari italiane" che potrebbe basarsi sul criterio gravitazionale legato alle località centrali.--84.220.63.163 18:49, 18 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Per ora ho inserito questo nome come disambigua, ma si può certamente cambiare. --Magma 01:20, 20 ott 2006 (CEST)[rispondi]


Credo che la legislazione parli di città metropolitane piu che di aree metropolitane. La cosa è molto diversa perchè il concetto di area metropolitana può superare quello di città metropolitana sia in termini di pendolarismo sia in termini economico funzionali.

In pratica la legge non fa altro che delimitare una nuova istituzione che supera il comune ma non la provincia (a meno di non ridisegnarne i confini) ma, in pratica,esistono casi come quello di Milano e di Napoli che hanno aree metropolitane piu vaste delle loro (future) città metropolitane per il semplice motivo che le prime superano i confini provinciali che molto difficilmente verranno allargati.

In parole povere credo che sia sufficiente l'esistenza di 2 voci e cioè aree metropolitane italiane e città metropolitane italiane perche la differenza è gia netta.

Questa voce la trovo completa ed interessante e faccio presente che i dati svimez li ho trovati in molti testi universitari di geografia urbana.--Hyeronimus79 20:40, 9 nov 2006 (CET)[rispondi]

Andrebbero inserite le fonti verificabili delle definizioni di aree metropolitana, possibilmente con qualche riferimento bibliografico. Non ho grosse nozioni di geografia e quindi non conosco la letteratura in proposito, ma in futuro qualcuno potrebbe contestare questa definizione, per questo suggerisco la citazione delle fonti. --Magma 01:19, 20 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Onestamente la voce mi sembra complessivamente fatta male. I dati non si sa da dove vengono, le definizioni idem, c'è una confusione enorme tra aree metropolitane e città metropolitane. Propongo la rimozione della voce, continuando il tutto sotto la voce Area Metropolitana. --Alesime 05:49, 5 dic 2006 (CET)[rispondi]

Tabella dati

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Nel frattempo rimuovo la tabella dati, in quanto proveniente da fonti ignote e con macroscopici errori (si parla di aree metropolitane, non megalopoli che sono un'altra cosa; nella megalopoli lombardo-veneta (?) ci sono più aree metropolitate - almeno due-). --Alesime 17:39, 5 dic 2006 (CET)[rispondi]

Pagina completamente errata

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No, la pagina è completamente sbagliata. La prima delle due fonti citate parla delle Aree Urbane, non delle aree metropolitane. La voce mischia i due elemei in un pastrocchio. --Alesime 17:43, 5 dic 2006 (CET)[rispondi]

Progetto di riordino delle voci in materia

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Sto seguendo questo progetto Discussioni_progetto:Geografia#Urbanistica.2C_aree_urbane_e_metropolitane --Alesime 17:47, 5 dic 2006 (CET)[rispondi]

Continua tu...

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Ho cancellato anche l'introduzione alle tabelle sulle aree metropolitane, entrambe scritte da me. Se le tabelle non vanno bene, allora i presupposti metodologici economico-funzionali dei geografi sono sbagliati.

P.S. Se ti dovesse interessare ho il file excel degli 8 mila comuni italiani, le densità di attivi extra-agricoli residenti e giornalieri, la loro disposizione per sistemi locali del lavoro e regioni funzionali del lavoro. E la mappatura metropolitana risultante comune per comune a livello nazionale. Il tutto solo su dati dell'ISTAT. --Sas 21:35, 7 dic 2006 (CET)[rispondi]



Io non discuto la definizione, ma il calcolo: se è usata dai geografi, posta il link o cita un documento di qualcuno o di qualche ente che i calcoli li ha fatti, altrimenti...

"Wikipedia non è il posto adatto per pubblicare ricerche originali (come, ad esempio, teorie ed idee formulate ex novo, o punti di vista/fatti sostenuti da una minoranza limitata o estremamente piccola), Wikipedia, infatti, non è una fonte primaria.

Wikipedia è una fonte secondaria (una che analizza, assimila, e/o sintetizza fonti primarie) o terziaria (una che generalizza ricerche esistenti o fonti secondarie su uno specifico soggetto preso in esame).

Una voce di Wikipedia è una relazione, non un saggio.

Tradotto da un post sulla mailing list del fondatore di wikipedia Jimbo Wales:

   * Se un punto di vista (o un fatto) è condiviso dalla maggioranza, dovrebbe essere facile comprovarlo con riferimenti a testi comunemente accettati.
   * Se un punto di vista (o un fatto) è sostenuto da una minoranza significativa, dovrebbe essere facile citare degli "esponenti di spicco" (ad esempio una voce dovrebbe indicare le controversie ma non schierarsi).
   * Se un punto di vista (o un fatto) è sostenuto da una minoranza molto limitata o estremamente piccola, non può appartenere a Wikipedia (ad eccezione forse di alcune voci ausiliarie): indipendentemente dal fatto che sia vero o falso, che si possa provare o meno.

Le teorie devono:

  1. Dichiarare i concetti.
  2. Dichiarare le idee conosciute e popolari (identificate dal "consenso" generale).
  3. Evitare le idee individuali (od inventate), che dovrebbero essere votate per la cancellazione o rimosse dalla voce (perché "non superano la prova di confermabilità", e non perché sono false).

I seguenti punti NON sono basi per l'esclusione, se messi a margine della tesi comunemente accettata ed evidenziati come teorie di minoranza:

  1. Elencazione di affermazioni che hanno poche o nessuna prova a supporto;
  2. Elencazione di affermazioni che contraddicono condizioni, spiegazioni o soluzioni consolidate;
  3. Citazione a ricerche che non forniscono la possibilità di risultati riproducibili.
  4. Citazione a punti di vista che violano il Rasoio di Occam (il principio di scegliere la spiegazione più semplice, quando sono possibili diverse spiegazioni).

Si noti che si parla di elencazioni e citazioni, non di trattazioni dettagliate. È in particolar modo importante dare una rilevanza minore ai punti suddetti rispetto alla tesi che gode del consenso della maggioranza." (da Wikipedia:Niente_ricerche_originali. --Alesime 03:26, 8 dic 2006 (CET)[rispondi]


Ci sono molte voci che parlano grossomodo dello stesso argomento, ma sarebbe il caso di fare un pò d'ordine, personalmente proporrei di riorganizzare le voci in questo modo:

22:40, 19 set 2009 (CEST)