Discoclymenia

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Discoclymenia
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumMollusca
ClasseCephalopoda
SottoclasseAmmonoidea
OrdineGoniatitida
SottordineGoniatitina
SuperfamigliaTornocerataceae
FamigliaPosttornoceratidae
SottofamigliaDiscoclymeniinae
GenereDiscoclymenia
HYATT 1884

Discoclymenia[1] HYATT è un genere di molluschi cefalopodi estinti appartenente alle ammoniti (sottoclasse Ammonoidea). Questo genere fa parte delle goniatiti, ammonoidi primitivi diffusi nell'era paleozoica, ed è documentato nel Devoniano Superiore (Famenniano). È una forma segnalata in Europa e Africa settentrionale, fino all'Asia centrale.

Conchiglia con avvolgimento planispirale[2], involuta[3], di forma discoidale, con ombelico molto stretto (puntiforme).

Discoclymenia cucullata (BUCH, 1839). Dal tardo Devoniano (Famenniano) del Marocco (Atlante)). L'esemplare è un modello interno (piritizzato) di fragmocono. Ben visibili le suture dei setti. Dimensioni: diametro massimo = 4.8 cm; larghezza massima del giro = 1.6 cm; altezza massima del giro = 2.8 cm. Riportato il pattern suturale visibile dell'esemplare (1) e un esempio tipico di sutura completa (2). Le frecce indicano la direzione dell'apertura della conchiglia. E = lobo esterno (ventrale); L = lobo laterale; U = lobi ombelicali; I = lobo interno (dorsale).

Giro decisamente compresso[4]. Ornamentazione assente. Ventre arrotondato e privo di solchi o carene. La sezione dei giri nell'adulto è da sub-ovale a sub-triangolare, con fianchi tendenzialmente dritti e convergenti verso il ventre (l'angolo di convergenza è diagnostico a livello specifico). Sutura goniatitica complessa, con lobi e selle angolosi; sei lobi principali di forma appuntita; lobo esterno semplice, non suddiviso da una sella; lobo laterale molto sviluppato; sella laterale articolata, con un lobo secondario; prima sella ombelicale marcatamente angolosa; seconda sella ombelicale molto sviluppata, che sul lato esterno dà luogo ad una tipica e ben riconoscibile configurazione a “vortice”. Le dimensioni (diametro massimo) sono da centimetriche a decimetriche.

Distribuzione

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Forma diffusa nei depositi di mare epicontinentale. Segnalata in Europa (Germania, Inghilterra, Polonia), Russia, Kazakistan, e in Africa settentrionale (Algeria e Marocco). Il genere comprende almeno quattro specie valide.

Forma di profondità moderata, entro i limiti della piattaforma continentale. la morfologia compressa e il profilo idrodinamico sembrano indicare un nuotatore piuttosto veloce, con stile di vita nectonico, in contrasto con la forma globosa della maggior parte delle goniatiti contemporanee.

  1. ^ Nonostante il nome generico, questa forma non appartiene all'ordine Clymeniida. All'epoca dell'istituzione del genere, i Clymeniida erano classificati come nautiloidi e considerati affini alla famiglia Aturiidae (Eocene-Miocene), dotati di sutura molto simile a quella goniatitica del genere Discoclymenia (il confronto tra le due forme è in effetti impressionante): di qui la denominazione. Si tratta in realtà di un fenomeno di evoluzione convergente, in cui aspetti morfologici simili in organismi diversi e non relazionati filogeneticamente si sviluppano come risposta adattativa ad uno stile di vita simile. In effetti, però, Discoclymenia ha il sifone ventrale come la maggior parte degli Ammonoidea, a differenza di Clymeniida e Aturiidae, in cui il sifone è in posizione dorsale.
  2. ^ Avvolta secondo una spirale piana, in un piano coincidente con l'asse di simmetria dell'animale.
  3. ^ Con forte ricoprimento tra i giri successivi.
  4. ^ Con altezza del giro superiore alla larghezza.

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